A TUTTO VOLUME

A cura di...

 Stefano Rocca

FILAGOSTO DALL'1 AL 6 A FILAGO

E' un evento che esiste da 15 anni: si terrà dall'1 al 6 di agosto a Filago (BG) e infiammerà la vostra voglia di musica e di serate all'aperto, per di più a ingresso libero.

E' il FILAGOSTO, manifestazione musicale che nel corso degli anni ha portato tanti artisti nazionali ed esteri, da Andrea Rivera al Teatro degli Orrori, passando per Anthony B e i Nemesi; e che quest'anno apre le danze già il primo del mese con un nome storico della musica reggae ovvero i TOOTS AND THE MAYTALS, gruppo attivo dagli anni '60 che quest'anno passerà da Filago, per una data da non perdere, per tutti gli appassionati di reggae e non solo,  e prima di loro ad aprire la serata ci saranno i JAKALA band reggae bresciana attiva dal 2012; il 2 invece, sarà la volta dei LACUNA COIL, band gothic metal attiva dal 1994 che negli ultimi 15 anni ha ottenuto risultati incredibili specialmente in America, dove hanno un grande seguito, e che in passato ha preso parte a eventi come L'Ozzfest, L'Heineken jammin' festival, il Graspop Metal Festival: una data imperdibile per essere ad ingresso gratuito, con tanto di due gruppi spalla, ovvero i SINHERESY symphonic modern metal da Trieste, e i MOTELNOIRE pop/rock da Milano, la serata del 3, sarà caratterizzata dal rapper campano COEZ, che avrà come supporter la band milanese dei CANOVA, e il cantante solista Giovanni Imparato noto ai più con l'alias Colombre, il 4 agosto, gli occhi sono tutti puntati su una pietra miliare vivente della musica alternativa italiana, ovvero GIOVANNI LINDO FERRETTI, ex CCCP, CSI, PGR... La sua storia parla da sè e per chi lo ha già visto dal vivo, ma anche no, questa di Filago è un occasione da non perdere.

Il 5 agosto, è la serata di METAL FOR EMERGENCY, che ospiterà cinque gruppi molto rinomati ovvero, i NORSEMEN, i SOUND STORM, gli svizzeri ELUVEITIE, i monzesi FUROR GALLICO, e i romani NANOWAR OF STEEL, questi ultimi diventati popolari su youtube, grazie a canzoni come GIOCA TRUE', o MASTER OF PIZZA, un gruppo metal parodisiaco, che porterà un po del suo mondo anche in terra bergamasca, e per chiudere in bellezza, il 6 agosto, ultimo giorno della festa, arriveranno i perugini, FAST ANIMAL SLOW KIDS, e ad aprire la serata ci saranno i bergamaschi VANARIN, dove milita Giuseppe Chiara (musicista, e turnista con i Verdena), e I BOTANICI, da Benevento.

 

Scelti per voi:

Toots & The Maytals - Funky Kingston  www.youtube.com/watch?v=U79o7qwul48

Lacuna Coil – Closer www.youtube.com/watch?v=7b7G8-I10gg

COEZ - ALI SPORCHE (OFFICIAL VIDEO)  www.youtube.com/watch?v=tQiFLWT7Les

Giovanni Lindo Ferretti - Contatto  www.youtube.com/watch?v=hY8cqKX__Uk

Nanowar - Master of pizza (Metallica cover) www.youtube.com/watch?v=5MGH9t0MQN0

Fast Animals and Slow Kids - Capire un errore  www.youtube.com/watch?v=xzJqcMu80Pc

LOMBEER 2017 – UN EDIZIONE INSOLITAMENTE CURIOSA

 

ATV, inaugura il mese di Luglio, con un argomento particolarmente sentito in questo periodo, ovvero la ventunesima edizione della LOMBEER, ovvero la festa della birra, che ogni anno a Lomagna, porta cover band, gruppi emergenti e non solo

 la partenza è stata scintillante, infatti il 29 si è partiti con i MISTER X, cover band attiva da svariati anni, in cui milita un certo Nik Mazzucconi al basso, classe 1976, musicista di grande bravura e rispetto, noto per aver collaborato con alcuni mostri sacri della musica italiana e estera come Ian Paice (Deep Purple), Ellade Bandini (Guccini, De Andrè), Carmine Appice dei Vanilla Fudge ecc...

Mercoledì 5, è una serata all'insegna della musica rock inedita, con il ritorno degli SPAKKOMATTO 2.0, nata dalle ceneri degli Spakkomatto, che dopo circa otto anni di assenza dall'ultima formazione, ha scelto di riformarsi con una nuova line-up, e con i 7MARZO, già protagonisti l'anno scorso alla maratona rock, e quest'anno nome di punta di questa serata in cui proporranno il repertorio di vorrei rinascere in un lama, ultimo album di recente uscita; Giovedì 6, sarà la volta di SUPERNOVANTA DJ BAND, per tutti coloro che hanno nel cuore gli anni '90, le luci stromboscopiche e non solo; Venredì 7 e Sabato 8, impazzano le tribute band con i THE CHILDREN OF THE DAMNED (tributo agli Iron Maiden), e i celeberrimi, ACHTUNG BABIES (tributo agli U2); Domenica 9 invece, all'ultimo giorno della kermesse, ci sarà una serata a tutto rap, dove lo YO-YO, non si farà aspettare, infatti il rapper ligure classe 1985 PHL, aprirà il concerto di EN?GMA, rapper sardo di Olbia, classe 1988, che ha più di 150mila “mi piace” su Facebook, e che in passato ha fondato la MACHETE CREW, con DJ Slait, e i rapper Hell Raton e Salmo, insomma questo è quello che passa il con.....; pardon questo è quello che passa la Lombeer 2017...

 

Scelti per voi:

Teo e le veline grasse – Brutta (cover di Alessandro Canino)

https://www.youtube.com/watch?v=1rZI1hj5x2k

 

THE BACKSEAT BOOGIE - YOUNG BLONDE AND WASTED

https://www.youtube.com/watch?v=8ToOF2Oer2U

 

www.7marzo.com + www.facebook.com/7marzoband

 

En?gma – Querida https://www.youtube.com/watch?v=EATw-IXt5Lo  

RADIO ITALIA LIVE

 MILANO 18 GIUGNO / PALERMO 30 GIUGNO IL PRIMO RIL SENZA FRANCO NISI

 

E' un articolo che ho scritto qualche mese fa, in ricordo di un pezzo della storia radiofonica italiana, amico di tanti vostri idoli della musica e della canzone nazional popolare, che ho voluto ricordare così.

                     

All'età di soli 59 anni, ci ha lasciato il grande Franco Nisi, ovvero l'anima di Radio Italia SMI, che vanta attualmente, il secondo posto nella classifica dell'audiradio con più di due milioni di “mi piace” su Facebook; un decesso di quelli che ti lasciano senza un perchè, o una motivazione valida, per una persona e un personaggio come lui, di casa in tutte le famiglie, specialmente per chi segue assiduamente RISMI, insomma con lui se ne va non solo la sua persona, ma anche l'amico “che ti tiene compagnia”, (citando ovviamente un pezzo del jingle di questa emittente), e che ti fa sentire a casa ovunque tu sia, specialmente se sei in auto dove bene o male ascolti l'autoradio.

Insomma da Ramazzotti ad Antonacci, passando per Toto Cutugno ed Enrico Ruggeri, il ricordo e l'ultimo saluto per questo uomo, garbato e competente, che tra tante collaborazioni artistiche con tanti artisti più o meno famosi, alla fine ha saputo scegliere RISMI, non solo come collaboratore e speaker radiofonico, ma anche come scelta di vita, una scelta che negli ultimi trent'anni, ha portato questa emittente non solo a essere grande nel mondo dell'FM, ma anche nell'etere televisivo; che dire, oggi chi ama alla follia la musica e la canzone all'italiana, perde un amico della frequenza modulata, ma anche un pezzo di storia quotidiana, che non tornerà più indietro; ma prima di chiudere questo articolo, vorrei spendere le mie due parole per ricordare Franco a modo mio,  specialmente negli anni '90 quando lo seguivo sull'allor presente TMC2, mentre curava il suo spazio quotidiano dedicato a Radio Italia, e di lui mi ha sempre colpito il garbo che aveva con tutti gli ospiti, dove si vedeva che la passione che aveva per il suo lavoro, è sempre stata ai massimi livelli; e così è stato fino al suo ultimo giorno di vita, insomma Franco, ci mancherai, e il miglior modo per augurarti buon viaggio, passa anche dalla canzone che sto per mettere mi piace ricordarti, anche in questa maniera.

Scelta per voi:

Franco Nisi – What a wonderful world (Louis Armstrong Cover)/www.youtube.com/watch?v=6sNF8LWxffk

 


ADDIO PREMATURO A MILES E CORNELL

In questo mese di maggio che si è appena concluso, ci hanno lasciato due artisti, diversissimi tra loro in tutto e per tutto, che hanno segnato gli anni '90 in maniera indelebile, attraverso due modi completamente differenti di ascoltare le emozioni della musica, sto parlando del dj e musicista Robert Miles, e del cantante e chitarrista Chris Cornell, due personaggi che attraverso il loro modo di creare arte sottoforma di canzoni e armonie, hanno unito, ma anche diviso, milioni di ascoltatori, in quella che grezzamente parlando si può definire una fantomatica sfida tra, un'icona del mondo alternativo, e un icona del mondo tamarro, diciamo così.

Ma ad ATV, sfide o non sfide, l'unico risultato vincente lo crea la musica, e in questo articolo c'è la prova lampante di come queste due icone, siano si così lontane, anche per un fatto di km, (Chris Cornell infatti è nato a Seattle in America, mentre Robert Miles è nato in Svizzera a Fleurier vicino a Neuchatel, ma da genitori italiani), ma anche vicinissime a livello musicale, non per il loro mondo a se stante, ma per le varie collaborazioni, che questi due personaggi hanno intrapreso nel corso degli anni, infatti Chris oltre ad aver collaborato con Tom Morello, Eddie Vedder,Slash dei Guns'N'Roses ecc..., ha anche collaborato con Timbaland un rapper e produttore attivo dagli anni novanta, che ha anche sperimentato l'hip house, ovvero una fusione tra la musica house e hip hop, mondo a cui Miles è molto vicino (in fatto di House ovvio), mentre Robert che ha fatto Dance, Trance, House (per l'appunto), e dance progressive, ha collaborato, oltre che con la storica Kathy Sledge cantante delle Sister Sledge, gruppo di disco music degli anni '70,  anche con Robert Fripp fondatore dei King Crimson, band prog rock anni '70; Bill Laswell bassista e produttore statunitense, che ha curato anche dischi di Ramones e Iggy Pop; Trilok Gurtu musicista indiano artisticamante attivo anche con artisti del calibro di, Joe Zawinul, Pat Metheny, Ivano Fossati, Ricky Portera (chitarrista di Lucio Dalla), Andy Summers dei The Police ecc..., e Nitin Sawhney musicista britannico di origini indiane, che ha fatto parte della James Taylor Quartet.

Questo a dimostrare che le vie della musica diventano come quelle del signore, infinite, e chissà che da lassù, non stiano già scrivendo o componendo un nuovo pezzo, o ancor meglio, chissà mai che non si incontrino e decidano di collaborare insieme, be questo non lo sapremo mai, di sicuro sappiamo che le canzoni che hanno realizzato in tutti i loro progetti, ci accompagneranno per sempre nella nostra vita, e in ogni caso un grazie per le emozioni che ci hanno donato è veramente il massimo al minimo, per due artisti scomparsi troppo presto, infatti Cornell aveva 52 anni, mentre Miles solo 47, ma d'altronde, di fronte adun necrologio, non possiamo farci niente, se non ricordarli con articoli come questo.

Scelte per voi:

Soundgarden - Hunted Down (Primo singolo del gruppo, annata 1987) - www.youtube.com/watch?v=fY0r8v3_Nns

Robert Miles - Landscape  -www.youtube.com/watch?v=woN7ccssmm0

Robert Miles - The Wolf (Ultima traccia di Thirteen [stilizzato comeTh1rt3en] annata 2011, ultimo disco di Robert) - www.youtube.com/watch?v=2ErvwPkV7G4

Chris Cornell - Long Gone (Rock Version)  www.youtube.com/watch?v=xemYKdy4nbQ

Temple of the dog - Your savior  www.youtube.com/watch?v=zbadnwzSAP0

AudioSlave - Man or Animal  www.youtube.com/watch?v=KeWIN4rWzdQ

Robert Miles-Textures  www.youtube.com/watch?v=oXsUyldMVyw

Robert Miles & Trilok Gurtu - Golden Rust www.youtube.com/watch?v=xql3l9UmEqw

 MORENO GILARDI – CRONISTORIA

Per voi la storia di Moreno Gilardi, un artista magari sconosciuto, ma che ha una storia artistica, tutta da scoprire e conoscere, che vi descriverò.

Nasce a Bosisio Parini il 20/11/1970, e fin da bambino, sviluppa la sua passione per la musica, tant'è che inizia a prendere le prime lezioni di chitarra ac./rit., per  proseguire con gli studi per pianoforte e composizione, al Crams di Monticello Brianza; nel 1984 a soli 14 anni, compone il suo primo brano inedito dal titolo Il vecchio e l'accendino, tra l'87 e il '91, fa parte della Rock classic band, complesso di sei elementi, con cui ha realizzato una musicassetta dal titolo Dimmi, che contiene 10 brani inediti da lui scritti , che tra l'altro nel corso di quegli anni, apriva i concerti dal vivo di Tony Spada; una soddisfazione non da poco.

Arriviamo così ai primi anni '90, dove nel '94, quando tramite le esibizioni live al locale Beverly Hills di Erba (CO), inizia il suo sodalizio artistico, (tuttora attivo), con il sassofonista Pier Maroni, un artista eccezionale, con cui ha sempre dato il meglio di se dal vivo; e proprio in questo periodo, decide di provare ad andare a Sanremo, e lo fa tra il 1995 e il '99, ad esclusione del '98, infatti la sua prima volta in Liguria, avviene tra il 25 settembre e il 5 ottobre del '95, attraverso le esperienze di un seminario artistico professionale, e della Accademia della canzone, mentre l'ultima targata 1999, lo ha visto arrivare tra i primi 48 finalisti su 3000 candidati di Una voce per sanremo.

Ma Sanremo a parte, tra il '97 e il 2002, per lui sono gli anni in cui i live e i concorsi canori vanno a mille, infatti partecipa a concorsi come il CantaPianoBar che si tiene al Moonlight piano bar di Costa Masnaga (LC), e al rinomato CantaBrianza che ha lanciato artisti come Morgan e Simone Tomassini, tra i tanti; ma partecipa anche  agli spettacoli locali legati a Telethon, e in più nel luglio del '99, ha preso parte a Bulciago, alla manifestazione Voglia di camminare, campagna legata alla ricerca sulle lesioni del midollo spinale, nell'estate del 2001 apre il concerto di Little Tony a Costa M.ga, davanti a circa 2000 persone, mentre a Settembre del medesimo anno è a Molteno, per il festival Un'avventura, le emozioni, dedicato a Battisti, mentre nell'estate del 2002, aprirà il concerto di Rita Pavone, a Cassago B.za; il 2003 lo porterà invece a vincere il concorso Il microfono che scotta, e a realizzare una serata al cineteatro Concordia di Costa M.ga, mentre il CantaAido del 2004 ad Annone Brianza, è una delle sue ultime apparizioni dal vivo, che per motivi personali, applicherà sempre meno , ma nel 2013, esce il cd GimmiGila, 10 brani inediti di cui uno dal vivo, distribuito dall'etichetta discografica di Massimo Mescia ovvero la, I CUOCHI MUSIC; ma nonostante ciò, continua ancora con un numero minore di apparizioni, però sempre piene di passione, e l'ultima di queste, è avvenuta il 28 Gennaio '17, alla Corrida di Molteno, dove ha proposto la sua Vivi, ben accolta e apprezzata dal pubblico presente. Insomma tra i brani del suo repertorio è giusto ricordare anche Esco di casa, La Marea, Guarda avanti e non voltarti, GimmiGila ecc... , e lui è Moreno Gilardi un cantautore di rock italiano che ha affinato la scrittura e la composizione ispirandosi a Vasco, ma che ci mette del suo per fare brani inediti come quelli che vi ho citato, e nella speranza che vi piacciano, vi saluto con due video del suo repertorio...

 

Scelte per voi:

Moreno Gilardi – Vivi /www.youtube.com/watch?v=mKLx68Pv7m8

  

Moreno Gilardi – Il vecchio e l'accendino www.youtube.com/watch?v=r9d_Cge8s44  


E SE QUESTO FOSSE UN NUOVO INIZIO

Nuovo cambio di cantante dei Nomadi che tra febbraio e marzo hanno cambiato per la quarta volta nella loro storia il loro vocalist; infatti dopo cinque anni, Cristiano Turato (classe 1973), ha lasciato il posto a Yuri Cilloni (nella foto a destra), cantante quarantaquattrenne di Montese (MO), che il 3 marzo scorso, ha fatto il suo primo concerto con i Nomadi, a Domodossola in Piemonte.

Per quel che ho visto e sentito tramite i video recenti su YouTube, posso dire che la voce di Yuri non è male, specialmente quando canta brani come Io voglio vivere e Il pilota di Hiroshima, specialmente nel primo brano dove la sua voce, ricorda in alcuni passaggi del brano, quella di Danilo Sacco, vocalist nomade tra il 1993 e il 2012.

Ma da adesso, nei Nomadi è scattata l'ora di Yuri, un cantante che prima di cominciare questa avventura musicale, ha militato nei LATO B cover band dei Nomadi, e nel 2010 ha inciso il disco Cantando... Julio Iglesias, album di 10 tracce dove il cantante modenese ricanta i successi del grande Julio, da Manuela a Se tornassi ecc... , ma da un mesetto abbondante la musica è cambiata per Yuri, nomade a tutti gli effetti. Ora vedremo quanto durerà la sua epopea in questo gruppo attivo dal lontano 1963 e che l'anno prossimo festeggerà i suoi primi 55 anni di carriera, insomma tra i progetti dei Nomadi con Yuri, c'è anche la possibilità che esca un nuovo album di brani inediti,

Staremo a vedere e a sentire cosa scaturirà con questo nuovo sodalizio artistico, e come diceva l'immortale Augusto Daolio: SEMPRE E SOLO NOMADI.

Mi permetto di aggiungere, con tutto il rispetto: anche questa volta.

Scelte per voi:

NOMADI, nuovo cantante: Beppe Carletti racconta perché da Let's Spend Saturday Night Together 4.3.17

https://www.youtube.com/watch?v=vHTceIePCOI

"IL PILOTA DI HIROSHIMA" - NOMADI a Civitanova Marche 19-03-2017

(Con Yuri Cilloni alla voce) www.youtube.com/watch?v=26XS2_5d4ME

Yuri Cilloni con i Lato B - Tribute Band Nomadi - Io Vagabondo  www.youtube.com/watch?v=MxVE1xQLBGQ

Io vagabondo – Yuri con i Nomadi @ Ovada (AL) - 18.03.2017  www.youtube.com/watch?v=Olrx2xftyHI


QUESTA SÍ CHE É UNA BELLA SORPRESA

Ciao a tutti, e bentornati a un nuovo episodio di ATV, che vi parlerà di una band lecchese attiva dal 2011 (con il nome iniziale di LC Guns), che nel 2015, ha pubblicato questo disco, e credetemi, l'ho scoperto da pochissime settimane, ma è veramente valido, sia per i brani, che per le sonorità, molto coinvolgenti e rocchettare..

Stiamo parlando dei Midnight Train, una band lecchese di sei elementi, che due anni fa, ha pubblicato il suo primo album dal titolo FAITH AND SOUND, che tradotto in italiano vuol dire "fede e suono", disco di sette tracce con una sorpresa finale, breve ma intensa, che vale veramente la pena di ascoltare e apprezzare, specialmente per tracce come, STILL UNSAID, HELL'S GATES, e BY MY SIDE, che più che essere una canzone, è una vera e propria super hit, di quelle che spaccano; potrebbe essere la miglior colonna sonora da sentire dentro e fuori da una macchina, insomma la band di Pier Frau, Tom Intrieri, Marco Anghileri, Mattia Bernasconi, Giulio Bonacina e Luca Impelliccieri, non ha piazzato un disco di sette tracce, come tante, ma un vero e proprio strike musicale, di quelli che non si sentiva da diverso tempo.

D'altronde si dice sempre che per le band emergenti non c'è mai abbastanza spazio per emergere, o per farsi conoscere, soprattutto dal vivo, ebbene si oggi qui all'interno di questa rubrica web, avete l'opportunità di leggere questo articolo, dove la musica vera fatta con il cuore e con l'anima, esiste ancora, e nella speranza che questo disco possa essere a voi graditi; vi lascio con alcune coordinate, per sapere tutto o quasi, su questa band da tenere sott'occhio e sott'orecchio, perchè come diceva il compianto Enzo Jannacci... ci vuole orecchio, tanto, anzi parecchio.

 

Scelte per voi: www.facebook.com/MidnightTrain11

 

midnighttrainband.bandcamp.com

 

www.youtube.com/user/TheMidnightTrain6/featured

 

www.midnighttrain.tk  IL SITO UFFICIALE DELLA BAND

TANTI AUGURI “TOZZIMASINI”

24 NOVEMBRE 2006 – 24 NOVEMBRE 2016

Ciao a tutti, e bentornati con questo settimo episodio di A TUTTO VOLUME; realizzato in collaborazione con, Aspettatevi l'impossibile e il C.A.G. Di Lomagna; e quest'oggi, l'argomento che ci prepariamo a trattare è, l'album TOZZI/MASINI, uscito verso la fine del 2006, che proprio qualche mese fa, ha festeggiato 10 anni dalla sua pubblicazione; questo album apre le danze, con le prime tre canzoni in scaletta tutte e tre inedite ovvero, Come si fa…?, Anima Italiana, e Arrivederci per lei, tre pezzi inediti dove il cantante torinese, e il vocalist/pianista fiorentino dimostrano come sempre di saperci fare, con la musica leggera italiana, la quarta traccia dell’album invece da il la, alla fase split di quest’opera ed è T’innamorerai, il singolo che innesca l’alchimia ad uno scambio reciproco di interpretazioni, infatti le canzoni che in origine sono eseguite da Umberto Tozzi, in questo CD vengono coverizzate da Marco Masini e viceversa, infatti a seguire, anche Perché lo fai e Ti vorrei, sono cantate dal performer di Gloria, il settimo capitolo del compact invece, è Tu classico tozziano magistralmente riproposto dal cantante di, Spostato di un secondo, che si ripeterà anche nell’ottava canzone dell’album ovvero Gli altri siamo noi; la nona e la decima canzone di questa fatica sono Disperato e Cenerentola Innamorata brani storici del repertorio masiniano che in questo LP rivivono grazie alla voce di Tozzi, mentre nelle tracce numero 11 e 12, è il cantante/pianista classe 1964, a dar vigore a due classici come Ti amo e Gloria, Ci vorrebbe il mare, invece porta la firma del cantante nato il 4 marzo 1952, che da il meglio di se anche nella traccia numero 14 del compact ovvero L’Uomo volante, canzone che ha portato fortuna a Masini, in quanto vincitrice di Sanremo nel 2004.

In conclusione le tracce numero 15 e 16, sono due pietre miliari, cartucce storiche della collezione del performer torinese, ovvero Io Camminerò e Qualcosa Qualcuno, ambedue le canzoni grazie alla voce di Masini tornano a brillare in una nuova veste, dove l’artista gigliato riesce a far proprie queste due cover immortali, rendendole così interessanti da ascoltare, insomma questo disco, se amate alla follia la musica italiana, è un concept album assolutamente da non perdere, specialmente se questi due artisti dalla carriera longeva, alloggiano fra i vostri gusti musicali, e dopo avervi raccontato la genesi di questo cd, non mi resta che augurarvi buon ascolto, e dirvi che con questo episodio, è tutto qui su A TUTTO VOLUME, rubrica sul web, reperibile sul sito di D&F, ringrazio ancora una volta, Paolo Mariani, per la disponibile co-collaborazione, e ci vedremo prossimamente, per l'ottavo episodio di questo nuovo sodalizio tra, A TUTTO VOLUME, ASPIMP, e C.A.G. spazio officina; con un nuovo argomento musicale da raccontare assieme a un prossimo co-collaboratore , ciao a tutti e a presto.

Scelte per voi:

Tozzi/Masini – Come si fa? https://www.youtube.com/watch?v=T4zMFLYN3Q0

Tozzi/Masini – Ti Amo https://www.youtube.com/watch?v=27MGmSFy7Pw

Tozzi/Masini – Gloria https://www.youtube.com/watch?v=po_Lc0T9DRQ

Tozzi/Masini – Ci Vorrebbe il mare https://www.youtube.com/watch?v=rcCg52sKn9A


UN AMARO RISVEGLIO

 

Un artista  ci ha lasciato il 28 febbraio scorso; classe 1938, attivo artisticamente dai primi anni '60, dopo aver collezionato successi a livello regionale negli anni '70 e '80, negli anni '90, ha ottenuto una consacrazione a livello nazionale, che tuttora, anche dopo il suo necrologio, lo rende ancora super popolare, Leone di Lernia: un artista che per più di cinquant'anni, ha segnato un epoca, passando dal rock alla Elvis, alla dance commercial-demenziale.

Nato a Trani, negli anni '60, inizia la sua carriera, partecipando anche al Festival dell'Urlo di Roma organizzato dal cantante Ghigo Agosti, nel 1968 dopo aver fatto alcuni anni artistici con l'alias CUCCIOLO DI LERNIA, arriva l'incisione del suo primo 45 giri ovvero, Trenta chili/Andiamo nei cieli, negli anni '70 lascia la Puglia per trasferirsi a Milano, dove oltre a proseguire la sua carriera come comico e cantante, incide nel 1975 il suo secondo singolo ovvero, Gaccia ad'avè/Spuosatiella Geuvè, e soprattutto esce il suo primo album ovvero, Leone Di Lernia e la sua new rock band - Canzoni rock tranesi, 12 tracce in cui Leone comincia a “ruggire”, attraverso un rock dialettale che negli anni a venire diventerà una vera e propria lingua musicale, infatti la sua discografia dal 1975 al 1984 sfornerà ben sette dischi l'ultimo dei quali Americanpuglia, segnerà la fine di un epoca stile Elvis, per passare ai successi dance-parodiati che sanno pure i muri, infatti tra il 1984 e il 1990, (compilation di successi uscita nel 1984 esclusa), Leone non pubblica nessun disco, ma i primi anni '90, segneranno per il Leone tranese, una svolta epica, che, iniziata a Radio Montecarlo grazie allo storico FAUSTO TERENZI SHOW, prenderà piede, a livello discografico con i seguenti dischi:

 

P.S. Album di Leone di Lernia dal 1990 al 2000

·Barhouse Music (1990)

·Barhouse Music 2 (1991)

·Gran Barhouse - Il meglio di... Leone Di Lernia (raccolta, 1991)

·Leone Super Dance (1992)

·Disco Hauz (1993)

·Il (meglio) peggio di Leone Di Lernia (raccolta, 1993)

·Leonemania (1994)

·Salutm' a Sord (1994)

·Leonlatino (1996) DISCO D'ORO

·SuperLeone – Cio'...Los...Tress (1997)

·Fesso... e tutto il resto (1997)

·Re Leone Di Lernia (1998)

·Leonestate (1998)

·Leone superstar - I grandi successi di Leone di Lernia (raccolta, 1999)

·Giubileone (2000)

·Leone 2000 (2000)

 

Ebbene si, poche chiacchiere, qui parlano i fatti, e se li contate uno ad uno sono 16 dischi in 10 anni, tra compilation e studio album, una cifra impareggiabile, che dimostra la prolificità artistica e l'umorismo schietto e senza pari, di quest'uomo, che in più di 50 anni di carriera, ha avuto un solo neo negativo, (se così si può dire), quello di partecipare, all'edizione 2006 dell'Isola dei Famosi, insomma nonostante questo episodio, Leone è sempre stato molto prolifico in quanto a dischi e singoli, anche dal 2000 in avanti, e l'ultimo singolo della sua lunga carriera, arriva nel 2016, con Parmigiano Foggiano, parodia italiano/tranese di Partigiano Reggiano di Zucchero,  che dirvi di più questo è Leone di Lernia, nella sua storia musicale, ricca di soddisfazioni, e sempre vissuta con l'entusiasmo di un ragazzino, nonostante l'età anziana e i problemi di salute degli ultimi anni, che dirvi nella speranza che questo articolo, abbia ricordato le vostre emozioni di gioventù e non solo, ATV, vi saluta e vi rinnova il suo appuntamento, al prossimo articolo, sempre su questa pagina web, ciao e a presto.

P.S. Per le scelte conclusive ho deciso di lasciarvi con una TOP20 delle sue migliori produzioni, ascoltate, cantate e divertitevi.

Scelte per voi:

Leone di Lernia – 30 Chili www.youtube.com/watch?v=KhEVroxh3Mg

Leone di Lernia – Gaccia ad'avè www.youtube.com/watch?v=5CQY5Su3dvc

Leone di Lernia -  Ma Stufate https://www.youtube.com/watch?v=GUk2gW97l0c

Leone di Lernia – Spremi spremi https://www.youtube.com/watch?v=ESrUsNiYpUA

Leone di Lernia – Chi Ruba https://www.youtube.com/watch?v=3c2WtRAL3AU

Leone di Lernia – L'Incidente https://www.youtube.com/watch?v=uFVxFAfZbqU

Leone di Lernia – Ti si magnate la banana www.youtube.com/watch?v=7-t6UDgPu9Y

Leone di Lernia -  Tieni i peli https://www.youtube.com/watch?v=dAwRlm77ijM 

Leone di Lernia – Cumbà giuan https://www.youtube.com/watch?v=FdpDXDYmV-Q

Leone di Lernia – Maccarone https://www.youtube.com/watch?v=kElZDdlOBp8

Leone di Lernia – Chille ca soffre https://www.youtube.com/watch?v=oXPHSmgkATc

Leone di Lernia – Magnando https://www.youtube.com/watch?v=--tRQERkIUs

Leone di Lernia – Tu sei ignorante https://www.youtube.com/watch?v=Y_feNbHIdZc

Leone di Lernia – Pippo Baudo https://www.youtube.com/watch?v=ZJ9MAmg3qbg

Leone di Lernia -  Da Como a Lecco https://www.youtube.com/watch?v=OSZjdd-zpFk

Leone di Lernia – Melanzan https://www.youtube.com/watch?v=4ruCwQkZ0tk

Leone di Lernia – Tutti al mare... https://www.youtube.com/watch?v=VtONNIo-Hn8

Leone di Lernia – Foggia Style https://www.youtube.com/watch?v=VY8ZHFkOOZw

Leone di Lernia – Passami la palla https://www.youtube.com/watch?v=n1zQ8sFrwBQ

Leone di Lernia -  Parmigiano Foggiano

https://www.youtube.com/watch?v=1eY-FZ_bXMM

ROCKIN' 1000 – E' QUI LA FESTA

Ciao a tutti e bentornati a un nuovo episodio di ATV, che  vi parlerà, di un disco, tratto da un evento straordinario avvenuto lo scorso 24 luglio 2016, all'Orogel Stadium di Cesena, ovvero ROCKIN' 1000, un super concerto che ha visto partecipare più di 1000 musicisti, provenienti da tutta Italia, che hanno suonato davanti a circa 15 mila spettatori, 17 cover di brani epocali, che hanno fatto la storia del rock, degli ultimi 60 anni, e che spaziano dai The Verve, ai Ramones, per arrivare ai The Black Keys,e ai Beatles.

Ma molti di voi sicuramente si staranno chiedendo come nasce questa idea, di rendere possibile, un concerto dalla portata mastodontica, ebbene si, l'idea nasce da un geologo di Faenza, cresciuto a Fusignano, (patria che ha dato i natali a Arrigo Sacchi, uno che di imprese se ne intende), che si chiama Fabio Zaffagnini, che pur di riuscire a portare a Cesena i Foo Fighters, band americana di Dave Grohl, (ex battersita dei Nirvana), è disposto a realizzare un'impresa unica nella storia della musica, ovvero, riunire 1000 musicisti per suonare all'unisono un pezzo della rock band statunitense fondata dal musicista Dave Grohl.

E l'impresa si realizza quasi un anno fa, (con tanto di direzione di orchestra affidata al geniale Marco Sabiu (sopra nella foto), ovvero colui che a Sanremo ha fatto si che i musicisti dell'orchestra, buttassero per aria gli spartiti), con tanto di visualizzazioni su YouTube, che vanno alle stelle, e con uno spazio epico nel telegiornale della CNN, e il compact disc, figlio di quella serata indescrivibile, è uscito lo scorso 27 gennaio, e nella sua prima settimana di classifica è riuscito ad entrare al 4° posto, alle spalle di J-Ax e Fedez, MinaCelentano e Tiziano Ferro, un risultato più che entusiasmante, che sicuramente porterà Fabio e i suoi millini, a realizzare altri eventi o progetti artistici di grande spessore.

Io nel mio piccolo, spero che Fabio e i suoi adepti, possano continuare a portare avanti questo sogno, anche perchè il cd dell'evento, l'ho sentito, ed è fantastico, e soprattutto, è come tenersi stretti, una parte di se, da condividere con gli altri, e da conservare per tutta la vita.

In compenso anche alcuni musicisti che conosco da svariati anni, hanno preso parte a questo evento, come Matteo Canali (batterista dei Ghost Mantra e dei Mr.Kite), Beniamino Cefalù (batterista dei Vintage Violence), Maurizio Cambianica (bassista per Maurizio Pirovano e per i Ghost Mantra), e Tommaso Severgnini (cantante degli Another Story e dell'Orchestrina delle ore).

Rockin' 1000, un evento colossale, di cui sentiremo parlare ancora molto.

Scelti per voi:

Rockin' 1000 – Rebel Rebel (David Bowie cover) www.youtube.com/watch?v=VFdG3htWJmA

Learn to Fly - Foo Fighters Rockin1000 Official Video www.youtube.com/watch?v=JozAmXo2bDE

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SPECIALE SANREMO 2017

IL RITORNO DI MIKE OLDFIELD

 

Ciao a tutti, e bentornati a un nuovo episodio di ATV, che vi propone come argomento di questo episodio, il ritorno sulle scene del musicista inglese Mike Oldfield, classe 1953, che il 20 Gennaio 2017, ha pubblicato l'album RETURN TO OMMADAWN, ventinovesimo album in studio dell'artista di Reading, che torna con una nuova produzione a tre anni dal precedente Man on the Rocks, insomma un disco da due tracce della durata di 20 minuti circa ciascuna, proprio come il più noto Ommadawn, terzo album del musicista britannico, pubblicato nel 1975, che a differenza di quest'ultimo cd, aveva un paio di brani che invece non sforavano i 20 minuti a pezzo, ma che in compenso erano comunque di lunga durata, d'altronde quest'ultima produzione di Oldfield, mostra in modo palese e lampante, quanto la musica che ascoltiamo solitamente alla radio, è assai disconnessa, dal concetto di questo cd, sia in fase di ascolto, che di contenuti, insomma, pur essendo due tracce completamente strumentali, a parlare non sono i testi, ma le sonorità di un artista con quasi 50 anni di carriera alle spalle.

In ogni caso se pensate che questa produzione, registrata nei suoi personalissimi studi di Nassau nelle Bahamas, rispecchi il Mike di Moonlight Shadow, Foreign Affair, To France sappiate che non è così, soprattutto per due validi motivi che è giusto elencare:

1° motivo; nelle tre canzoni citate, è subito riconoscibile la voce di Maggie Reilly, cantante scozzese classe 1956, che ha collaborato con Oldfield, tra il 1980 e il 1984, che in questo RTO, non c'è, visto che, come ho già detto in precedenza, le tracce sono due e per di più strumentali, e questo è il perchè del primo motivo.

2° motivo; a differenza delle tre canzoni segnalate, le durate delle tracce sono molto più lunghe di queste, quindi una vera prova di forza, per orecchie abituate a tracce brevi e scorrevoli.

Insomma, questo album di Oldfield, nel bene e nel male, di chi lo aspettava, è in ogni caso un evento, come ogni produzione della sua discografia che si rispetti, ma la cosa più evidente di questo album, è che nonostante gli anni di successi planetari, Oldfield in questo disco, ha dimostrato di fregarsene altamente delle mode e dei clichè, dando sfogo alla sua parte artistica, vera e creativa, anche perchè oggi come oggi, è quasi impossibile trovare tracce singole da 20 minuti ciascuna, (eccezione passabile per tracce da Dj-set, che mixate a dovere, possono anche durare più di un'ora, senza interruzioni, ma in questo articolo stiamo parlando decisamente di un'altro mondo musicale), ma per fortuna, ci sono ancora artisti, famosi o no, che con la musica, non solo realizzano gli album, ma giocano nel fare questa cosa, e la cosa più bella è che Oldfield a 63 anni suonati, si diverte ancora come un ragazzino al primo demo, in un mondo d'oggi dove spesso e volentieri ci si annoia subito, o ci si sente arrivati, magari alla prima cover di prova; ma non è questo il caso, anzi, un disco del genere nonostante l'età anagrafica, i minuti ecc..., è la dimostrazione che è ancora possibile realizzare certi sogni, sopratutto oggi, dove i mezzi a disposizione per realizzare una produzione di un certo livello, ci sono eccome.

Insomma RTO, non è solo un concept album, ma un viaggio nella musica, attraverso il rilassamento della propria mente, in due viaggi in canzone da 20 minuti circa ciascuno, che a me non sono dispiaciuti, soprattutto per il metodo usato da Oldfield, per cambiare ritmi e tempi delle canzoni senza essere mai scontato, cosa che ha curato in ogni dettaglio, per realizzare questo album, che secondo me, trova il suo punto di forza, nel cercare la canzone fuori dagli schemi, senza trovare il ritornello orecchiabile, da cantare al primo ascolto.

E con questo è tutto per ora, ma vi rinnovo l'appuntamento sempre qui ad ATV, per un nuovo argomento, ciao a tutti e alla prossima.

Scelte per voi:

Mike Oldfield "Never Too Far" feat. Tarja Turunen  https://www.youtube.com/watch?v=P_AoiXlL90s

Mike Oldfield - Minutes  https://www.youtube.com/watch?v=TiA2wfOMBmY

Mike Oldfield - Crime Of Passion https://www.youtube.com/watch?v=iozibhj4VsY

Mike Oldfield - Family Man https://www.youtube.com/watch?v=5hXLNLYP6es


INTERVISTA ALLA BAND DEI TEXTURE

Ciao a tutti e bentornati a un nuovo episodio di ATV, che quest'oggi, vi propone un intervista ai Texture, una band nata dalle ceneri degli Allarmerosso, già partecipi nel 2015 a Rock@Osnago, che quest'oggi si racconteranno in 5 domande, che sanno il fatto loro, quindi buona lettura con questa intervista. 

Per tutti coloro che leggeranno questa intervista, potete spiegare chi siete, e come è nata la vostra band?

Siamo Simone Colangelo (voce e chitarra accompagnamento)  Alessandro Cavenago (chitarra solista), Riccardo Monti (batteria) e Riccardo Spasari (basso), tre studenti e un lavoratore ventenni. Ci siamo conosciuti durante l'ultimo anno di liceo e abbiamo iniziato a suonare quasi per sbaglio, provenienti da esperienze musicali diverse. Dal 2015 si è unito a noi Ric al basso al posto di Alberto, che ha scelto di concentrarsi a tempo pieno nel suo progetto principale.

 

Dal 2011 ad oggi, qual è il concerto, che vi ha gratificato di più, come esperienza live?

Sinceramente, tutto è stato bello e ugualmente stimolante, specialmente nel corso dell'ultimo anno e mezzo. Abbiamo avuto bisogno di molto tempo per capire cosa cercassimo e come trovarlo, chiudendoci in noi e  scrivendo il disco in uscita questa primavera. Ripensando ai palchi calcati in passato, beh.. non sapremmo 


Da Radici, EP uscito nel 2014, alla vostra produzione di prossima uscita, quali sorprese dobbiamo aspettarci

E’ cambiato davvero tutto. Radici è stato il frutto di jam session in saletta, in cui abbiamo messo tutte le prime esperienze del suonare insieme. Sono stati anni in cui abbiamo imparato a conoscerci, inspirandoci ciascuno ad artisti diversi e con influenze e impostazioni significativamente diverse, personali. Con il passare del tempo, c'è stata una convergenza su un'unica impostazione, ragionando sui pezzi in maniera più matura e stabile. Negli scorsi due anni il percorso è stato lungo e non sempre facile, ma ci ha condotto ad un prodotto più uniforme e completo, dal punto di vista ritmico e da quello dei testi (rimasti lo stesso semplici ed immediati!). Dovrete "aspettarci" più solidi e concreti, uniformi e melodici, cedendo ad influenze sinceramente pop e abbandonando quell'alternative italiano per intuizioni più immediate e (speriamo!) efficaci.

 

Cosa vi ha spinto a cambiare il nome della band, rispetto a quando eravate gli Allarmerosso?

Cambiare nome è stata una scelta dettata dalla diversa maturità con cui abbiamo deciso di affrontare questa passione che ci spinge a proseguire in un progetto su cui abbiamo scelto di puntare. Allarmerosso, così come tutto quello che ne è stato, suonava adolescenziale e troppo poco coerente con quel che ci siamo proposti di fare. Nella nostra semplicità e con tutti i nostri limiti, reputiamo il disco in uscita più maturo e valido, e cercavamo un "biglietto da visita" più spendibile e meno naive, che rispecchiasse il materiale che abbiamo registrato e che aspettiamo di diffondere!

 

Grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per tutto. Prossimi impegni? 

Per i prossimi impegni ancora non sappiamo dire, ma non appena sapremo qualcosa, non esiteremo a farvi sapere!

BRINDIAMO ALLA VITTORIA

 

Ciao a tutti e buon 2017!

Inauguriamo il nuovo anno, con una notizia di richiamo; vi ricordate quando alcuni mesi fa, feci un articolo in cui vi parlavo di una trasmissione televisiva intitolata SINGING IN THE CAR per cui spesi ai tempi parole di elogio, ebbene si, la pubblicazione su D&F, ha maturato i suoi frutti, e SITC, tornerà ancora su TV8  (Canale 8 del DIGITALE TERRESTRE, e 121 su SKY), a partire da Lunedì 23 Gennaio 2017, una data da annotare, perchè non solo segnerà il ritorno di una trasmissione funzionale e vivace, ma sarà anche l'antipasto di quello che mostrerà Lodovica Comello (nella foto) in qualità di presentatrice della trasmissione, nell'attesa di vederla all'opera al prossimo festival di Sanremo, dove parteciperà nella categoria big (per maggiori dettagli, guardate il link su Sanremo che potete trovare in questa pagina web), in compenso l'ex stella di Violetta, sarà ancora la pilotanchor (termine da me inventato che comprende le parole pilota e anchor-woman), di questo programma che, per quanto possa durare solo mezz'ora, non stanca e soprattutto, non annoia, specialmente quando c'è il momento del gioco What's my name, che spero possa ripetersi anche in questa seconda edizione, a meno di stravolgimenti del gioco, ma bando alle ciance, e ciancio alle bande, c'è poco da dire, ma una cosa scontata da fare, ovvero guardare questo programma all'ora in cui va in onda, e se proprio non ce la fate a vederlo causa impegni personali, potete azionare il registratore e registrarlo, così quando avrete la vostra bella mezz'ora tutta per voi, ve la gusterete con questo show piccolo nello spazio, ma infinitamente grande per una passione chiamata musica; insomma il 2017 si apre con questa notizia, a cui personalmente non credevo possibile fino a poche settimane fa, ma evidentemente l'articolo CANTA CHE TI PASSA, postato su questa pagina, ha portato benissimo, quindi siete tutti avvisati, SINGING IN THE CAR, torna su TV8, con nuove puntate dal 23 Gennaio, che dirvi le coordinate per seguire questo buon contenitore, io ve le ho date, ora tocca a voi, ciao a tutti, e a presto con un nuovo episodio di ATV.

 

Scelti per voi: http://tv8.it/

IL SITO DI TV8 DOVE SCOPRIRE OGNI DETTAGLIO SULLA MESSA IN ONDA DI SINGING IN THE CAR www.youtube.com/watch?v=6TG63Zhge1w

UN ESTRATTO TRATTO DA “RETURN TO OMMADAWN” CD CHE USCIRA' IL 20 GENNAIO  E SEGNERA' IL RITORNO SULLE SCENE DI MIKE OLDFIELD.

https://livestream.com/rocktv/live

https://livestream.com/hiphoptv/live

DAL 1° GENNAIO ROCK TV E HIP HOP TV, SBARCANO SUL WEB E QUESTI SONO I DUE LINK SU CUI SEGUIRE QUESTI DUE CANALI.

BUON COMPLEANNO U2

1976-2016

 

Ciao a tutti e bentornati alla nostra rubrica, dove la musica sa il fatto suo.

Quest'oggi festeggiamo una band irlandese, che lo scorso 20 settembre, ha festeggiato 40 anni di carriera, ovvero gli U2. Pensate che questo gruppo tra il 1976 e il 1978, aveva cominciato la sua carriera tra prove in casa, e vari cambi di nome del gruppo, infatti il primo nome con cui il gruppo cominciò la sua attività fu quello dei Feedback, successivamente sarà The Hypes, il secondo nome con cui il gruppo proseguirà il suo percorso artistico, ma dopo due cambi nominativi, tra il 1977 e il 1978, uscì fuori il nome U2, ispirato al celebre aereo-spia americano, che fu abbattuto il 1° maggio 1960, mentre era in missione di spionaggio in Unione Sovietica, ma al tempo stesso fraintendibile con il significato delle parole you too (anche tu), e you two (voi due), ma la cosa più curiosa e bella, di questa scelta del nome, e che è stato scelto dal pubblico durante un loro concerto, e per alzata di mano, in alternativa al nome The Hypes, scartato definitivamente. Successivamente la band incontrerà quello che sarà il loro manager fino al 2013, ovvero Paul McGuinness

 , e con lui la carriera del gruppo comincia la sua evoluzione che partirà dall'EP U2 Three, e che successivamente, porterà il complesso ad ottenere un contratto discografico con la Island Records per 100000 sterline, con cui il gruppo realizzerà il singolo 11 o'clock tick tock, e che in seguito porterà Bono Vox e soci, a incidere il loro primo album, BOY (annata 1980), 11 tracce scritte e musicate in toto dal gruppo, e registrate negli Windmill Lane Studios di Dublino.

Nel 1981 arriva il loro secondo album ovvero October, lanciato dai singoli Gloria e Fire, è uno dei dischi meno conosciuti nella storia di questa band, ma non per questo molto interessante da scoprire (per chi non l'ha mai sentito), e da riscoprire (per chi lo ha già ascoltato molti anni fa), come nel precedente album, le tracce sono sempre 11, ma sicuramente il suond di questo gruppo comincia ad acquisire una sua concretezza sonora e musicale, che tra l'altro nel tour europeo legato a questo album, li porterà a condividere il palco con i The Police, una delle band più gettonate di quel periodo.

Ma nel 1983 la carriera di questa band irlandese, è a una svolta importante nella sua storia, visto che l'album WAR,  (più di 5 milioni di copie vendute in tutto il mondo), segnerà il destino di questo gruppo sempre più lanciato verso il successo planetario, infatti oltre a Sunday Bloody Sunday, e New Year's day, anche tutto l'album è degno di nota e tra le canzoni più interessanti ce ne sono tre che valgono la pena di essere ascoltate, ovvero, Seconds, Like a song... , e Two Hearts a Beat as one, ma non solo, l'anno corrente segnerà anche l'uscita dell'album dal vivo UNDER A BLOOD RED SKY, e arriviamo così nel 1984, con  The unforgettable fire, album di 10 tracce, che nel 2009, si avvarrà di un cd bonus di 16 tracce in edizione rimasterizzata che contiene anche alcuni B-sides, dei singoli dell'album medesimo, insomma un disco abbastanza piacevole, dove due tracce come Mlk e Elvis Presley and America, sono da tenere sott'orecchio, oltre al singolo di punta Pride (in the name of love), destinato a consacrare gli U2 nella storia della musica.

E la storia in musica degli U2, riparte nel 1987, con un disco ancor oggi leggendario, ovvero The Joshua tree che in italiano vuol dire, il deserto di Giosuè, (con un riferimento particolare al Parco Nazionale del Joshua Tree, situato in America nel sud-est della California), dove 11 tracce segnano la storia di uno dei dischi simbolo degli U2, in un viaggio musicale che comincia con, Where the streets have no name, per terminare con, Mothers of the dissapeared,  ma senza dubbio il singolo che fa decollare l'album intero è, With or without you, canzone che diventerà uno dei cavalli di battaglia della band irlandese; che nel 1988 propone il compact RATTLE AND HUM, 17 pezzi per 70 minuti circa di musica live e di studio con collaborazioni eccellenti che passano da Bob Dylan, al mitico B.B. King, insomma più che un disco, un vero spasso, specialmente con l'ottima Desire, la meravigliosa Angel of Harlem, la pazzesca When love comes to town con B.B. King, e la morbida All i want is you, brano che tra l'altro chiude il disco, che segna la fine del periodo anni '80 degli U2 che nel 1991 torneranno con ACHTUNG BABY, il primo disco della band di Bono Vox, targato anni '90, un album capolavoro di 12 tracce, dove oltre alle notissime One (Rieseguita nel 2006 con Mary J. Blige) e Mysterious Ways, spiccano le ottime Zoo Station, Until the end of the world, So Cruel e Acrobat, insomma un grande album, che mostra quanto questo gruppo sia cresciuto artisticamente dagli anni settanta, fino all'uscita di questo compact, e a questo punto arriviamo al 5 Luglio 1993, giorno in cui esce ZOOROPA, cd di 10 tracce, dove tracce come Numb e Lemon, lasciano il segno, anche se è evidente la voglia di spingersi oltre le solite sonorità rock, infatti è un disco molto diverso dal precedente Achtung Baby, anche se il livello rimane molto alto, in compenso la chiusura del disco con il brano, The Wanderer cantato da Johnny Cash, è una perla degna di nota, escludendo la parentesi del progetto Passengers, disco del 1995 realizzato con Brian Eno con tanto di collaborazione con Luciano Pavarotti nel brano Miss Sarajevo, arriviamo al 1997 dove esce POP, cd di 12 canzoni, dove oltre ai singoli di successo come Discotheque, Staring at the sun, If god will send his angels, Please, Last night on earth e Mofo, ci sono anche due brani da tenere sott'orecchio come, Do you feel loved e Wake up dead man, che tra l'altro chiude l'album, e ci porta così nel 2000, infatti due anni dopo la raccolta THE BEST OF 1980-1990, esce l'album ALL THAT YOU CAN LEAVE BEHIND, 11 pezzi per quasi 50 minuti di musica, dove a farla da padrona non ci sono solo i singoli di punta, Beautiful Day, Stuck in a moment..., Elevation e Walk On, ma anche le interessanti Kite e In a Little While, oltre alla rilassante Grace,  che chiude questo buon album del quartetto irlandese, e dopo la parentesi del greatest hits uscito nel 2002, ovvero,  THE BEST OF 1990-2000, nel 2004 esce HOW TO DISMANTLE AN ATOMIC BOMB, album di 11 tracce ( 12 nelle versioni britannica e giapponese), dove la ciurma capitanata da Bono Vox, apre il nuovo millennio con un album dall'inizio travolgente, grazie al primo singolo Vertigo, dove le canzoni meno conosciute del disco diventano incredibilmente più interessanti dei singoli di punta, e un esempio su tutti sono le tracce 7 e 8 del disco ovvero, A man and a woman, e Crumbs from your table, ma anche la dodicesima e rara Fast Cars,  non è male, insomma un album rock di tendenza con tracce anche più tranquille che proietta gli U2, nel nuovo millennio, ma per attendere un nuovo album di questo gruppo bisognerà aspettare alcuni anni, ma nel 2006 esce la raccolta U2 18 SINGLES, ovvero 16 tracce storiche, un inedito (Window in the skies), e una cover reinterpretata (The saints are coming), classico degli scozzesi The Skids, annata 1978, che gli U2 hanno reinterpretato assieme ai Green Day, come gesto solidale nei confronti delle vittime dell'uragano Katrina che nel 2005 ha colpito New Orleans, ma andando avanti di tre anni, arriviamo così al 2009, dove gli U2, tornano con un nuovo disco ovvero, NO LINE ON THE HORIZON, 11 tracce pop-rock, dove oltre ai singoli, Get on your boots, Magnificent e I'll go crazy if i don't go crazy tonight, c'è da segnalare come traccia top del disco Stand up Comedy, pezzo di 3 minuti e 49 secondi, che a me ha sorpreso non poco; e dopo questa produzione arriviamo così alla fine di questo viaggio nei 40 anni di storia degli U2, infatti siamo nel 2014, con il loro disco più recente ossia, SONGS OF INNOCENCE, trascinato dai singoli, The miracle (of Joey Ramone), Every Breaking Wave e Song for someone, è un album che strizza l'occhio alle nuove sonorità della musica, a volte più o meno distanti, dalla via del rock che ha contraddistinto, questa band negli ultimi 40 anni, in compenso nell'ultima traccia The troubles, si può riconoscere la voce morbida della cantante svedese Lykke Li, classe 1986, che nel 2011 ha lanciato la celeberrima I follow rivers, e anche con questo disco chiudiamo la lunga e storica passeggiata in musica, sulla storia di una band che ha cominciato con molte ambizioni e voglia di fare, che nel corso della sua carriera si è trovata a arrivare in cima al mondo con milioni di dischi venduti, e concerti sold-out negli stadi di tutto il pianeta, insomma questi sono gli U2, e io ve li ho raccontati a modo mio, e nella speranza che questo articolo possa piacervi, vi saluto e vi do appuntamento ad un nuovo episodio musicale, sempre qui su questo sito,ciao a tutti e alla prossima.

SCELTE PER VOI:

U2 – Seconds https://www.youtube.com/watch?v=28z5aTiN4UI

U2 – Angel of Harlem https://www.youtube.com/watch?v=biNvjeHYGt8

U2 Feat. B.B. King- When love comes to town - www.youtube.com/watch?v=PJ0WyPAELsk

U2 - Until the end of the world -  www.youtube.com/watch?v=QSUMYlheSNQ

U2 - Miss Sarajevo - Bono, Brian Eno, Luciano Pavarotti  www.youtube.com/watch?v=TNYX9Z74RoA

U2 - Do You Feel Loved  www.youtube.com/watch?v=FXqeJp6t0Po

U2 – Elevation www.youtube.com/watch?v=MLLNaWs5SH0

U2 - Fast Cars www.youtube.com/watch?v=6jZNPM81WB8

U2 – Stand up comedy www.youtube.com/watch?v=Bl0Ir0sky9k

U2 – Iris www.youtube.com/watch?v=_MGMFXdtiJ8


Ciao a tutti, e bentornati con questo sesto episodio di A TUTTO VOLUME, realizzato in collaborazione con, Aspettatevi L'IMPOSSIBILE e il C.A.G. Di Lomagna;

Parliamo dell'uscita del disco The last hero degli Alter Bridge, disponibile in copia fisica dal 7 ottobre; un album questo, che è il quinto prodotto da questa band statunitense, e che presenta nella sua tracklist 13 tracce, nella versione classica, mentre nella versione deluxe, si avvale di altri due pezzi aggiuntivi.

Il disco, si apre con Show me a Leader, che tra l’altro è anche il primo singolo estratto che ha anticipato l’uscita dell’album, un singolo carico a molla, che mostra subito di che pasta è fatta questa band dal successo internazionale, la seconda traccia invece è The Writing on the Wall, altro pezzo ritmato, che caratterizza a pieno questa produzione valida e degna di nota, la terza canzone invece è, The Other Side, ideale per chi vuole sentire a pieno il lato più tecnico di questa band, caratterizzato dalla capacità tecnica alla chitarra di Mark Tremonti, e alla voce talentuosa di Myles Kennedy, il CD segue a ruota con, My Champion, un sferzata di energia, in formato musicale, dove questo ensamble a stelle e strisce, tira fuori tutta la potenza che ha in se, Poison in your Veins invece, è il quinto atto di questo album, e anche qui la carica si mostra granitica, segno che il disco, conferma il livello alto della produzione, e l’ottimo stato di salute della band, Cradle to the Grave, è la sesta tappa di questa produzione, una traccia, che vi consigliamo caldamente, dove gli arrangiamenti e il cantato, diventano una cosa sola, che genera un emozione sotto forma di musica, il settimo sigillo, in questo lavoro è, Losing Patience, che a tratti ricorda Addicted to Pain, canzone tratta dal precedente Fortress, dove i riff di chitarra di Tremonti lasciano il segno anche in questa composizione, This Side of Fate è l’ottavo punto dell’opera, che tra l’altro vanta la durata più lunga del CD, infatti dura esattamente 6 minuti e 47 secondi, You Will be Remembered, segna a ritmi alterni la traccia di questo disco, con un inizio semi acustico e una progressione abbastanza ritmata, e anche qui la band dimostra di sapere il fatto suo, la traccia numero 10 è invece, Crows on a Wire, un pezzo che per essere realizzato in studio, ha un ottimo impatto live, dove fanno la differenza la voce energica di Kennedy il bridge ultra tecnico di Tremonti, insomma una traccia che di sicuro vi farà saltare e ballare, l’undicesimo passo di questo album è, Twilight, ma state tranquilli il film non c’entra assolutamente niente, anche se la band in toto fa di questa traccia una vera e propria colonna sonora, e chissà mai se verrà considerata da qualche regista in futuro, Island of Fools, invece ci traghetta verso la parte finale dell’opera, e anche qui gli AB non si risparmiano, e in questi cinque minuti di canzone, tengono ancora alto il ritmo di questo album, che trova il suo epilogo, con The Last Hero, pezzo dalle sfumature metal contaminate dall’alternative rock, che ormai sono un marchio di fabbrica per questo complesso talentuoso, che anche in quest’ultima traccia conferma al massimo  la sua bravura ed il suo stile inconfondibile.

A questo punto, il compact, nella sua versione tradizionale, sarebbe giunto al termine; ma siccome la versione deluxe, contiene un paio di brani in aggiunta, vi segnaliamo anche queste ultime due tracce, la prima di cui è, Last of our Kind, dove l’inizio tecnico e al fulmicotone, caratterizzato da chitarra e batteria, da il via a una traccia, che non tradisce mai il loro stile, capace di portare il metal nel 3000, senza cercare la tecnica ad ogni costo, ma lasciando un segno decisivo nel cantato melodico, accompagnato da un arrangiamento di un certo spessore, la seconda traccia in aggiunta, che chiude definitivamente il disco è, Breathe, parola che tradotta in italiano significa respiro, ed è proprio così, che si conclude questo compact, con una traccia all’ultimo respiro, che mette ad ogni modo la parola fine al quinto atto, della discografia degli Alter Bridge, band che da ormai più di dieci anni, continua a macinare dischi e live dalla qualità incomiabile, segno che la band capitanata da Myles Kennedy e Mark Tremonti in primis, ha ancora tanto da dire e da dimostrare, ma senza dubbio anche la prova del nove, in questa produzione, è decisamente superata.

 

Scelte per voi: Alter Bridge – Show me a Leader www.youtube.com/watch?v=TIM-sALG9fI

Alter Bridge – My Champion www.youtube.com/watch?v=WTTkNlvrYeQ

Awigo Knows feat. Mihail Sorokin - Cradle to the grave  (Alter Bridge full band cover)  www.youtube.com/watch?v=yzuVdUadwmo


CANTA CHE TI “PASSA”

Ciao a tutti e bentornati alla nostra rubrica, dove la musica sa il fatto suo, e quest'oggi voglio parlarvi proprio di musica,  soprattutto di canzonette (parafrasando bennato), in maniera un po' insolita, ma attualissima.

Voi sapete bene, come ho già scritto nel mio primo post di questa rubrica, che programmi come i talent show, ormai presenti dappertutto in questi anni, non fanno al caso mio; eppure un game show, (che non è un talent, sia chiaro), andato in onda in queste settimane su TV8 mi ha decisamente stupito, al punto di raccontarvi questo piacere, a mo' di articolo, e il programma in questione è SINGING IN THE CAR, che tradotto letteralmente dall'inglese all'italiano, significa, "cantare in macchina".

Andato in onda dal 5 settembre all'8 ottobre, è una specie di contaminazione di tre programmi storici della tv che sono Il musichiere, che quelli non più giovani ricorderanno con il compianto Mario Riva, Karaoke, che nel 1992 diede a Rosario Fiorello la consacrazione al successo di massa, e Sarabanda game show che tra il 1996 e il 2004, è stato condotto da Enrico Papi, che tra l'altro è anche un cantante, quindi in tema con questa rubrica; ma torniamo all'articolo, questa trasmissione ovvero SITC, ha tutti gli elementi al posto giusto e al momento giusto, per essere ad ogni effetto, una trasmissione vincente, a cominciare dalla conduzione dinamica, simpatica e giustamente prudente, della cantante Lodovica Comello, classe 1990 e nativa di San Daniele del Friuli (UD), che dal 2009 a oggi ha pubblicato due dischi, e soprattutto è reduce dai successi mondiali della telenovela Disney, Violetta, dove ha interpretato il ruolo di Francesca Cauviglia, una delle due migliori amiche di Martina Violetta Stoessel; tuttavia, oltre alla conduzione, l'elemento cardine, che contraddistingue questo gioco televisivo, è il suo meccanismo, che si divide in quattro manche; ognuna di queste, porta il titolo di una canzone, eccezion fatta per Lasciatemi cantare, che non è una canzone, ma è la prima strofa con cui inizia il brano, L'Italiano di Toto Cutugno, annata 1983 e 5° posto a Sanremo nel medesimo anno, (poi per tutte le info sul funzionamento in toto di SITC, vi segnalerò un link che potete cliccare, alla fine di questo articolo).

Per quanto riguarda le puntate e i suoi ospiti, le puntate sono sempre state molto elettrizzanti sia per il gioco che per le canzoni cantate, sia in maniera corretta, sia in maniera parodiata, cosa che io adoro alla follia.

Per quel che riguarda gli ospiti, qualcuno mi è piaciuto di più, qualcuno meno, ma se proprio devo fare una top 5 degli ospiti più divertenti di questa trasmissione, cito senza dubbio, Francesco Facchinetti, soprattutto con la sua cover parodiata di Perdere L'amore di Massimo Ranieri; Jake la Furia, dei Club Dogo, per il suo sciallamento impeccabile, quasi come un neonato che ride giocando con un gomitolo di lana a mo' di palla; Pupo che come dice un detto, perde il pelo ma non il vizio, ovviamente quello del Gelato al cioccolato, che ha ovviamente cantato nella puntata in cui è stato ospite; Debora Villa, che non è una donna, o un attrice, ma l'entusiasmo fatto a persona, infatti anche la sua parodia di Lamette della Rettore, l'ho apprezzata parecchio, vai Debby; e dulcis in fundo non si può non citare, Guido Meda, un nome e un cognome, che sono tutto un programma, proprio come SITC, ovvio, che con la sua citazione, COMELLO C'E', è già in tutti gli annali delle frasi che hanno fatto storia, fidatevi; in compenso prima di salutarci con questo articolo, è doveroso dirvi, che all'interno di questo game show, ho trovato una sorpresa che mi ha colpito non poco, infatti tra i vari concorrenti che hanno partecipato a questo game show, c'è stato anche Lorenzo Nocita, chitarrista e vocalist dei 7th Break, nonché ospite alla batteria alcuni anni fa, ai concerti delle Sgabole, che conosco da alcuni anni, e che mai e poi mai, credetemi, mi sarei aspettato, di trovarlo come concorrente a SITC, insomma questa volta L'IMPOSSIBILE, me lo sono aspettato proprio io, anche se in compenso, è stato un sorpresone che ho gradito molto, infatti rivedendomi la puntata, in cui è stato protagonista, non ho potuto trattenere le risate, quando nel primo gioco, Lorenzo ha interpretato il brano Bella Signora di Gianni Morandi, annata 1989, scritta e musicata da Mauro Malavasi e da Lucio Dalla, specialmente dove Lore, si è rivolto alla Comello per la frase della canzone “si spoglia...”,  che ha imbarazzato la presentatrice, solo per un nanosecondo, ma a parte questo, anche il resto della puntata è stato sublime, nonostante che Lori, non si è portato a casa il montepremi, per via di un solo brano, che non era degli Aqua, ma bensì dei Cartoons,  danesi entrambi, ma leggermente diversi musicalmente.

Come si dice a Cernusco e non solo, giusto un cicinin... insomma una sorpresa con i fiocchi, in un programma dove l'euforia e la prudenza vanno di pari passo, con il contesto del programma, in compenso spero tanto che questo programma possa tornare con altre puntate, in futuro, visto che a me è piaciuto moltissimo, come a molti di voi del resto, dove la crescita dello share, nel corso delle puntate, è impennato almeno del 30%,; in attesa di scoprire se SITC, continuerà o meno, concludo questo articolo, dandovi appuntamento al prossimo episodio e lasciandovi alcuni link nel caso che vogliate saperne qualcosa in più su Singing in the car;ciao a tutti e alla prossima.

 

SCELTI PER VOI

Singing in The Car - Ultima puntata (Lorenzo Nocita ft. Debora Villa) www.youtube.com/watch?v=QVymAfRrNSE

https://it.wikipedia.org/wiki/Singing_in_the_Car


BUON COMPLEANNO MOGOL!

Ciao a tutti e bentornati sul sito web di D&F per la consueta rubrica musicale che festeggia un altro ottantenne del mondo delle sette note; infatti dopo  Lino Banfi, questa volta è il turno di Giulio Rapetti, meglio noto come il paroliere Mogol, nato il 17 agosto 1936, figlio d'arte; suo padre fu, Mariano Rapetti alias Calibi (Milano 1911-1982), paroliere e produttore discografico.

La carriera musicale di Mogol, comincia a muovere i suoi primi passi nel 1955, come paroliere, quattro anni dopo la SIAE, sceglie per lui lo pseudonimo artistico di Mogol, e nel 1960 scrive con la collaborazione di Carlo Donida, la canzone Briciole di Baci di Mina, tratta dal secondo album della tigre di Cremona ovvero, Il cielo in una stanza, nel 1961 vince il Festival di Sanremo assieme a Carlo Donida, come autore per il brano Al di là, cantato da Betty Curtis e Luciano Tajoli.

Gli anni '60 per Giulio, proseguono con la sua attività di paroliere, infatti tra le collaborazioni che realizzerà in seguito alla vittoria sanremese del '61, ci sarà la realizzazione del testo di “Piccolo Indiano” brano in concorso allo Zecchino D'Oro del 1961, musicalmente curato da Tony Renis (sotto insieme nella foto), e il brano Una lacrima sul viso annata 1964, e primo grande successo di Bobby Solo.

Nel 1965 Mogol, conosce per la prima volta, Lucio Battisti, all'epoca chitarrista nel complesso I Campioni, ebbene si, quell'incontro non è solo un fatto casuale, infatti un anno dopo arriva il primo singolo della prolifica accoppiata Mogol/Battisti ovvero, Dolce di giorno/Per una lira, che darà il la a una carriera fatta di successi straordinari che arriveranno negli anni a venire, ma al momento Giulio, può comunque “consolarsi” con le traduzioni italiane di California Dreamin' brano del 1966 degli americani, “The mamas & the papas”, e A whiter shade of pale canzone del 1967 dei britannici “Procol Harum”, ovvero Sognando la California e Senza Luce dei Dik Dik, che non sono due canzoni belle, ma, due successi che frutteranno a Mogol e a questa band, milioni di copie vendute; insomma per Rapetti la scalata verso il successo popolare, sta cominciando a crescere, e nel 1969 arriva il primo album di Lucio Battisti, che si chiama esattamente come lui, insomma nonostante il 9° posto a Sanremo con il brano Un'avventura, la stessa canzone come l'intero disco, andranno fortissimo, infatti il disco sarà il terzo album più acquistato del 1969, trascinato anche da singoli memorabili come, 29 Settembre, Non è Francesca, Balla Linda e Io vivrò (senza te); infatti il successo dell'album di Lucio porterà Giulio a lasciare la Ricordi, per fondare con Battisti, la storica etichetta discografica “Numero Uno”, con cui Lucio e Giulio sforneranno raffiche di successi nel corso degli anni '70; infatti il 1970 non è solo il viaggio della storica attraversata a cavallo iniziata a Milano e arrivata a Roma, passando per Sarzana/La Spezia, ma è anche l'anno che vede l'uscita di due album di Battisti, nel corso dei dodici mesi di quell'anno, ovvero, “Lucio Battisti vol.2” e “Emozioni”, che dirvi di più due album, due garanzie, specialmente l'ultimo citato, che contiene anche la canzone che da il titolo all'album, una vera perla della premiata ditta Mogol/Battisti, che l'anno successivo si ripeterà con i dischi, “Amore e non amore” e “Lucio Battisti vol.4”, mentre nel 1972 è la volta di altri due LP, ovvero, “Umanamente uomo: il sogno” e “Il mio canto libero”, che contiene l'omonima canzone, che non solo porterà tutto il disco ad essere l'album più venduto in Italia nel 1973, ma che verrà tradotta e reinterpretata anche in lingua inglese, spagnola e tedesca.

Nel 1973 con Il nostro caro angelo, e nel 1974 con Anima Latina, prosegue comunque la carriera di Mogol al fianco di Battisti, anche se in questi due album, cominciano a venire alla luce, i cambiamenti a livello di sonorità, rispetto alle prime produzioni, segno che la voglia di sperimentare da parte di Lucio era molto forte soprattutto in quegli anni, (e mentre nel 1975 Mogol assieme ad alcuni cantanti italiani istituisce la nascita della Nazionale Italiana Cantanti, che verrà fondata a livello ufficiale nel 1981), nel 1976 esce “Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera”, album che non  solo segna una continuità artistica tra Mogol e Battisti, ma ottiene un buon successo di vendite, grazie al singolo Ancora Tu/Dove arriva quel cespuglio singolo più venduto in Italia nel medesimo anno, ma tra le tracce che caratterizzano questo album, è giusto citare Io ti venderei, Respirando, Un uomo che ti ama, e la cover di La compagnia brano di Marisa Sannia del 1969 ripreso in seguito anche da Mina, dai Tazenda da Vasco Rossi e molti altri, nel 1977 invece escono altri due dischi che segnano una svolta devastante, a livello musicale e di produzione in studio per Battisti e Mogol, infatti escono “Io tu noi tutti” e “Images”, entrambi i dischi vengono registrati a Hollywood (U.S.A.), e i musicisti che collaborano a questo disco sono tutti americani, ad eccezione di Claudio Maioli alle tastiere, e del compianto Ivan Graziani, il cantautore abruzzese deceduto nel 1997, che in questi due dischi ha suonato la chitarra elettrica, insomma il dilemma di Battisti sul fattore , cantare in lingua inglese o fare le canzoni non-sense, in questi due dischi esce allo scoperto in maniera radicale ed evidente, e le scarse vendite del disco “Images” ne sono una prova, nonostante che la versione inglese di Si, viaggiare ovvero, Keep on cruising, nel suo piccolo, “spacca di brutto” come direbbero i più giovani, ma nel 1978 con “Una donna per amico” album registrato in Inghilterra tra Londra e la contea dell'Oxfordshire, la coppia Mogol/Battisti riguadagna terreno, soprattutto con perle in musica del calibro di, Prendila così, canzone che apre il disco, Perchè no, Nessun dolore, e Una donna per amico, ma l'alchimia che c'era nei primi dischi, è ormai flebile, e un paio d'anni dopo, nel 1980 con il compact “Una giornata uggiosa”, finisce l'epoca tra Battisti e Rapetti dopo 14 anni di collaborazioni e successi incredibili, in compenso gli ultimi capolavori targati Mogol/Battisti sono, Arrivederci a questa sera, Gelosa cara, Una giornata uggiosa e la mitica Con il nastro rosa, ultimo brano del disco che chiude di fatto un epopea musicale italiana ancor oggi incancellabile.

In compenso per Mogol nel 1982 c'è la fortunata collaborazione con Riccardo Cocciante, per il brano Un nuovo amico tratto del cd “Cocciante” annata 1982, ma gli anni '80 per Mogol, dopo i fasti con Battisti ottenuti negli anni '70, segna un periodo collaborativo che con Mango e con Gianni Bella, porta al lancio di grandi canzoni come, Nell'aria, Il patto, L'ultima poesia e Senza un briciolo di testa (terza a Sanremo 1986), interpretate da Marcella Bella; e di grandi album nella discografia di Pino Mango, e tra questi è doveroso citare i dischi, “Australia” del 1985, e “Sirtaki” del 1990, entrambi realizzati dall'interprete di Lagonegro (PZ).

Nel 1992, Mogol fonda il CET, ovvero il centro europeo toscolano, una modernissima scuola per autori, musicisti e cantanti, che ha sede a Toscolano in provincia di Terni, ma il suo grande ritorno alla musica come paroliere, arriva nel 1999, con l'album “Io non so parlar d'amore” di Adriano Celentano, disco che rilancia le vendite del “molleggiato”, al punto di superare il milione di copie vendute con una permanenza nelle classifiche di vendita durata circa 18 mesi, ma d'altronde il segreto del successo di questo album, non è dovuto solo al fortunato connubio di Rapetti, con  l'Adriano-rock e Gianni Bella e ai musicisti che hanno suonato nei 12 brani del compact, ma anche a canzoni come Gelosia, e L'Emozione non ha voce un brano che segnerà come molti del suo repertorio, la carriera dell'Adriano nazionale, ma sempre parlando del periodo di Mogol, negli anni '90, lui è stato una delle poche persone a partecipare alle esequie di Lucio Battisti, tenutesi a Molteno nel settembre del 1998, in forma strettamente privata, e infatti la canzone L'Arcobaleno contenuta nell'album di Celentano, è dedicata a lui, che era un grande amico anche di Adriano.

Tra il 2005 e il 2016, Mogol, ha collaborato anche con, Gigi Finizio, per il brano Musica e speranza, in coppia con Gigi D'Alessio, e in gara al Festival di Sanremo del 2005, con Anna Tatangelo per il brano Essere una donna annata 2006, con D'Alessio tra il 2006 e il 2007 per i brani, (Un cuore malato, Apri le braccia, Una volta nella vita, Nome cognome indirizzo e cellulare e Bambina) nel 2009 invece collabora con gli Audio2, per il cd “MogolAudio2”, tra il 2011 e il 2012 collabora con il duo dei “Btwins”, per i brani Brilli e La nostra canzone inno ufficiale della “Lega Pro” , (campionato di calcio italiano tra la Serie B e il CND), quest'ultima tra l'altro musicata da Oscar Prudente, quello di Stadium , sigla del programma tv Domenica Sprint; nel 2014 collabora con Gioni Barbera e Massimo Satta, alla produzione artistica del cd, “Le canzoni di Mogol Battisti in versione rock new era”, che rivisita in chiave rock 12 successi del sodalizio Mogol/Battisti, mentre nel 2015 arriva la collaborazione con Eros Ramazzotti, nel brano Sbandando tratto dall'album “Perfetto”.

E per concludere lo speciale sugli ottant'anni di Mogol, il 19 gennaio 2016, il celebre paroliere è stato insignito, come commendatore ordine al merito della Repubblica Italiana; la carriera di Mogol non è stata segnata, solo dai grandi successi firmati con Battisti, ma anche dalle collaborazioni avute con i maggiori cantanti italiani, con cui ha saputo rinnovarsi, mantenendo intatto lo stile che porta avanti dalla fine degli anni '50, che dire di più, una carriera lunga e prospera di successi e nella speranza che Mogol ci stupisca con brani nuovi,  ma, semplici e diretti al cuore, Stefano Rocca vi saluta per questo scritto, e vi rinnova l'appuntamento al prossimo episodio qui su er un nuovo “viaggio” nel mondo della musica.

 

SCELTA PER VOI:  Maître Gims - Hasta Luego (Mary & Willy Cover) www.youtube.com/watch?v=rcs_9APV6ZE

 

ROCK “CONTRA” IL MONDO MISSAGLIA

VENERDI' 26 AGOSTO 2016

 

 

Ciao a tutti e benvenuti sul sito web di D&F per la consueta rubrica musicale. Oggi l'argomento che andiamo a trattare, è la FESTA DI CONTRA 2016, svoltasi dal 25 al 28 agosto nella frazione di Missaglia; per essere precisi la giornata legata a questo articolo, è quella del 26 agosto, BIRRA ROCK, che ha visto per protagonisti tre band musicali emergenti, in apertura al TRIBUTO NAZIONALE A VASCO che ha come protagonista Dino l'Arcano detto Vasco 2 (Vincitore del premio della critica come sosia di Vasco Rossi nel 1995).

Insomma, tributo a parte, con tutto il rispetto per i "Vascodipendenti",  la manifestazione inizia a prendere vita già dal tardo pomeriggio, dove i gruppi cominciano tra prove di canzoni e prove dei suoni, a scaldare i motori, in attesa dello show vero e proprio, a suon di rock e generi affini, ma l'attesa rompe i suoi indugi, poco dopo le 20, quando la band IL MIO INFERNO PRIVATO (sotto nella foto), aprono per primi la serata, con un intro che anticipa la canzone “Peste e corna”,  il live di questa band proseguirà fino alle 20.45 circa, dove una decina di canzoni, tutte rigorosamente inedite, fanno da cornice a un esibizione che nonostante qualche problema tecnico iniziale, ha datto sfoggio della loro bravura, specialmente nei brani, “Vergine” e  “Vivo”, brano che ha chiuso il loro concerto, ma d'altronde la classe di Enrico Sperone alla batteria, Mirko Colombo al basso e voce, e Aron Corti alla chitarra, è sotto gli occhi di tutti, e a Rock @ Osnago, per citare una manifestazione a cui hanno partecipato, ne sanno qualcosa...

A seguire è la volta dei PUNKTEGANA (nella foto sopra a destra), rompere nuovamente il ghiaccio, e Giuseppe alla batteria, Luca alla chitarra, Lorenzo alla voce, e Davide al basso, nonostante i mesi di assenza dalle prove per via dell'Erasmus universitario del chitarrista, ha portato in scena una buona prova live con grande carattere; astinenza di prove permettendo, la band si è giocata al massimo le sue carte proponendo  le cover di, “Blitzkrieg bop” dei Ramones, annata 1976, e “I wanna be your dog” dei The Stooges, annata 1969, quest'ultima parodiata a regola d'arte con l'inserimento della citazione, now i wanna be your PUNKTEGANA, che, per chi ha assistito alla loro performances, avrà sicuramente notato ed apprezzato. Oltre alle cover, ci sono stati anche gli inediti a caratterizzare il live di questo gruppo e tra le varie composizioni portate in scena citiamo, “Birra Blu”, “Cagna”, “Si la do”, “Laureato”, “Fotti accendino”, “Finalmente è venerdì”, e tra le tante anche “Nicotina” uno dei cavalli di battaglia del loro repertorio, ma dopo le 21:30, a chiudere il cerchio come terzo ed ultimo gruppo spalla della serata, ci sono gli WAP (in alto a sinistra), ovvero una band di tre musicisti che ho visto all'opera per la prima volta,  ma che è attiva dal 2010, e che ha proposto un repertorio di rock-progressive sperimentale, molto interessante e pieno di ritmo; infatti Riccardo Fumagalli, bassista e cantante del gruppo, ha saputo  dimostrare di che pasta è fatto, non solo per le sue doti artistiche, ma anche per il supporto che, Emanuele Fumagalli, chitarra e cori, e  Roberto Sacco, batteria e cori, gli hanno saputo dare durante l'esibizione, proponendo così un repertorio inedito  e di grande qualità, caratterizzato dal fatto, che questo è  stato il loro ultimo concerto in Italia, visto che la band ha deciso di partire alla volta di Londra, per cercare di portare avanti il sogno, di continuare a produrre la musica in cui credono, fuori dai confini nazionali, che dire di più, sicuramente è una grande sfida e vedremo con il tempo se ce la faranno.

In compenso dalle 22.30 circa è partito il tributo a Vasco Rossi, che ha chiuso definitivamente il cerchio su una serata dove la birra, e soprattutto il rock, hanno fatto la loro parte, dando emozioni e spettacolo, come solo questo super genere sa fare,  insomma dopo l'inizio alternative-rock degli I.M.I.P., il proseguo roccheggiante (come avrebbe detto il grande attore Robin Williams) dei PUNKTEGANA, e l'apoteosi di ritmi di varie salse e velocità degli WAP, la FESTA DI CONTRA, giunge ai titoli di coda, per quel che riguarda la giornata del 26 agosto; in questa maniera si chiude l'articolo di A TUTTO VOLUME, dedicato al live report di questa serata.

Stefano Rocca vi saluta per questo scritto, e vi rinnova l'appuntamento al prossimo episodio per un nuovo “viaggio” nel mondo della musica.

 

SCELTE PER VOI:

Punktegana – Nicotina LIVE

https://www.youtube.com/watch?v=_U8oHPlpM0Y

 

2 chicche tratte dalla pagina youtube degli WAP

https://www.youtube.com/watch?v=KkVGVv9ZgZE

https://www.youtube.com/watch?v=uJ8pIOFlJJg

Il Mio Inferno Privato - Vivo (versione acustica)

https://www.youtube.com/watch?v=SKNxcQowcgg

 

Vasco Rossi – Lo show LIVE 2016

https://www.youtube.com/watch?v=TK7w99rx1VU


6 AGOSTO 1996 – 6 AGOSTO 2016

THE RAMONES, A VENT'ANNI DALLO SCIOGLIMENTO

UNA BAND MITICA CHE NON MUORE

IN COLORO CHE AMANO VERAMENTE LA MUSICA

 

Oggi per questo episodio pre vacanziero, celebriamo una band, che tra le tante del mondo della musica, ha fatto la storia e la omaggeremo, con un articolo diviso in quattro episodi, ognuno con una storia a se, tutta da scoprire, e in ogni caso la band in questione è la seguente, signore e signori i Ramones.

 

Formazione originaria

Joey Ramone (1951-2001) (Jeffrey Ross Hyman) - voce (1974-1996)

Johnny Ramone (1948-2004) (John Cummings) - chitarra (1974-1996)

Dee Dee Ramone (1951-2002) (Douglas Glenn Colvin) - basso e voce d'accompagnamento (1974-1989)

Tommy Ramone (1952-2014) (Tamás Erdélyi) - batteria (1974-1978)

 

Altri componenti

Marky Ramone (1956) (Marc Steven Bell): batteria (1978-1984, 1987-1996)

Richie Ramone (1957) (Richard Reinhardt): batteria e voce d'accompagnamento (1984-1987)

Elvis Ramone (1955) (Clem Burke): batteria (1987)

C.J. Ramone (1965) (Christopher Joseph Ward): basso e voce d'accompagnamento (1989-1996)

 

20 ANNI DALLO SCIOGLIMENTO

 

Martedì 6 agosto 1996, siamo a Los Angeles in California (U.S.A.), e per i Ramones questa, è una data destinata a rimanere negli annali della storia della musica mondiale, visto che sul palco del “Palace”, (così si chiama il posto dove hanno suonato), i “fast four” si apprestano a fare la loro ultima data prima dello scioglimento, e questa è la performances numero 2263, un numero che per tutti i ramoniaci, me compreso, rimarrà scalfito nella memoria, di chi adora, ha adorato, e adorerà, questa band; in compenso questo concerto di congedo, verso il proprio pubblico, ha portato sul palco del Palace, ospiti di prim'ordine che hanno fatto e fanno grande ancora oggi, la storia del rock, e tra questi cito, in primis,  Dee Dee Ramone che dopo l'addio al gruppo nel 1989, è passato comunque a “salutare” gli amici di almeno tre lustri con cui ha condiviso tante cose, musicali e non, Chris Cornell e Ben Shepard, membri della band grunge dei Soundgarden, Lars Frederiksen e Tim Armstrong dei Rancid, il leggendario Lemmy Kilmister dei Motorhead, e dulcis in fundo, Eddie Vedder, cantante dei Pearl Jam, che assieme ai “fratellini” ha chiuso la scaletta dell'ultimo show, interpretando la canzone “Anyway you want it” dei Dave Clark Five; in compenso questo concerto dei Ramones, è un ricordo reperibile anche a livello discografico, visto che l'intero live, è contenuto nel cd “We're outta here!” distribuito dell'etichetta Eagle Rock, nel 1997, esattamente un anno dopo l'annunciata dipartita del complesso, e che contiene tutti i 32 brani che hanno determinato l'esito del concerto, insomma si comincia con il brano-intro “Durango 95”,  annata 1984 tratto dal cd “Too tough to die”, tra l'altro primo album in cui il batterista Richie sostituisce Marky, e si termina con “Anyway you want it”, come ho citato pocanzi, e da allora sono passati esattamente vent'anni da questo scioglimento, che di fatto ha determinato la fine dell'esistenza di questo gruppo, ma che col tempo, ne ha determinato la consacrazione a livello storico musicale, infatti nel 2002, quasi sei anni dopo la dipartita, la band entrerà nella “Rock'n'roll hall of fame”, diventando di fatto una band consacrata al mondo del rock e della musica, sopratutto al ritmo di , 1,2,3,4.

 

30 ANNI DALL'USCITA DELL'ALBUM “ANIMAL BOY”

 

Il 19 maggio del 1986, giorno del 35° compleanno del cantante della band Joey, i Ramones pubblicano "Animal Boy”, nono album in studio dei “fast four”, con 12 brani all'interno del compact; questo si apre con “Somebody put something in my drink”, brano ispirato a un fatto realmente accaduto al batterista Richie: in un locale è incappato in uno spiacevole incidente, visto che qualcuno aveva messo dell'acido nel suo bicchiere di gin Tanqueray con acqua tonica, con il risultato che lui è andato fuori di testa al punto di essere trascinato via in una camicia di forza, ragion per cui i Ramones nei loro camerini facevano circolare solo bibite in lattina. Seguono a ruota “Animal Boy” che da il titolo al disco, “Love Kills” scritta da Dee Dee, come dedica a Sid Vicious bassista dei Sex Pistols, e amico di Douglas Glenn Colvin, ovvero il nome del bassista della band americana all'anagrafe, seguono “Apeman Hop” che in italiano significa “Il ballo dell'uomo scimmia”, la “romanticona” “She belongs to me”, la “decisa” “Crummy Stuff”, che molti anni più avanti ispirerà una band alternativa italiana a chiamarsi così, la “resuscitata”,  “My brain is hanging upside down (Bonzo goes to bitburg)”,  che nel 2003 è stata ripresa per il film “School of Rock” di Richard Linklater, interpretato dall'attore rock, Jack Black, la “conflittuale” , “Mental Hell” scritta da Joey Ramone, in un momento molto particolare della sua vita artistica e personale, in cui l'inferno mentale, che ha albergato nella sua testa, per un certo periodo con i Ramones, gli ha fatto pensare tra le tante cose, anche di lasciare la band, per intraprendere un percorso solista, ma tuttavia dopo le session di registrazioni di questo disco, l'allarme abbandono è fortunatamente rientrato, e così Joey ha proseguito il suo rapporto con la band fino al 1996, anno dello scioglimento del gruppo; proseguendo a ruota nel disco troviamo altre tre tracce, ovvero, “Eat that rat”, “Freak of nature” e “Hair of the dog”. Finalmente arriviamo all'ultima traccia del cd, “Something to believe in”, una delle poche canzoni dei Ramones, in cui si sente una tastiera, strumento insolito per una band punk-rock di quattro elementi abituata alla tipologia, voce-chitarra-basso-batteria, ma che comunque rimane uno dei tanti cavalli di battaglia del gruppo americano, ispirata dalle cause stile “Live Aid” o “We are the world” per intenderci, la canzone manda un grande messaggio di speranza e di solidarietà, supportata anche dal contenuto di un video meraviglioso, che vede come protagonisti non solo i Ramones stessi, ma anche altri personaggi del mondo della musica, che variano dai B-52's, al cantante demenziale Weird Al Yankovic; e così termina questo album distribuito dalla Sire/Warner, che termina dopo 31 minuti e 44 secondi, di musica “vera”, cosa che oggi è diventata più unica che rara, da reperire ma d'altronde questi erano i Ramones, e correva l'anno 1986, e a distanza di trent'anni suonati, oggi è tutta un'altra storia, anzi un'altra musica, visto che ad A TUTTO VOLUME si parla di questo.

 

 

40 ANNI DALL'USCITA DEL PRIMO ALBUM

 

Venerdì 23 Aprile 1976, la storia ha un nome e un titolo di un disco, identici, ovvero, RAMONES, ebbene sì il primo album di questa band non  ancora famosa ma che lo diventerà molto presto, comincia con un brano di 2 minuti e 14 secondi, destinato ad essere un caposaldo del loro repertorio, “Blitzkrieg Bop”; con il grido di battaglia, “Hey, ho Let's, go!”, segnerà per sempre la loro carriera nella storia della musica, il secondo brano del disco, è “Beat on the brat” ispirato al fatto in cui Joey, il cantante del gruppo, vide una madre correre dietro al figlio con una mazza da baseball, e così Dee Dee stimolato da questa notizia, fu ispirato al punto di scrivere questo brano, anch'esso storico per questa band, seguono a ruota “Judy is a punk”, che racconta la vita di Jackie e Judy due fan scalmanate del gruppo, “I wanna be your boyfriend”, “Chain Saw”, “Now i wanna sniff some glue”, “I don't wanna go down to the basement”, “Loudmouth”, e “Havana Affair”, brano ironico che fa riferimento al tentativo d'invasione americano all'isola di Cuba tramite uno sbarco nella Baia dei Porci il 17 Aprile 1961, dopo “Listen to my heart”, è “53rd & 3rd” altro brano storico del disco; questo racconta alcune spiacevoli avventure del bassista Dee Dee, avvenute nel cuore di Manhattan a New York, luogo in cui è ambientata la storia della canzone,  in compenso il compact si chiude con gli ultimi tre brani in esso contenuti, ovvero, “”Let's Dance”, “I don't wanna walk around with you” e “Today your love, tomorrow the world”; l'album, in occasione del decesso di Joey, è stato rimasterizzato nel 2001, con l'aggiunta di otto brani in più, rispetto al disco in prima uscita, (l'album del 1976 infatti contiene 14 brani, mentre quello del 2001 ne contiene 22), e esattamente contiene sette brani dei Ramones, in versione demo, più la versione di “Blitzkrieg Bop” formato singolo, che dura due secondi in meno rispetto alla versione tradizionale contenuta nella prima stampa dell'album, insomma quarant'anni dopo l'uscita di questo album, è proprio il caso di dire, tan-tiau-gu-ri, in versione 1,2,3,4, alla Ramones, e d'altronde i Ramones non sono i Ramones se non c'è un 1,2,3,4, come ciliegina sulla torta, del loro repertorio, e questo disco non è che la lettera A, del loro alfabeto musicale, durato 22 anni, insomma la storia di questo gruppo iniziò così, tutto il resto..., lo scoprirete dando un occhiata alla loro biografia generale.

 

60 ANNI DI MARKY RAMONE

 

Marc Steven Bell, ovvero Marky Ramone, nasce a New York il 15 Luglio 1956, e alcune settimane fa, ha raggiunto il traguardo delle sue prime 60 primavere, di cui circa un quarto della sua vita, passate a suonare con i Ramones, band in cui Marc, è approdato nel 1978, per sostituire Tommy, primo batterista del gruppo con cui ha relizzato i primi tre dischi, scelto da Johnny Ramone, nel periodo in cui Marky era attivo con la band “The Voidoids”; Marc Steven, è un musicista che già dai primi anni '70, trova terreno fertile, per dare sfogo alla sua creatività e alla sua velocità, nel modo di suonare la batteria, con la band “Dust” prima, con cui realizzerà due album tra il 1971 e il 1972, e con gli “Estus” in seguito, realizzando un album nel 1973, nel 1977 inciderà “Blank Generation” album dei “The Voidoids”; in seguito gli aprirà la strada per entrare nei “Ramones” e incidere “Road to Ruin” primo album di Marky, con i “fast four”, nel 1978, in seguito sempre con i “fratellini”, inciderà anche gli album, “End of the century” annata 1980, e “Pleasant Dreams” annata 1981, “Subterranean Jungle” del 1983, è l'ultimo disco che inciderà con questo gruppo, prima della sua momentanea fuoriuscita della band, dovuta ai problemi di alcool, di cui Marc era affetto, e che per quattro lunghi anni, lo hanno allontanato dalla band; per poi rientrare con coraggio e determinazione nel 1987, dopo l'abbandono di Richie, e la sostituzione temporanea alla batteria con Clem Burke, detto Elvis Ramone, batterista degli storici “Blondie”, che con i Ramones ha suonato soltanto in due date del tour nel 1987, e precisamente, il 28 Agosto a Providence nel Rhode Island in America, e il 29 a Trenton capitale del New Jersey, infatti nella data del 4 settembre 1987, a Oyster Bay, Long Island, nello stato di New York, Marky Ramone si è riguadagnato il suo posto come batterista dei Ramones, band con cui finirà il suo “lavoro” nel 1996, infatti dal rientro allo scioglimento del gruppo, Marc Steven realizzerà altri quattro album di studio con i “fratellini”, il primo di questi è “Brain Drain” annata 1989, mentre l'ultimo è “Adios Amigos” del 1995, in compenso dopo la fine dell'avventura ramoniaca terminata dopo il 6 agosto 1996, Marky ha sempre continuato a dimostrare la sua attittudine musicale, e il suo spirito ramonesiano, anche nei progetti, “Marky Ramone and the Intruders”, “The Ramainz”, “Marky Ramone & the Speedkings”, “Osaka Popstars”, “Tequila Baby” e “Teenage Head”, oltre alle collaborazioni nei progetti solisti di Dee Dee Ramone e Joey Ramone, e la collaborazione con la band dei “Misfits” per il cd “Project1950” uscito nel 2003, insomma in questi anni post-fast four, Marky dal vivo ha fatto anche vari concerti nella nostra nazione, passando dallo storico Motion di Zingonia (BG), al Marcon Festival di Marcon (VE), per arrivare alla recentissima esperienza che il 3 Giugno 2016, lo ha portato a Olgiate Molgora presso l'area Nava, di Via Cesare Cantù, a esibirsi alla Sbiellata Sanzenese, come unica data italiana di questo ennesimo tour, ma chissàmai che Marky non torni ancora per regalarci nuove emozioni dall'impronta classica e leggendaria, staremo a vedere, in compenso con questo articolo colgo l'occasione per fare gli auguri a questo mito vivente, lasciandovi in ricordo un esperienza che mi è  capitata dieci anni fa, ovvero questa:

 

P.S. Inizialmente doveva finire come articolo sulla fanzine “The Groupies” attiva in quel periodo, successivamente la scriverò su Aspettatevi L'impossibile, in versione topic, tra il 2007 e il 2012.

 

MARCON FESTIVAL       VERY LOVE VERY ROCK

  Marcon (VE) 14 Luglio 2006

 

Alle 15.30 di venerdì 14 luglio 2006 e precisamente alla stazione FS di Venezia Mestre , comincia la mia avventura alla ricerca di MARKY RAMONE un obiettivo che si rivelerà più facile del previsto e vi spiegherò perché, ma cominciamo dall’inizio e precisamente dalla stazione ferroviaria precedentemente citata; embè, da lì troverò il primo taxi che mi porterà a Marcon la meta che dovrò raggiungere.

Dopo una ventina di minuti giungo all’Hotel Gamma dove sistemerò le mie cose e passerò la notte,    dopo aver messo a punto ogni dettaglio decido di incamminarmi verso l’area degli impianti sportivi luogo in cui si svolgerà il concerto, e mentre passeggio mi accorgo di una cosa che molti minuti più tardi si rivelerà meravigliosa, il fatto è che sento suonare il rullante di una batteria, buon segno per uno che nel vedere il mito del gruppo punk-rock per eccellenza ha avuto già una fregatura, ma andiamo avanti perché solamente così si raggiungono le cose e in questo modo raggiungo gli impianti sportivi del paese.

Comincio a entrare e subito scopro che la cosa meravigliosa di cui vi parlavo prima è proprio davanti ai miei occhi, incredibile ma vero a fare il soundcheck c’è niente poco di meno che MARKY RAMONE.

Così nel galvanizzamento più totale decido di godermi le prove dal primo all’ultimo minuto e credetemi più che un check sembrava di assistere a un mini-show dei Ramones,con Marc suo vero nome all’anagrafe che curava nei minimi dettagli il suono della batteria e gli altri componenti del gruppo che al momento della prova collettiva erano compatti come non mai, insomma una squadra pronta per vincere la sua partita.

Il tutto è durato circa un’oretta ma l’avventura definita all’inizio dell’articolo più facile del previsto entra in azione,in quel momento passa una macchina grigia e indovinate chi c’è come passeggero MARKY RAMONE si proprio lui MARKY RAMONE subito mi avvicino per parlargli e mi colpisce molto la sua disponibilità nei miei confronti.

Gli dico che mi chiamo Stefano e sono un fan italiano dei Ramones , lui apprezza in pieno queste cose e riesco anche a fargli due foto più  quelle scattate durante le prove, dopo qualche minuto di dialogo con lo staff l’autista del gruppo di Marky o Marc che dir si voglia decide di partire per l’albergo in cui alloggerà prima del concerto, dietro la loro autovettura grigia la macchina nera dello staff che li seguirà fino all’albergo.

E dopo le prove il rientro in albergo prima della grande serata, resto barricato nella stanza fino alle 20:00 ora in cui si potrà cominciare ad entrare, nell’attesa sempre più bollente decido di chiamare Amos Villa chitarrista e vocalist dei Doppia Goccia nonché fan dei Ramones, lo chiamo e subito lo trovo contento dopo avergli spiegato del mio incontro fortuito con Marky, la telefonata è durata circa cinque minuti pochi ma buoni per un batterista che è amico di Bono Vox degli U2 non so se vi ho reso l’idea.

Ormai sono le venti e manca solo un’ora all’inizio dello spettacolo tutto è  pronto e dopo gli ultimi accorgimenti sui suoni e sulla strumentazione si parte e alle nove sono i Dozen Eyes prima e i Tragicz più tardi ad aprire le danze, questi ultimi secondo me più bravi nel suonare e nel muoversi sul palco buttandosi a terra  durante la performance, senza sottovalutare il cantante del gruppo che con gli occhiali scuri e  a petto nudo mi ha ricordato Iggy Pop.

Alle 22 dopo aver gridato “Hey ho let’s go!” vedo Marky salire sul palco assieme al suo gruppo l’entusiasmo è alle stelle e dopo aver salutato Marcon il ghiaccio si frantuma all’istante nella partenza mozzafiato di “Rockaway Beach” prima e di “Teenage Lobotomy” poi ; per il resto il concerto scorre liscio come l’olio  con un Marky  che in certi atteggiamenti sembra Giustino Comi  ” noto presentatore della provincia di Lecco “ soprattutto quando si diverte a storpiare i titoli delle canzoni dei Ramones un esempio su tutti “Judy is a Punk” che per l’occasione Marc ha trasformato in “Judy is a Skunk”.

Ma non è stato solo un concerto qualsiasi in quel live ho rivisto la grande energia Ramones tornata alla ribalta in una sera grazie anche a “Pat Sematary” “Pinhead” e soprattutto il pezzo più osannato dalla folla “Blitzkrieg Bop”, e  infine il lancio delle sue bacchette ai fan più fortunati che a mio avviso custodiranno per tutta la vita.

Verso mezzanotte lo spettacolo e finisce le luci si spengono così come la speranza di quei fan che volevano incontrare Marky e non sono riusciti a raggiungere l’obiettivo.

Oramai è l’una del mattino e dopo cinque minuti di camminata torno in albergo per dormire, pardon, sognare in una notte molto più magica di quella che 16 anni fa cantavano la Nannini e Bennato.

Il mattino seguente lascio l’albergo dopo un’efficace colazione a base di cappuccino;  dopo mezz’ora di taxi e cinque ore di treno arrivo alla stazione di Lecco, dove mi aspettano i miei genitori in vista del ritorno a Dolzago, mio paese natale.

Termina così la mia avventura in terra veneta che riscatta la delusione di Roncade (TV) ovvero la fregatura raccontata all’inizio dell’articolo che si traduce come un concerto saltato per via di un litigio tra Marky e la sua band, ma alla fine è stata fatta giustizia.

W the groupies, W la musica ma da oggi in poi soprattutto e sopratutti W MARKY RAMONE.

 

RAMONES 20 anni dopo lo scioglimento, 20 canzoni scelte per voi, per ricordarvi che non erano solo un gruppo, ma prima di tutto persone e poi artisti:

Joey Ramone - What A Wonderful World - https://www.youtube.com/watch?v=8IoO5nkxT_4

Marky Ramone's Blitzkrieg - When We Were Angels - https://www.youtube.com/watch?v=gyFJMSz_O_4

RAMONES - Oh Oh I Love Her So - https://www.youtube.com/watch?v=f8HxnhD4c6k

DEE DEE RAMONE – Runaway - https://www.youtube.com/watch?v=-GV9LpFPr1Q

CJ Ramone- Strength to endure - https://www.youtube.com/watch?v=lSRM0HbBx4A

DEE DEE KING "Funky Man" - https://www.youtube.com/watch?v=rAl-xzN8e-M

Richie Ramone - "I Fix This" - https://www.youtube.com/watch?v=Ows6w04lptw

Uncle Monk "Round The Bend"- https://www.youtube.com/watch?v=Xzf4FRMX22k

RAMONES - Garden of Serenity - https://www.youtube.com/watch?v=94fhL8a2e_8

Dee Dee and Joey Ramone - I Am Seeing U.F.O.'s - https://www.youtube.com/watch?v=5_3Q-wIbYvw

Marky Ramone & The Intruders - 3 CHEERS FOR YOU - https://www.youtube.com/watch?v=R9yKZdmdItA

RAMONES - Time Has Come Today - https://www.youtube.com/watch?v=xI2bsmZEFpE

Ramones - Baby I Love You - https://www.youtube.com/watch?v=PqZmJ7RGAP4

Joey Ramone - NewYork City - https://www.youtube.com/watch?v=_Qbwo_1l3bM

RAMONES – Censorshit - https://www.youtube.com/watch?v=e5PzZH0CkTU

RAMONES – Touring - https://www.youtube.com/watch?v=oT8iNt3_ebo

RAMONES - Bonzo Goes To Bitburg - https://www.youtube.com/watch?v=Su0Hvt6hTmA

RAMONES - Rock & Roll High School - https://www.youtube.com/watch?v=J4P4ln781D0 

 

Ramones - Blitzkrieg Bop - https://www.youtube.com/watch?v=iymtpePP8I8

RAMONES – Born to die in Berlin - https://www.youtube.com/watch?v=UXG-zxsE1qA

 

QUEST'ANNO SUI RAMONES RICORRONO ANCHE:

* 15 ANNI DALLA MORTE DI JOEY RAMONE CANTANTE DEL GRUPPO (1951-2001)

** 35 ANNI DALL'USCITA DEL DISCO “PLEASANT DREAMS” ANNATA 1981

 

CIAO A TUTTI E BUONE VACANZE.


CAPITAN FEDE, A TUTTA LOMBEER

Venerdì 8 luglio 2016, la Lombeer di Lomagna, ha vissuto uno dei momenti più incancellabili di questa edizione, e in occasione del suo 20° compleanno, ha deciso di fare un regalo alla sua festa e al suo pubblico, portando sul suo palco per questa serata, Federico Poggipollini (nella foto), chitarrista bolognese classe 1968, che dopo aver cominciato a collaborare con i Litfiba all'inizio degli anni '90, è passato dal 1994, a collaborare in modo fisso e costante con la rockstar di Correggio, Luciano Ligabue.

Andiamo al sodo, parlando della serata in sè, dove già alle 18.30 circa, capitan Fede, e i suoi Crumars ovvero la band che lo accompagna dal vivo, sono già pronti per fare il soundcheck, prima del concerto vero e proprio, che ha avuto inizio, dopo una buona attesa, alle 22.15 circa. Il primo brano con cui apre il live, è Religione, prima traccia del suo ultimo e quinto cd dal titolo, Nero uscito il 26 maggio 2015, seguiranno Fantasma di Periferia, La più bella del bordello, Per le strade di New York (brano di Fede dedicato al mitico artista blues BB King che ci ha lasciato il 14 maggio 2015), 7 minuti, Indelebile, Un giorno come un altro, e dopo quest'ultima appena citata, per il “capitano” è l'ora della prima cover della serata, ovvero, A girl like you, brano del 1994, dell'artista scozzese Edwyn Collins, e come se non bastasse una cover tira l'altra. Infatti, dopo il brano di Collins, è il turno di Il Chitarrista brano del 1983 di Ivan Graziani tratto dall'album omonimo; si prosegue quindi con Solo un difetto che potete trovare nel cd Nero, per scorrere in tutta lena, ancora con un paio di cover, Alabama Song brano messo in musica dal musicista tedesco, Kurt Weill  nel 1927, e ripreso dai The Doors nel 1967, e da David Bowie nel 1980, e Wipe Out brano surf-rock dei californiani The Surfaris, annata 1963, ma dopo questo brano, si chiude la parentesi “elettrica” di Fede, e si apre uno spazio acustico in cui Poggipollini esegue un paio di pezzi con chitarra acustica e voce, Taxi Violà e Bologna e piove. I mostri invece, riapre la strada del rock suonato a tutto volume in attesa del gran finale. Tuttavia, dopo la cover dei T-Rex di 20th century boy, annata 1973, sono tre, i brani inediti di Fede, gli ultimi di questa scaletta, che sono, Solamente un'ora, Incredibile potere e Nero, tratti dall'ultimo album, a eccezione della seconda canzone, tratta dal cd Caos Cosmico del 2009, che dire di più, ormai manca un quarto d'ora alla mezzanotte e il concerto sembra essere terminato, e invece no, perchè Fede e il suo gruppo, riaccendono la festa, concludendo il live con i brani, Vita nelle vene, e il bis del brano Religione, che ha dato il via a questo concerto.

E adesso è veramente finita, la mezzanotte è arrivata, il concerto si è concluso, ma la vera festa, inizia con l'incontro tra Poggipollini e i suoi fan, che sono accorsi in buon numero, sia per vedere il ilve, ma anche per acquistare il cd, fare selfie e foto ricordo, o ricevere anche l'autografo, nell'attesa che qualche fortunato, munito di biglietto lo vada a rivedere anche a Monza, il prossimo 24/25 Settembre in occasione del LIGA ROCK PARK di Ligabue, che si terrà al Parco di Monza, insomma A TUTTO VOLUME con questo speciale dalla Lombeer di Lomagna, vi saluta,  e vi dà appuntamento al prossimo episodio.

Scelte per voi:

Federico Poggipollini - Incredibile Potere (Official Video) https://www.youtube.com/watch?v=znx5-o-pmAc

Federico Poggipollini - Per le strade di New York  https://www.youtube.com/watch?v=eQ0Ba03XJok

Federico Poggipollini - Religione (Official Video)https://www.youtube.com/watch?v=CVX9dpaHyKQ

FEDE POGGIPOLLINI&THE CRUMARS - A GIRL LIKE YOU (cover)https://www.youtube.com/watch?v=GD5RcEJ3huY

80 VOGLIA DI LINO

BUON COMPLEANNO PASQUALE ZAGARIA

 

Ebbene sì, oggi è il 9 Luglio 2016, e ottant'anni fa nasceva Pasquale Zagaria, meglio noto come Lino Banfi, in quel di Andria, un comune pugliese vicino a Bari, ma attualmente nella tripla provincia di Barletta-Andria e Trani, ma siccome in questa rubrica web di D&F la protagonista assoluta è la musica, oggi non vi parlerò del Lino nazionale come attore, ma che ci crediate o no, parlerò di lui come cantante, perchè,cari i miei utenti, Lino Banfi non solo ha cantato delle canzoni epiche legate alla sua carriera televisivo-cinematografica, ma ha anche inciso dei dischi, e per l'esattezza tre  album di cui uno come audioracconto, e sette singoli long playing, il primo in ordine di tempo è Meno Mele/Mela tengo del 1974, mentre l'ultimo annata 1999 è Ninna nanna nonno/Ciao ragazzi.

La passione per la musica per Pasqualino comincia nei primi anni '50 dove lasciò Canosa di Puglia, paese dove trascorse la sua infanzia, alla volta di Milano per tentare di muovere i primi passi artistici nel teatro di varietà, campo che ha preferito di svolgere a dispetto della scelta dei suoi genitori che sognavano per lui un futuro da seminarista, ma molti anni dopo sarà Totò a consigliargli di modificare il suo cognome artistico, visto che il primo pseudonimo di Pasquale era Lino Zaga che non è nient'altro che l'abbreviazione del suo nome e del suo cognome, e alla fine rimase il nome di Lino, mentre per il cognome Banfi fu il suo impresario di allora a consigliarlo su questa scelta, e così Pasquale Zagaria non fu più Lino Zaga ma Lino Banfi, e dopo il primo singolo del 1974, l'anno successivo, arriva il singolo L'esorciccio/Sciamuninn Rock, dove il lato A è cantato dal compianto Ciccio Ingrassia, ma il lato B è made in Lino, e Zagaria dimostra di saper essere divertente a suon di rock, con questo brano molto demenziele ma decisamente divertente, passano un paio d'anni e nel 1977 esce il 45 giri dal titolo che è tutto un programma ovvero Tettation/Imprecation che non è un finto inglese dalle venature maliziose, ma sono i titoli delle due canzoni che canta Banfi in questa produzione, ma proseguendo il viaggio nelle canzoni di Banfi, segnalando tra le altre C'è modo e modo canzone del 1981 tema iniziale del film L'onorevole con l'amante sotto il letto, diretto da Mariano Laurenti, arriviamo in tutta lena nel 1982 con il brano Vieni avanti cretino, che non solo apre l'omonimo film, ma segna una premonizione di quello che sarà il karaoke negli anni avvenire, visto che nel 45 giri che contiene questo brano non c'è solo la canzone in essere, ma anche la canzone in versione strumentale, per la serie canta che ti passa.

E dopo questo punto, arriviamo così nel 1984 con il brano Spaghetti aerobic Dance, brano che Lino canta anche nel programma tv Risatissima, trasmissione tra l'altro premiata con il Telegatto, ma nel 1986 con Grandi Magazzini/Heppinesse, Lino riesce ancora a fare breccia nel cuore della gente e dei suoi fans, con la seconda canzone citata, dove ad accompagnarlo ai cori e al violino c'è la figlia Rosanna, per un brano ancora oggi intramontabile, soprattutto per il fatto che è all'interno di un film strepitoso come Grandi Magazzini.

Insomma sembra che la discografia di Banfi sia giunta al capolinea dopo questo brano, e invece no, perchè nel 1999 sull'onda del successo della fiction Un medico in famiglia arriva il singolo Ninna nanna nonno/ciao ragazzi, ma nel 2005 per l'etichetta discografica L'Immenso, esce l'album Sotto l'ombrellone compact di 10 tracce dove Lino si occupa in toto dei testi delle canzoni, mentre Amedeo Minghi si occupa delle musiche dei brani, il tutto per un album il cui incasso va in favore dell'Unicef.

E questo è quanto per questo episodio specialissimo di A TUTTO VOLUME, che ha voluto a suo modo dire tanti auguri di buon compleanno a questo artista inesauribile che ci ha fatto divertire tante volte, e che, speriamo possa farci divertire ancora tra canzoni e battute "papeli papeli", e come dice sempre lui, ricordatevi che, una parola è troppo e due sono poche, e adesso lascio parlare le canzoni con cui Lino ci allieta ogni volta che le sentiamo, ciao a tutti e a presto.

 

LINO BANFI BIRTHDAY COMPILATION:

 

AMEDEO MINGHI & LINO BANFI - "FAI MEDESIMO TALE QUALE A ME www.youtube.com/watch?v= VQMIAQ6J2tM

Amedeo Minghi feat. Lino Banfi - Sotto L'Ombrellone www.youtube.com/watch?v=zyM0qdnTWPA

LINO BANFI e RENZO ARBORE - BARLETT BARLETT www.youtube.com/watch?v=YWQimPpSxKc

Lino Banfi - Sciamuninn rock  www.youtube.com/watch?v=5KrqFUEJvAM

Lino Banfi - Spaghetti Aerobic Dance www.youtube.com/watch?v=8FHE8g8DTZo

LINO BANFI - Oh Happy, happy, happy nesse www.youtube.com/watch?v=wXhAShuL-K8

Lino Banfi - Ninna nanna nonno www.youtube.com/watch?v=2aS_VTbUPus

Cliccate su questa supersorpresa al link sottostante www.youtube.com/watch?v=NALX3WuhnH8

MARATONA ROCK ALLA LOMBEER – MERCOLEDÌ 6 LUGLIO 2016

Con Marco “Morris” Ripamonti

Ciao a tutti, e bentornati con questo quinto episodio di A TUTTO VOLUME; realizzato in collaborazione con, Aspettatevi L'IMPOSSIBILE, e il C.A.G. Di Lomagna; e quest'oggi, l'argomento che ci prepariamo a trattare è, la maratona rock, che si terrà il prossimo 6 luglio 2016 alla Lombeer, presso il parco pubblico di Lomagna.

Anche quest’anno, la kermesse proporrà, artisti solisti e gruppi emergenti, che spinti dalla passione per la musica, daranno il meglio di loro stessi su questo palco, e tra questi figureranno gli, On the Road gruppo musicale composto da sette elementi, proveniente dalla scuola di musica, che ha come insegnante Claudio Brioschi, che durante la serata proporrà cover rock classiche dagli anni ’70 ad oggi, variando dagli America ai Green Day, oltre a loro, ci sarà anche Cristian Forte, classe 1996, che a differenza delle altre esibizioni che lo vedono protagonista assieme alla band dei Bad Luck, in questa occasione calcherà il palco in veste solista, e non sia mai che oltre alle cover non suoni e canti anche qualche brano dei BL in salsa acustica, al palco l’ardua sentenza; tra gli altri protagonisti che andranno in scena quella sarà presente anche Lorenzo Bonacina, classe 1998, che da alcuni anni, coltiva la sua grande passione per la batteria, e a differenza della scorsa edizione, dove lui era protagonista, affiancato da una giovane band, quest’anno si esibirà da solista supportato da delle basi musicali, invece chi esordirà per la prima volta in questa maratona, sono la band dei 7 Marzo, un gruppo con una storia artistica, piuttosto surreale, dato che nascono originariamente nel 2003, salvo poi sciogliersi l’anno dopo, decidono poi ironicamente di, rimettersi in gioco, a dieci anni esatti dalla loro dipartita, e quest’anno affrontano il palco di questa kermesse, nella speranza di dimostrare, al pubblico che sarà presente quella sera, di che pasta sono fatti; e dulcis in fundo tra i protagonisti che se la vedranno sul palco, menzioniamo anche Matteo Brioschi, che dopo aver vissuto da protagonista le precedenti edizioni prima con gli allora esordienti BL e in seguito con gli Empty Shadows quest’anno si appresta a ritornare nuovamente protagonista, con il suo nuovo progetto che si chiama Matthew & the Crowd. Insomma, questo è quello che succederà alla Maratona Rock il prossimo 6 Luglio, accorrete numerosi, e ricordatevi, l'ingresso è libero e gratuito per tutti.

E con questo è tutto, ci vedremo prossimamente, per il sesto episodio di questo nuovo sodalizio tra, A TUTTO VOLUME, ASPIMP, e C.A.G. spazio officina; con un nuovo argomento musicale da raccontare assieme a un prossimo co-collaboratore , ciao a tutti e a presto.

 

SABATO 18 GIUGNO 2016

PIN PUN PAN ARRIVA AD OSNAGO

Dopo il debutto fortunatissimo nelle due date di Airuno al cineteatro smeraldo il 28 e 29 maggio, e sopratutto dopo un servizio rilasciato alcuni giorni fa per TeleUnica, la compagnia GIN SONG capitanata da Edelweiss Colombo e Marco Giani, ha portato in scena lo spettacolo PIN PUN PAN, in quel di Osnago esattamente nel nuovo Spazio Opera Fabrizio De Andrè, fresco di restauro e inaugurazione, visto che inizialmente lo spettacolo era previsto in p.za della Pace, ma per motivi metereologici, si è optato per uno spazio al coperto.

Ma parlando dello spettacolo in essere, posso dire che già dalle 20, ora in cui arrivo per recarmi allo spettacolo, scopro subito che nel dietro le quinte il fermento è molto accesso, specialmente per chi deve truccarsi e mettere gli abiti di scena, ma anche chi canterà ha i suoi bei esercizi di canto per scaldare la voce prima di dare il meglio di se durante il musical, e così facendo, tra un gorgheggio e una pennellata di cipria, arrivano le 20.50, insomma mancano circa dieci minuti all'inizio dello spettacolo, e il rito scaramantico teatrale del merda merda merda, fa si che comincino le danze, e non solo quelle, visto che gli attori principali, i cantanti, e una band dal vivo, fanno da cornice a uno spettacolo fresco di alcune settimane, ma navigato meglio di un equipe di professionisti.

Tra le curiosità legate allo spettacolo e alla serata, è degna di nota la presenza alla batteria di Stefano Sambusiti (già Bastian Cuntrari, Attimo), che sostituisce in questa performances l'assente Nicola Colombo che solitamente è il batterista ufficiale di questo musical, ma tra il primo e il secondo tempo le emozioni non si sprecano grazie alle ottime interpretazioni di Eleonora “Wendy” Lorenzet, Matteo “Peter Pan” Vicentini, e alla interpretazione sceneggiata a dovere di Marco “Capitan Uncino” Panettiere, degno di nota anche il duetto che ha visto coinvolti Marco Giani sia come cantante che come “Toro Seduto”, e Sara Biollo una “Ninfa” “Indiana” e “Corista” che non solo è brava a cantare in questa recita, ma ha anche al suo attivo vittorie in vari concorsi canori tra cui, Musica per il Maestro e Cantaido per citarne due, ma indubbiamente Simone Magni nel ruolo di “Spugna” ha fatto strizzare non poche risate al pubblico presente in sala, che non ha fatto mancare la sua presenza registrando una folta affluenza che ha mostrato tanto interesse nei confronti di questo show, che ha chiuso i battenti congedandosi alla platea, intorno alle 23 circa, mentre il dopo spettacolo tra saluti, complimenti, e pratiche di smontaggio si è protratto fino all'1 del mattino, nell'attesa che questa compagnia torni a dare il meglio di se su altri palchi come hanno già dimostrato ad Airuno e Osnago, che dirvi di più se non, andate sui siti www.ginsong.it e https://www.facebook.com/ginsongmusical/ per essere aggiornati sugli eventi futuri, di questa compagnia e dei suoi spettacoli, in compenso per quel che riguarda la redazione di D&F, non sono stato solo in questa avventura, visto che tra le persone presenti in sala, c'era Veronica Sala che per il nostro mensile si occupa della rubrica news e dintorni, e che ha ammirato le gesta di questi ragazzi talentuosi e dal cuore d'oro, visto che gli incassi che raccolgono in questi spettacoli, vanno tutti a scopo benefico tra associazioni e progetti umanitari.


IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI

  MASSIMO PRIVIERO  LIVE A PAGNANO

 

 

Ciao a tutti e bentornati qui a A TUTTO VOLUME, rubrica musicale che in questo episodio vi racconterà la testimonianza di una serata imperdibile, che il sottoscritto ha vissuto in prima persona.

E' sabato e sono le 21.10, riesco a trovare a malapena e fortunosamente, un posto per parcheggiare la mia macchina, da li comincio a incamminarmi verso l'oratorio di Pagnano in attesa di scoprire dove si trova il teatro in cui Massimo Priviero terrà il suo concerto; scoprirlo non è difficile, visto che nello spazio esterno vicino al campo di calcio, c'è un palco all'aperto completamente vuoto, e questo mi fa pensare che il teatro è nei paraggi, e esattamente dopo aver superato i due gradini che portano al campo di pallone, ecco l'entrata del teatro dove Massimo si esibirà stasera; ovviamente fuori dall'ingresso ci sono alcune persone del suo staff che vendono dischi, cd e magliette. Tra questi segnalo, per gli appassionati che seguono questa rubrica e non solo, il vinile di Ali di Libertà album del 2013, il  doppio cd e dvd Massimo annata 2015, e i dischi di Alex Cambise, chitarrista di Priviero da ormai una decina d'anni, sono  le 21.15 ed entro nel teatro oratoriale, giusto in tempo per vedere la band già in azione con Alex Cambise (chitarre elettriche,mandolino, ukulele,cori); Fabrizio Carletto (basso,contrabbasso); Riccardo Maccabruni (fisarmonica, pianoforte, organo, cori); Oscar Palma (batteria); mentre mi siedo per vedere l'inizio dello show ecco lui, il grande protagonista della serata, Massimo Priviero che con il brano Ali di Libertà, fa cominciare la festa, insomma nonostante il teatro non sia strapieno di gente, c'è da constatare che la prima fila composta da una decina di persone si agita e si scatena con un entusiasmo degno di un concerto da centomila posti, e infatti il live scorre meravigliosamente bene, accompagnato da tracce degne di nota come, Splenda il sole, Spari nel cielo, Dolce Resistenza, Il migliore dei mondi possibili e Madre proteggi, quest'ultima presentata ben oltre la metà dell'evento in corso, mentre il singolo, Nessuna resa mai, sembra essere il brano destinato a chiudere definitivamente la serata, ma la spinta e il calore del pubblico della prima fila, è più forte di tutto, anche della stanchezza di Priviero e soci, che, non risparmiandosi, ritornano sul palcoscenico con un finale dal sapore amarcord, proponendo in un medley stuzzicante, la cover di Stand by me  di Ben E. King brano del 1961, che un anno dopo Adriano Celentano ricanterà come Pregherò, e il brano San Valentino primo grande successo dell'artista veneto/lombardo annata 1988, e stavolta il concerto si chiude a tutti gli effetti visto che alla fine della performance Priviero fa una serie di ringraziamenti, in primis all'A.C. Pagnano per la riuscita della serata, in cui Massimo annuncia che sono ancora disponibili i biglietti per il concerto del 21 maggio  che si terrà in quel di Gallarate (VA).

Ebbene sì, la serata volge al termine ma non appena mi capita l'occasione, circa un quarto d'ora dopo la fine del concerto, terminato alle 23.15, riesco a incrociare alcuni dei suoi musicisti intenti a portare gli strumenti musicali sulle loro macchine, a cui faccio i complimenti per il live, e alla fine incontro Massimo Priviero, a cui faccio i complimenti per il concerto e a cui chiedo se gentilmente mi fa un paio di foto ricordo, e un video  da custodire indelebilmente come memorabili di questa serata, lui nonostante sia provato dalla stanchezza accetta con grande disponibilità, e io lo ringrazio per questa gioia che porterò per sempre nel cuore, come una serata in cui dire IO C'ERO è una cosa che ancora oggi vale la pena di vivere per quello che è, ovvero l'emozione che due ore di musica live sanno trasmettere ancora oggi.

 

Bene per questo episodio è tutto qui su A TUTTO VOLUME rubrica di D&F, presente su questo sito web, ma attenti perché tra qualche giorno arriverà un episodio molto speciale dove due mondi opposti gli uni agli altri come la musica e il calcio si incontreranno per dar vita a un episodio più unico che raro, quindi state sintonizzati su questo sito internet e ne scoprirete delle belle ma non prima di lasciarvi con questi ricordini; buon ascolto e buona visione.

 

Massimo Priviero - Il migliore dei mondi possibili - Milano 9/10/2015

https://www.youtube.com/watch?v=rQq6st4NhOQ

Massimo Priviero - Ali di Liberta' - Besozzo 17/1/2014

https://www.youtube.com/watch?v=3XesSew5xy0

Massimo Priviero - Nessuna resa mai - Besozzo 17/1/2014

https://www.youtube.com/watch?v=bY8Z_V9_gKY

Aspettatevi L'IMPOSSIBILE - Video Saluto con MASSIMO PRIVIERO

https://www.youtube.com/watch?v=eaRVsPiIOYI


La compagnia GINSONG presenta PIN PUN PAN il musical

Un evento molto interessante che arriverà a fine maggio, e che vedrà tra i protagonisti alcune personalità artistiche legate a Osnago e Comuni limitrofi.

La rappresentazione è liberamente tratta dal film a cartone animato della Disney; narra le avventure di Peter Pan, personaggio letterario creato da James Matthew Barrie, e si ispira alle numerosissime produzioni che vedono l’eterno bambino come protagonista. Ne vedrete delle belle: musica, balli, sketch, numeri da circo, canzoni, luci...

Insomma due ore di magia per tutti... perchè sognare non ha età!

Lo spettacolo verrà completamente suonato dal vivo; la regia è affidata a Edelweiss Colombo, co-fondatrice della nuova compagnia insieme al leader dei Bastiancuntrari, Marco Giani. La supervisione teatrale e regia recitati è professionalmente affidata all'attore e regista teatrale Lorenzo Corengia dei Ronzinante.

Il ricavato delle rappresentazioni verrà totalmente devoluto a sostegno di numerose associazioni come Telethon Olginate, Croce Bianca Missaglia e ABIO Merate; fra queste, in occasione del debutto, previsto in data 28-29 MAGGIO 2016 presso il teatro parrocchiale di Airuno, abbiamo scelto come primi destinatari i bambini dell’associazione The Shelter-Progetto India-Charitable Trust, fondata da Sandra Bongiolatti.

La compagnia GinSong è composta da trenta fra attori, musicisti e ballerini, giovani provenienti dal meratese: non professionisti, ma talentuosi e desiderosi di creare qualcosa di unico. Il progetto si propone come fonte di promozione della persona, della passione per il bello, come opportunità di svago ed occasione per mettere in gioco il proprio talento.

La compagnia ha debuttato nel giugno 2014 con lo spettacolo dal titolo “ROBERTO E MARIANNA: Urca urca tirulero”, musical ispirato al celebre cartone che narra le avventure del principe dei ladri Robin Hood, riscuotendo un grande successo e replicando la rappresentazione su numerosi palcoscenici.

 

 

LE PREVENDITE SONO GIA' ATTIVE!

 

 Per informazioni e prevendite :

sito web - www.ginsong.it
e-mail -
m_giani@hotmail.com
facebook - GinSong
cell –
3394631649 (Edy) 3406076500 (Marco)

INGRESSO: 5 EURO

 

Insomma, questo è uno spettacolo adatto per tutta la famiglia, che vi farà viaggiare con la fantasia, sognando ad occhi aperti, per vivere tutta l'emozione di una fiaba intramontabile. E con questo è tutto, per ora qui ad A TUTTO VOLUME,  che vi ricorda l'appuntamento per il 28 e 29 Maggio 2016 con PIN PUN PAN il musical; VI ASPETTIAMO NUMEROSISSIMI!

 

Scelta per voi:

Enrico Ruggeri – Peter Pan https://www.youtube.com/watch?v=sHZssjJ18qk

 

PATTY PRAVO 50 ANNI IMMENSI DI CARRIERA

UN AMORE OLTRE L'EDEN

Ciao, e bentornati con A TUTTO VOLUME, qui sul sito di D&F per una puntata festosamente celebrativa.

Ebbene sì, quest'anno Patty Pravo non solo festeggia 50 anni di carriera, ma oggi 9 aprile 2016 la signora Strambelli spegne 68 candeline, e in occasione di questa festa doppia, la nostra rubrica vuole raccontare la storica carriera della cantante veneziana, tra provocazioni, canzoni, collaborazioni eccellenti sia dal vivo che in studio, e molto altro ancora...

Già a 4 anni segue un corso per diventare direttore d'orchestra al conservatorio veneziano Benedetto Marcello; si può definirla una bimba prodigio, visto che oltre a questa materia studierà anche, danza e pianoforte, sempre nella medesima scuola, ma è nella prima metà degli anni '60 che comincia a fare i primi passi la carriera di Patty, pardon, di Nicoletta, "aripardon", di Guy Magenta, no non sto straparlando, è proprio così, Guy Magenta fu il primo nome d'arte di Nicoletta Strambelli in campo musicale, dove non solo cominciò a esibirsi per le sue prime performances al PIPER di Roma, ma addirittura incise nel 1965 il suo primissimo singolo dal titolo “Baci di fuoco” (che non è nient'altro che la versione italiana del brano,  "El Choclo" di Angel G.Villoldo, annata 1903, pezzo storico del musicista argentino), canzone che nei primi secondi di ascolto ricorda moltissimo il pezzo “ Oh, Pretty Woman” di Roy Orbison del 1964.

Ma il mondo di Guy Magenta, lascerà subito spazio a quello di Patty Pravo, artista che in quel periodo viene notata durante una serata al Piper, dall'avvocato e agente Alberigo Crocetta, il cui cognome d'arte è ispirato a un passaggio dell'Inferno della divina commedia di Dante Alighieri, ovvero, “Guai a voi anime prave” ovvero malvagie.

Nel 1966 in compenso “Ragazzo Triste” è la canzone con cui debutta artisticamente Patty, un debutto che darà il “la” a una lunghissima carriera, anche se dall'uscita del primo singolo all'uscita del primo album bisognerà attendere due anni, e esattamente nel 1968 esce PATTY PRAVO primo disco della cantante, che non solo contiene “Ragazzo Triste” lanciata due anni prima, ma anche, “Se perdo te” “Qui e la” e “La bambola”, primo singolo di successo di Nicoletta, che fa impennare al massimo le vendite di questo compact che raggiungerà la bellezza di 18,5 milioni di copie vendute, e che oggi a quasi 50 anni di distanza dall'uscita, rimane il disco più venduto di Patty in tutta la sua carriera; successivamente nel 1969 esce “Concerto per Patty”, secondo album in studio, che non solo segna la fine del sodalizio artistico con Alberigo Crocetta, suo scopritore, ma che è segnato anche dal buon successo del singolo, “Il paradiso” brano di Mogol e Lucio Battisti,  che la porta per la prima volta a gareggiare al “Festivalbar” dello stesso anno.

Gli anni '70 per Nicoletta, si aprono con la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo, dove si classifica quinta con il brano “La spada nel cuore”, cantato in coppia con Little Tony, sempre nel 1970 esce il suo terzo album, e partecipa a “Canzonissima”, con i brani “Per te” scritto e musicato dal fantastico duo Mogol-Battisti, e “Non andare via” di Gino Paoli e Jacques Brel, tra l'altro quest'ultima canzone lancerà l'uscita dell'album “Bravo Pravo” annata 1971.

Per quel che riguarda gli anni 1971 e 1972, Patty pubblicò la bellezza di ben tre dischi, meglio noti come i dischi della trilogia Philips o trilogia Phonogram, visto che nel 1971 Patty lascia la RCA, etichetta discografica con cui aveva collaborato nei dischi precedenti, per passare alla Phonogram, oggi di proprietà della Universal Music, ma a parte questo particolare, i tre album in questione sono i seguenti, ovvero:

 

_ “Di vero in fondo” annata 1971

_  “Per aver visto un uomo piangere e soffrire Dio si trasformò in musica e poesia” annata 1971

_  “Sì... incoerenza” annata 1972

 

Quest'ultimo disco nonostante le vendite mediocri, si avvale di canzoni e di collaboratori di grande rispetto, infatti a questo album collaborano Leo Ferrè, artista monegasco che cura quattro canzoni di questo compact, David Shel Shapiro, meglio noto come Shel Shapiro ex membro dei “The Rokes”, Sergio Bardotti paroliere di tante canzoni della musica leggera italiana, e come direttore d'orchestra e arrangiatore niente poco di meno che Bill Conti, si proprio lui Bill Conti musicista italo-americano famosissimo per il brano “Gonna fly now” del 1977, tema portante dei film di “Rocky” interpretati da Sylvester Stallone.

Nel 1973, invece torna alla RCA dopo tre anni, e lo fa pubblicando il disco “Pazza Idea”, dove il numero magico di questo album è l'8; ebbene si, questo è l'ottavo disco di Patty che contiene otto canzoni per la durata totale di 29 minuti e 16 secondi di musica, in un album che vende più di un milione di copie, e che la rende partecipe ai due festival estivi in musica per antonomasia, ovvero il Cantagiro e il Festivalbar, e sull'onda di questo successo travolgente, l'anno successivo esce Mai una signora, nono disco della cantante veneta, che nelle vendite va benone, tanto da essere il terzo disco più acquistato del 1974, album in cui, anche stavolta, non mancano le collaborazioni eccellenti tra cui, Maurizio Monti compositore e autore, nonché papà della talentuosa cantautrice Nina Monti, Luis Enriquez Bacalov, musicista argentino noto per il tema musicale del film “Il Postino” con  Massimo Troisi annata 1994.

Tra i musicisti che hanno suonato in questo disco c'è da segnalare la presenza di Roberto Colombo, pianista e attuale marito della cantante Antonella Ruggiero, voce dei Matia Bazar dal 1975 al 1989, e di Alberto Camerini, classe 1951, che in questo disco ha suonato la chitarra elettrica,  ma che molti anni dopo lancerà brani di successo come “Tanz, Bambolina” e “Rock'n'roll Robot”; mentre nel 1975 è il turno di “Incontro” album di Patty che vede la luce il 22 maggio di quell'anno, con 10 canzoni al suo interno, questo disco vede molti cantautori italiani collaborare a questo lavoro, tra questi ci sono, Bruno Lauzi, Francesco De Gregori, Antonello Venditti che scrive per lei “Le tue mani su di me”, oltre a Cristiano Minellono, che collabora al brano “Rispondi”, in attesa di sbancare il mercato musicale negli anni '80 con Celentano, Cutugno e i Ricchi e Poveri; nel 1976 arriva “Tanto” undicesimo lavoro della Pravo, arrangiato dal leggendario musicista greco Vangelis, tastierista della band prog-rock degli Aphrodite's Child, e vincitore dell'oscar nel 1982 per il tema del film Momenti di Gloria,  anche in questo disco Patty Pravo non smette di stupire, sopratutto collaborando con Riccardo Del Turco al brano “Tanto”,  e con i fratelli Mango, ovvero Armando e il compianto Pino, nella meravigliosa “Per te che mi apri l'universo”.

A novembre del medesimo anno, esattamente sei mesi dopo la pubblicazione del precedente lavoro, Patty Pravo torna con un nuovo disco chiamato “Biafra Record” , 11 canzoni per un disco molto più sperimentale rispetto al precedente, dove Nicoletta spazia tra il Rock, il Funky e la New Wave, infatti al momento della sua promozione, il disco non venne accolto molto bene da critici e fan, ma fu rivalutato anni dopo, e oggi è considerato uno dei dischi più belli del suo repertorio, non solo per le tre ristampe del disco, che vennero fatte nel 1980, 1990 e nel 1998; ma anche per la collaborazione al disco di musicisti di grande avanguardia, tra cui, Gianni Dall'Aglio, ex batterista dei “Ribelli” e batterista da più di 40 anni per Adriano Celentano, Alberto Radius, chitarrista della Formula 3 e chitarrista turnista, e Mark Harris, musicista, arrangiatore e produttore americano che ha collaborato anche con De Andrè, Laura Pausini, Renato Zero, gli Skiantos e molti altri.

Passano due anni e arriviamo così al 1978 dove esce l'album “Miss Italia”, disco di otto canzoni trascinato dalla canzone cult, “Pensiero Stupendo”, scritta e musicata da Ivano Fossati e da Oscar Prudente, che ha contribuito e non poco a far viaggiare le vendite del disco,  da segnalare sempre in questo album, la collaborazione con Ivan Graziani per il brano “Marva”, mentre per “Notti Bianche” c'è la firma dello storico autore Franco Migliacci; invece tra i musicisti che hanno suonato in questo album, sono degne di nota le partecipazioni di, Walter Martino alla batteria, e di Claudio Simonetti alle tastiere, rispettivamente batterista e tastierista dei “Goblin”, gruppo Prog-Rock famoso per le colonne sonore dei film diretti da Dario Argento, nel 1979 si chiudono gli anni'70 di Patty con il compact, “Munich Album”, registrato per intero a Monaco di Baviera in Germania; album in studio numero 14 per la cantante veneziana, non ha un grande successo di vendite, ma è un disco che sa sperimentare fino alla musica elettronica, genere musicale nuovo per quegli anni; in compenso le collaborazioni con gli autori più quotati non mancano, e tra queste ci sono, Franco Migliacci per il brano “New York”, Cristiano Malgioglio,  autore storico per Mina, che per la Strambelli firma “Io che amo”, e inoltre al brano “Male Bello” c'è lo zampino dell'eccentrico Ivan Cattaneo, che negli anni a venire non solo lancerà la sua cover folle di “Una zebra a pois” classico del repertorio di Mina, ma scoprirà e porterà al successo il talento di Patrizia di Malta, futura cantante del “Gruppo Italiano” che nel 1983 lancerà il tormentone estivo “Tropicana”.

 

Scelta per voi: Patty Pravo : Per te che mi apri l'universo  - www.youtube.com/watch?v=uZmNuWudAfg

 

DAGLI ANNI 80 AD OGGI

 

Gli anni '80 per Patty, iniziano musicalmente parlando nel 1982, con il disco “Cerchi”, esattamente a tre anni di distanza dal disco precedente, con un viaggio in America alla ricerca di nuove ispirazioni, e due matrimoni alle spalle, Nicoletta torna a concentrarsi sulla musica, e lo fa con questo album influenzato dal rock, frutto dell'esperienza americana che Patty ha vissuto in questi anni, Paul Martinez e Maurizio Monti collaboreranno con lei alla realizzazione dell'album, ma i risultati di vendite non decollano come nei dischi precedenti e di maggior successo; così nel 1984 Patty si rimette nuovamente in discussione con il compact “Occulte Persuasioni”, album che contiene il brano “Per una bambola”, che riporta Nicoletta sul palco del Teatro Ariston di Sanremo a 14 anni di distanza dalla prima partecipazione, questa volta Nicoletta arriva decima nella classifica finale della kermesse, ma riesce ad aggiudicarsi il “premio della critica”; distribuito dalla CGD grazie anche al lavoro per il rilancio della carriera di Patty, curato magistralmente da Caterina Caselli, il disco è comunque interessante e ricercato, tra buoni risultati di vendita e partecipazioni ormai consolidate come quelle di Maurizio Monti e Gianni Dall'aglio, ma Patty come ben sappiamo ama stupire e in questo album a manifestare questo stupore sono le collaborazioni con Riccardo Cocciante, Goran Kuzminac e un certo Solingo meglio noto come Paolo Conte, che curerà tre dei nove brani del disco, ma nel 1985 il singolo “Menù”, sancisce un ritorno fugace sulle scene, tra un'apparizione al Festivalbar e la fine del rapporto artistico con la CGD, nel 1987 Nicoletta firma un contratto con la Virgin per il 45 giri “Pigramente signora”, prodotto dal membro storico del “Banco del mutuo soccorso” Gianni Nocenzi, il brano viene proposto in concorso a Sanremo 1987, dove si classifica al ventesimo posto, mentre nell'estate del medesimo anno Patty, si presenta al Festivalbar con il brano “Contatto”, che segna la fine del brevissimo contratto con la Virgin, per il passaggio alla casa discografica francese “Carrère”, ma per attendere un nuovo disco di inediti della “Ragazza del Piper” bisognerà aspettare il 1989, con l'uscita di “Oltre l'Eden...”, album che non segna solo un nuovo sodalizio con una nuova etichetta la Fonit Cetra, ma che segna un ritorno alle critiche positive che Patty sicuramente non si aspettava dopo anni di sperimentazioni, insomma in 30 minuti di musica e 8 brani in scaletta, il disco si avvale di tre tracce che inizialmente non erano previste ovvero (Ragazza Passione,Terra di Nessuno e La Viaggiatrice - Bisanzio) che dovevano lasciare il posto a (Domani farò, Tristezza moderna e Gocce), ma nonostante questo cambio preteso dall'etichetta il disco non sfigura, e tra i musicisti collaboratori meritano una nota di grande rispetto le presenze di Tony Carnevale, Natale Massara, già attivo con Celentano e Santercole, Davide Ragazzoni, batterista jazz che ha collaborato anche con Angelo Branduardi, e Andrea Braido chitarrista trentino che negli anni avvenire collaborerà con Masini,Pino Scotto, la Pausini e Vasco Rossi con cui condividerà i tour negli stadi italiani.

Arriviamo così nel 1990 dove a Sanremo '90, la partecipazione di Patty Pravo sembra scontata con il brano che porterà alla kermesse ovvero “Donna con te” ma a pochi giorni dal festival succede il colpo di scena, Nicoletta dopo alcune perplessità nutrite durante il primo ascolto del brano chiede se il brano può essere modificato perchè inadatto al suo personaggio, ebbene sì la possibilità le viene negata e Patty si ritira dalla gara, lasciando la canzone ad Anna Oxa che la interpreterà al Festival di quella edizione arrivando al quarto posto; in compenso sempre nel 1990 Patty arriverà prima al programma tv “Una rotonda sul mare” con il classico “La Bambola”.

E così arriviamo al 6 Ottobre 1994, data in cui esce “Ideogrammi” 19° disco in studio della Pravo, prodotto da David Zard; impresario che negli anni 2000 ha raggiunto la ribalta con i musical “Notre dame de Paris” e “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo”; il disco è molto influenzato dalla tradizione musicale cinese sopratutto per un viaggio fatto dalla Strambelli in questa terra, dove si è esibita nel programma televisivo BTV CINA, e a dimostrare questo è  anche la collaborazione con artisti cinesi all'interno del disco, ma nonostante ciò la Pravo torna a Sanremo nel 1995 per la quarta volta con il brano “I giorni dell'armonia” che si classifica al ventesimo e ultimo posto della kermesse. Passano solo un paio d'anni e la Pravo torna a Sanremo con il brano “...E dimmi che non vuoi morire” scritto da Vasco Rossi e musicato da Roberto Ferri e Gaetano Curreri degli Stadio, che nella graduatoria finale del festival arriva all'ottavo posto con tanto di  Premio della critica e Premio per la Miglior Musica, ma nonostante ciò il 1997 per Patty è un anno d'oro con un rilancio clamoroso che la porta a fare il tutto esaurito in ogni data del tour di “Bye Bye Patty”, a vincere un doppio disco di platino per le oltre 300mila copie di “Bye Bye Patty”, album della cantante veneziana registrato completamente dal vivo, e a portarsi a casa il Telegatto nella manifestazione “Vota la Voce 1997”, nella categoria "migliore interprete femminile".

Nel 1998 esce “Notti, guai e libertà”, album in cui Patty collabora con i cantautori italiani più importanti, da Lucio Dalla che fa da supervisore al primo singolo del disco “Les Etrangers” , a Franco Battiato nel brano “Emma Bovary”, fino a Enrico Ruggeri nel brano “Strada per un'altra città” e Francesco Guccini per la canzone “Una casa nuova”, e come nei lavori precedenti i musicisti che collaborano al disco sono ancora una volta degni di nota  e tra questi cito Lele Melotti, Phil Palmer e Max Longhi ovvero tre nomi tre garanzie, e con questo disco Patty si aggiudicherà la Targa Tenco all'omonimo premio nel 1998 , e il premio “Maschera d'argento per la musica” nel 1999.

Arriva il 2000 e Patty, torna con il disco “Una donna da sognare”, che segna il ritorno alla collaborazione dell'accoppiata Vasco Rossi-Gaetano Curreri, come produttori del compact, ma all'interno dei dieci brani c'è anche lo “zampino” come autrici delle artiste, Bettina Baldassarri e Pia Tuccitto, quest'ultima attiva successivamente anche con la Nannini, oltre che degli Stadio al completo come musicisti presenti nell'album, il disco è molto diverso rispetto a “Notti, guai e Libertà”, ma nonostante questo nel 2000, parteciperà per l'ulitma volta al Festivalbar con il brano “Una mattina d'estate”, mentre nel 2001 sarà presente al “Pavarotti & Friends” dove oltre a cantare “...E dimmi che non vuoi morire”, duetterà con “Big Luciano” nel classico “Pazza Idea”. Nel 2002 arriva l'album “Radio Station”, dieci tracce tra cui spiccano, “L'Immenso”, sedicesimo a Sanremo 2002, e, “Lontano”, traccia in cui i “Cugini di Campagna” collaborano come coristi, ma tra i collaboratori al disco, è doverso citare il ritorno di Phil Palmer alla chitarra, la presenza al basso di Ferruccio Spinetti, che da anni con il progetto “Musica Nuda” gira l'Italia e l'Europa a suon di concerti, e la consulenza artistica di Peppe Servillo degli “Avion Travel”, fratello dell'attore da Oscar Toni, e di Manuel Agnelli, musicista e fondatore degli “Afterhours”, band rock-alterntiva nata negli anni '80.

Nel 2004 è il turno di “Nic-Unic”, album in cui è sorprendente la collaborazione nel brano “Tristezza Moderna” ; scartato da “Oltre l'Eden...” del 1989; con la band combat-folk toscana della “Bandabardò”, oltre al fatto che Patty in questo disco mette anima e corpo per realizzarlo al meglio, non solo otto tracce su dieci portano la sua firma, ma coordina il progetto anche come musicista ed interprete, per un lavoro innovativo e d'avanguardia. Dopo la parentesi del 2007 con il disco “Spero che ti piaccia...Pour toi...” dove Nicoletta omaggia la cantante francese Dalida reinterpretando alcuni brani del suo repertorio; nel 2008 esce il singolo “La Bambola 2008” che celebra i 40 anni dal lancio del singolo che ha fatto la storia del suo repertorio, mentre nel 2009 esce per l'etichetta della Edel “Live Arena di Verona – Sold Out” album che contiene il brano sanremese, “E io verrò un giorno là”, che nella classifica finale della kermesse si piazza al sesto posto, e una reinterpretazione del brano “E mi manchi tanto” degli Alunni del sole, ma quello che lascia il segno nella partecipazione sanremese di Patty, è la collaborazione in una delle serate del Festival, con tre musicisti che sono tre pietre miliari della musica ovvero, Dave Weckl uno dei batteristi più grandi del mondo per tecnica e groove, Nathan East bassista di Eric Clapton e Stevie Wonder, e Todd Rundgren musicista e produttore discografico statunitense. “Nella terra dei pinguini” invece ci porta nel 2011, dove Patty ritorna a sanremo, dopo un paio d'anni proponendo la canzone ,“Il vento e le rose”, canzone che nella serata dei duetti avrebbe dovuto interpretare con Morgan, ma che per via dell'eliminazione della Pravo alla terza serata della kermesse, non è stato possibile portare in scena, in compenso nell'album c'è da segnalare la collaborazione di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro nei brani,“Unisono” e “Cielo”, mentre la cantante partenopea Ania lascia il segno nel brano “La vita è qui”, la nota curiosa di questo album è la cover del brano “Mille lire al mese” canzone di Gilberto Mazzi del 1939; nel 2012 lancia il singolo “Com'è bello far l'amore”, come brano all'interno della colonna sonora del film omonimo diretto dal regista Fausto Brizzi, oltre al brano “La Luna” creato in collaborazione con Vasco Rossi e Gaetano Curreri e uscito il 15 Giugno del medesimo anno, mentre il 3 Luglio, Patty vince il Globo d'oro della miglior musica per la sua interpretazione di Com'è bello far l'amore (dall'omonimo film). Il 10 luglio 2012 e inoltre insignita del Premio Lunezia insieme ai Nomadi, Antonello Venditti e ai Subsonica.

Nel 2016 torna al Festival di Sanremo per la nona volta nella sua carriera, dove porta in gara la canzone, Cieli Immensi: standing ovation all'Ariston, sesta classificata e vincitrice del Premio della critica, e il 12 febbraio è uscito “Eccomi”, disco distribuito dalla Warner Music, prodotto da Michele Canova, Massimo Levantini e Gaetano Puglisi, realizzato tra Milano e Los Angeles, in questo album Patty apre le porte anche al mondo del rap nostrano collaborando con Emis Killa in “Non siamo eroi” e con Fred De Palma in “Tutt'al più” , ma anche negli altri brani lasciano il segno Samuel Romano dei Subsonica in “Se”, Tiziano Ferro in “Per difendermi da te”, Rachele dei Baustelle in “Ci rivedremo poi”, Gianna Nannini in “Possiedimi” e Alfredo Rapetti Mogol, figlio d'arte, in “Come una preghiera”.

Eccomi tour sta facendo sold out in ogni città italiana con due ore di concerto con il meglio di questi 50 anni e alcune perle della musica italiana.

Questo è tutto quello che ha realizzato Nicoletta Strambelli ovvero Patty Pravo in 50 anni di carriera e nella speranza che realizzi nuove canzoni e nuovi traguardi da festeggiare.

 

Scelta per voi: Patty Pravo - Ragazza Passione: www.youtube.com/watch?v=FO_4SrZduXI

 

ESSERE FORTUNATI NEL KENTUCKY con Paolo “Mr P.” Lambri

Ciao a tutti, e bentornati con questo quarto episodio di A TUTTO VOLUME; realizzato in collaborazione con, Aspettatevi L'IMPOSSIBILE, e il C.A.G. Di Lomagna.

Quest'oggi, l'argomento che ci prepariamo a trattare è, l'uscita del disco “Kentucky” album della band americana dei “Black stone cherry” che vedrà la luce  questo mese. Questo disco esce, a due anni di distanza dal precedente “Magic Mountain”, annata 2014 album ben noto per aver lanciato, canzoni come, “Me and Mary Jane” e “Fiesta del fuego”, per citarne due, in compenso il ritorno con questo quinto capitolo discografico, vede la band capitanata da Chris Robertson (chitarra e voce del gruppo), a misurarsi con un ritorno alle origini, degno del disco d’esordio ovvero “Black stone cherry” annata 2006; anche se stavolta rispetto al primo lavoro, il gruppo ha maturato con gli anni, un’esperienza, che dal 2001 (anno di nascita della band), gli ha portati ad essere una band capace di raggiungere dei risultati anche a livello mondiale, mantenendo comunque inalterata l’attitudine della vecchia scuola del rock con influenze southern (vedasi band come Lynyrd Skynyrd, Allman Brothers band e molti altri), in compenso “Kentucky”, si preannuncia come un buonissimo disco, segnando l’ennesimo capitolo riuscito di una band esente da passi falsi, e nella speranza, che questo compact, sia all’altezza del ben noto “Folklore and Superstion” annata 2008, in questi giorni che precedono l’uscita dell’album, si possono ascoltare e guardare su youtube, i primi tre estratti di questo lavoro prossimo all’uscita, ovvero, “The Rambler” “In Our Dreams” e “The Way of the Future”, tra l’altro la terza e la prima canzone appena citate sono quelle che aprono e chiudono questa nuova produzione, che in tutto vanta 13 pezzi. Sicuramente questa band americana sudista, per chi già la conosce, è già una garanzia qualitativamente di classe, mentre chi la scopre per la prima volta, si accorgerà quasi sicuramente che una volta dopo aver famigliarizzato con i primi ascolti, diventerà una band di cui non si potrà più fare a meno, e tra le tracce del loro repertorio, consigliamo caldamente, “Lonely train” e “Backwood gold” entrambe del primo disco, poi da “Folklore and Superstion” citiamo “Blind Man” “Soulcreek” e “Peace is free”, mentre da “Between the Devil & the Deep Blue Sea” segnaliamo “White trash millionaire” e “Blame it on the boom boom”, e dulcis in fundo da “Magic Mountain” oltre ai due brani messi in risalto all’inizio dell’articolo, ci sentiamo di suggerire anche “Holding on... to letting Go” e la psichedelica “Blow my mind”. Insomma questo è quanto c’è da sapere su questa band talentuosa, dotata di classe da vendere, non solo per le loro produzioni inedite con testi mai banali, ma anche per alcune cover che dal vivo interpretano con grande stile, l’ultima in ordine temporale, è senza ombra di dubbio “Ace of Spades”, classico dei Motorhead, band inglese che non ha bisogno di presentazioni, ma che sicuramente necessita di un ricordo nei confronti del leader immortale Lemmy Kilmister, che se ne andato improvvisamente a dicembre 2015, pochi giorni dopo aver compiuto 70 anni. E con questo è tutto qui su A TUTTO VOLUME, rubrica sul web, reperibile sul sito di D&F, ringrazio ancora una volta, Paolo Lambri detto “Mr P”, per la disponibile co-collaborazione, e ci vedremo prossimamente, per il quinto episodio di questo nuovo sodalizio tra, A TUTTO VOLUME, ASPIMP, e C.A.G. Spazio officina; con un nuovo argomento musicale da raccontare assieme a un prossimo co-collaboratore .

Scelta per voi:

Gorky Park – Moscow Calling ( VERSIONE LIVE DEL 2013 da brividi!!!!!)

https://www.youtube.com/watch?v=2bgKp7sLbjA

ECOTONE, cd dei BARLABLUES annata 2013

Bentornati con questo terzo episodio di A TUTTO VOLUME, realizzato in collaborazione con Aspettatevi L'IMPOSSIBILE e il C.A.G. di Lomagna; l'argomento che ci prepariamo a trattare, è il cd Ecotone dei BarlaBlues annata 2013, registrato a Missaglia da Simone Pirovano, mixato e masterizzato al Red carpet studio di Lorenzo Caperchi.

Il disco comincia subito col botto grazie alla canzone Pfunk, con un ritmo ricco di groove e i fiati che i due Jacopi presenti nella band ovvero, Agnolazza e Valeriano, suonano divinamente accompagnati dalla chitarra di Alberto Crippa detto Lupo, che a mo di wah-wah tiene il tempo e il ritmo, rendendo il brano gioioso e interessante, il tutto in meno di 3 minuti; il compact prosegue poi con Birra, dove Ale “Gioni” Maggioni al basso, introduce la hit con un ritmo serrato e prorompente, accompagnato da una tecnica slap, che da il la a tutta la canzone, che successivamente prosegue con l'ingresso dei fiati, che danno colore alla melodia, rendendola gustosa, proprio come una birra; invece la terza traccia del cd è FrenchGlance, che a differenza delle prime due, è leggermente tranquilla, ma sicuramente, per essere una canzone strumentale, può fare la sua bella figura, durante un djset ad un happy hour, come piacevole sottofondo tra due chiacchere e un aperitivo; arriviamo così alla quarta traccia che è Nfunk, che si apre con un intreccio leggiadro e coinvolgente di chitarra, basso e tastiere, che contribuiscono a fare di questa hit, un piccolo capolavoro ballabile, specialmente per via dei fiati ritmati, che non fanno rimpiangere le melodie funky anni '70, dove nelle canzoni i fiati la facevano da padrona; la quinta Welcome Back, ha sicuramente un inizio più soft rispetto alle altre canzoni del cd, però prosegue con un groove brioso, che svaria tra l'orecchiabile e il riflessivo, esattamente a metà tra una ninna nanna, e un jazz d'improvvisazione, impreziosito dal pianoforte suonato da Matteo Motto; P&T è la sesta canzone, e qua si ritorna a ballare come matti, grazie a un groove spettacolare fatto di fiati, batteria e cori, tra l'altro presenti solo in questo brano, i quali rendono questo pezzo, uno dei migliori del disco; che prosegue con FunkyMan, altra traccia piena di ritmo e di energia funk, come suggerisce il titolo stesso, che per quasi 2 minuti e 53 secondi, vi farà ballare e scatenare; l'album si conclude con l'eccezionale Burdega, che già dal titolo fa capire subito le sue intenzioni, ovvero, essere un vero e proprio casino musicale, dove tutti gli strumenti suonati dai componenti di questo gruppo, fanno la loro parte in maniera ordinariamente caotica, ottimizzando al massimo il groove, e le potenzialità che questa canzone sa esprimere, insomma, per noi il brano più bello di questo disco, che ha una conclusione a sorpresa con il trombettista, Jacopo Valeriano, che con una citazione sulla Benagol, fa sfumare gli ultimi secondi del cd, che alla fine si interrompe e finisce. Bene, e con quest'ultima canzone, si chiude questo articolo dedicato al disco Ecotone dei BarlaBlues, ringrazio ancora una volta, Luca Zappa, per la disponibile co-collaborazione, e ci vedremo prossimamente, per il quarto episodio di questo nuovo sodalizio tra, A TUTTO VOLUME, ASPIMP, e C.A.G. spazio officina; con un nuovo argomento musicale da raccontare assieme a un prossimo co-collaboratore , ciao a tutti e a presto.

LINK UTILI:

https://soundcloud.com/barlablues

IL SITO WEB DI SOUNDCLOUD DOVE ASCOLTARE I BRANI DEI “BARLABLUES”

https://www.youtube.com/channel/UCeIqKKQuofZThUcV4z4esPA

IL CANALE YOUTUBE DELLA BAND

https://www.jamendo.com/artist/371794/barlablues?language=it

LA PAGINA WEB DI JAMENDO DOVE SI POSSONO TROVARE LE 3 CANZONI DEL PRIMO DEMO DEL 2011

Scelta per voi: Arti e mestieri - Alba mediterranea versione del 2004 tratta dal cd ESTRAZIONI www.youtube.com/watch?v=1Vc0IWU1mBg

BUON COMPLEANNO NESSUN PERICOLO... PER TE

                 con Lorenzo Bonacina e Flavia Cortesi

 

Ciao a tutti, e ben tornati con questo secondo episodio di A TUTTO VOLUME, realizzato in collaborazione con Aspettatevi l'impossibile, e il C.A.G. Di Lomagna. Quest'oggi, l'argomento che ci prepariamo a trattare, è il seguente, ovvero, il ventennale dall'uscita del disco, NESSUN PERICOLO... PER TE, di Vasco Rossi, album del cantautore nato a Zocca nel 1952, che è uscito esattamente il 24 Gennaio 1996, ed è l'undicesimo album di inediti del Blasco.

Il cd parte subito con la quinta marcia ingranata, grazie al brano Un gran bel film, dove in 5 minuti e 29 secondi, Vasco dimostra subito di che pasta è fatto, con un testo che racconta la vita, nella buona e nella cattiva sorte, senza compromessi e guardando in faccia alla realtà; un testo che secondo noi, ancora oggi, è attualissimo e non solo per i fatti che ci raccontano i telegiornali; il compact prosegue con, Benvenuto, che più che essere una canzone, è un inno a una nuova vita che nasce nel mondo, e a cui giustamente, si augura tutto il bene possibile, e in 5 minuti e 35 secondi, il Blasco racconta a modo suo, il miracolo della vita. La terza traccia, che ogni Vasco-dipendente conosce bene, all'interno di questo LP, è Gli angeli, pezzo che racconta l'abbandono della vita terrena, sul viaggio che porta verso l'aldilà, un brano che ancora oggi, è considerato uno dei più grandi capolavori di questa rockstar emiliana, e che nel videoclip corrente, vanta la regia del cineasta parigino di origini polacche, Roman Polanski; la quarta canzone in scaletta è Mi si escludeva, che dura 4 minuti e 50 secondi, che racconta la difficile infanzia di Vasco, segnata dall'emarginazione sociale, nell'attesa che il successo di massa, bussasse alla sua porta e lo consacrasse a tutti gli effetti; Sally, quinta traccia del cd da 04.45, racconta la storia di una donna, che ha avuto la forza di ricominciare a vivere la sua vita, dopo che il passato le ha mangiato l'anima, per via della depressione e delle insoddisfazioni della vita, e questa canzone, non solo è uno dei cavalli di battaglia di questo artista, ma ha anche una cover, rieseguita da Fiorella Mannoia nel 1999, e inserita nell'album, Certe piccole voci.

Il sesto pezzo di questo cd è Praticamente perfetto, che in 3 minuti e 36 secondi, racconta come l'ipocrisia delle persone, apparentemente perfette, che non sanno concedersi alle emozioni della vita, può essere una brutta bestia, che li tiene lontani, da quello che la bellezza della vita, può offrire a loro; la settima traccia è Le cose che non dici, dove il Blasco, descrive un rapporto di coppia e di convivenza, in cui manca l'ingrediente più importante, per vivere al massimo la convivialità di ogni giorno, ovvero il dialogo, e in 4 minuti e 25 secondi, il Vasco ci fa capire che le cose, è meglio dirsele faccia a faccia, che tenersele dentro, per poi star male in seguito.

Nessun pericolo... per te, ottavo pezzo dell'album, mette in mostra le differenze tra, una vita da rockstar eccessi compresi, e una vita ordinaria e salutista, insomma più che una canzone è un dialogo tra Vasco, e un signor qualunque, dove l'artista di Zocca, parla come mangia, anzi, come canta, e si concede anche qualche parolaccia, il tutto nella modica durata di 4 minuti e 44 secondi; Io perderò invece, parla di una storia d'amore che sta per volgere al termine, e che nonostante sia imminente, la fine della relazione, quest'uomo pensa che sia giusto, amare fino all'ultimo giorno la propria ragazza, anche se lei ha già preso la sua decisione di lasciarlo definitivamente, e a 4 minuti e 15 secondi, termina questa canzone per far posto a Marea, traccia che con i suoi 3 minuti e 25 secondi, chiude la scaletta di questo disco, nonostante sia il brano più corto dell'album, come durata, nella trama della sua storia, racconta l'avventura di una notte, di un uomo che incontra una ragazza sconosciuta, e vive la “sua” marea, risvegliandosi all'alba del giorno dopo, senza sapere come si chiama la sconosciuta, che solo poche ore prima era accanto a lui; bene, e con quest'ultima canzone, si chiude questo articolo dedicato al 20° compleanno del disco, Nessun pericolo... per te di Vasco Rossi.

Ringrazio ancora una volta, Flavia e Lorenzo (nella foto), per la disponibile co-collaborazione, e ci vedremo prossimamente, per il terzo episodio di questo nuovo sodalizio tra, A TUTTO VOLUME, ASPIMPe C.A.G. Spazio Officina.

 

P.S. Oggi all'interno della conclusiva “scelta per voi” c'è un brano che segna il ritorno di un gruppo musicale, symphonic power metal italiano, che si ripropone sulle scene a tre anni di distanza dal disco precedente, e questo è il primo singolo estratto dal nuovo cd, che tra l'altro da il titolo all'album ovvero:

Scelta per voi: Rhapsody of fire - Into the Legend  - www.youtube.com/watch?v=__6VtmQxsg0


LINK TUTTO SU SANREMO 2016

                       GLI SPEZZATI IN CONCERTO con Lamberto “Lampezzali” Tiddia

 

Ciao a tutti, cari lettori di A TUTTO VOLUME, oggi comincia la prima collaborazione con Aspettatevi L'IMPOSSIBILE e il C.A.G. spazio officina di Lomagna; per questo articolo, in cui ad ogni occasione, tratteremo un tema musicale a varia scelta, e quest'oggi parleremo con Lamberto Tiddia in arte Lampezzali, cantante e leader della cover band, degli 883 e di Max Pezzali, GLI SPEZZATI; visto che il prossimo 6 febbraio questo gruppo avrà un concerto in quel di Costa Masnaga al locale BARYCENTRO; prima data dell'anno nuovo, nonché quarta del progetto nato nel 2014.

 

Innanzitutto Lamberto, come ti stai preparando ad affrontare questo show?

Ma, abbiam fatto ieri sera le prove, abbiamo ripassato tutti i pezzi che avevamo già in scaletta, e abbiamo inserito anche dei brani nuovi, sempre e comunque legati al repertorio degli 883 e di Max Pezzali, perchè noi in questo momento, portiamo in giro solo queste cover; complessivamente le prove sono andate a buon fine, e direi che per il concerto di  sabato sera, siamo pronti per far divertire il pubblico che sarà presente a questa serata.

 

Bene, direi che per questo concerto ormai imminente, le premesse per fare bene ci sono tutte, o sbaglio?

Sì, non sbagli caro Bomber, e noi cercheremo ad ogni data, di migliorare sempre di più.

 

Ok, ma per chi volesse saperne di più su chi sono GLI SPEZZATI, e da chi sono composti, c'è per caso su internet qualche sito a voi legato?

Si, abbiamo il nostro sito chiamato GLI SPEZZATI su Facebook; dove troverete le nostre date sulla pagina degli eventi, mentre sulla pagina delle foto, troverete le immagini inerenti al gruppo, e alcuni nostri video amatoriali.

Bene, direi che possiamo dare l'appuntamento, a chi segue questa pagina web, per sabato 6 febbraio 2016 alle 21.30, presso il Barycentro di Costa Masnaga, in Via Mazzoni 8, con il concerto de gli spezzati.

 

E comunque Lamberto, toglimi una curiosità; questa è l'unica data che avete, o ce ne sono altre in programma?

Si, ne abbiamo un altra, quest'estate, e non è l'unica questa qui, infatti, esattamente Domenica 17 luglio 2016, ci esibiremo a Lomagna, presso il parco verde, alla festa della protezione civile, che quest'anno festeggia il ventennale della sua fondazione; insomma GLI SPEZZATI con Lampezzali vi aspettano numerosi.

 

Ottimo; innanzitutto Lamby, ti ringrazio per la tua disponibilità, di essere qui presente a questa intervista, dove ci hai raccontato il mondo della tua band a 360°, io ti faccio un grande in bocca al lupo, per queste due date, e mi auguro che ne potrai avere altrettante prossimamente; insomma, se vuoi salutare tutti quelli che seguono questa web page, dì la tua?

Di nulla Bomber, è stato un piacere immenso per me essere qui, e mando un grosso saluto a tutti quanti voi, che seguite la pagina web di D&F legata alla musica, e speriamo di vederci presto, anche a qualche concerto della mia band, ciao da Lampezzali.

Prossimamente ci sarà il secondo episodio di questo nuovo sodalizio tra A TUTTO VOLUME, ASPIMP, e C.A.G. spazio officina; quindi state in campana, perchè il meglio deve ancora avvenire, see you soon.

 

Scelta per voi: Another Story – Scritta per voi (Live @ MEI 2008)

https://www.youtube.com/watch?v=h0xLuQDYRYs

 

https://www.facebook.com/barycentro.costamasnaga

PAGINA FB DEL “BARYCENTRO”

BUON 2016 A TUTTI

Ciao a tutti amici di A TUTTO VOLUME,  e buon anno da parte mia, Stefano Rocca, alias Bomber. Come potete vedere sono tornato a scrivere su questa pagina web dopo alcune settimane di assenza legate alle festività natalizie, e durante questo lasso di tempo nel mondo della musica ne sono successe; di cotte, di crude e di tiepide come diceva uno sconosciuto Caparezza nel 1997, quando aveva come nome d'arte quello di Mikimix e cantava il brano E la notte se ne va, tra l'altro in concorso a Sanremo sezione giovani del medesimo anno;  comunque citazioni a parte, oltre a Lemmy dei Motorhead di cui ho già parlato in questa rubrica, ci hanno lasciato anche John Bradbury batterista della band ska inglese The Specials, Primo Brown cantante dei rapper romani Cor Veleno, Natalie Cole figlia dello storico Nat King Cole e tra gli ultimi in ordine di tempo, il duca bianco David Bowie e Renè Angèlil membro storico dei The baronettes band pop rock canadese degli anni '60 nonché marito per tanti anni di Cèline Dion, l'ugola d'oro del Quebèc; insomma, da queste feste natalizie appena concluse,  la musica leggera e non solo, ne è uscita a pezzi e con  le ossa rotte, ma la speranza che dal 2016 possano arrivare delle soddisfazioni in campo musicale sia tra gli artisti conosciuti che tra quelli emergenti è da tenere viva più che mai, non solo per l'immenso mondo della musica a tutti i livelli,  ma anche per questa rubrica web, che nelle prossime settimane tra notizie musicali curiose e collaborazioni a sorpresa, sarà pronta a mostrare il meglio di sé. E nell'augurio che possiate apprezzare i risultati vi lascio con un brano che ho scelto per iniziare con grinta questo 2016 che è appena iniziato , buon anno e buona musica a tutti, ciao e a presto.

Scelta per voi: Ekeko – De vez en cuando

https://www.youtube.com/watch?v=hhZKGzG4cYE 

P.S. Traccia 1 del cd SANTO SONIDO annata 2011, album di studio di questa band argentina.


ADDIO IAN!

Ciao a tutti amici di A TUTTO VOLUME, oggi 29 dicembre 2015 il rock'n'roll, l'Hard & Heavy e il mondo della musica vera, perdono un grande uomo e un artista che ha fatto della sua sregolatezza il genio assoluto che ha dato il suo contributo a far si che tante persone nel mondo si avvicinassero alla sua musica e si appassionassero ad essa , un po come quando si ha in mano un simbolo una mascotte o un portafortuna che teniamo con noi per il resto della vita; Ian Fraiser Kilmister o più semplicemente Lemmy è stato tutto questo, un uomo che ha vissuto fino alla fine il suo sogno ovvero quello di fare musica ma soprattutto di credere nel rock'n'roll , che dirvi nonostante gli eccessi, i ricoveri, le droghe ecc..., lui è sempre andato avanti e ha perseverato fino all'ultimo in quello che è stato la sua vita, dandoci un esempio straordinario di come si vive e si ama il proprio sogno dall'inizio alla fine; gli inizi come roadie  per Jimi Hendrix; le prime band formate negli anni sessanta ovvero Opal Butterfly, Sam Gopal, The Rockin' Vickers, gli anni settanta con gli Hawkwind; questi tra l'altro suonarono nel 1972 a Roma al Festival Pop di Villa Pamphili condividendo il palco con The Trip, Banco del mutuo soccorso, Osanna, Richard Benson e i Semiramis che proprio in quell'anno avevano nella loro formazione Michele Zarrillo, ai tempi giovanissimo chitarrista.

Dal 1975 a oggi 40 anni spettacolari con i Motorhead la cui carriera non ha bisogno di presentazioni; oggi il rock e la musica perdono il loro guerriero che ha lottato fino all'ultimo per i sogni di tutti noi, appassionati di musica vera che siamo cresciuti e diventati grandi con la sua musica e le sue canzoni; dagli artisti amici e dal  mondo del web sono arrivati a passo spedito i commenti per l'ultimo saluto a un mito con la m maiuscola, tra gli artisti e i gruppi internazionali sono arrivate le condoglianze da parte di Ozzy Osbourne, Metallica, Gene Simmons e Paul Stanley dei Kiss, Duff Mckagan (Guns'N'Roses), Flea (RHCP), Krist Novoselic (Nirvana), Billy Idol, Amy Lee (Evanescence), Phil Anselmo (Pantera), Zakk Wylde, Lita Ford ex delle Runaways, Anthrax, Rush, Dave Navarro , Biohazard, Tom Morello (RATM) e molti altri; tra gli artisti e i gruppi della scena italiana invece lo hanno ricordato, Pino Scotto, J Ax, Davide Van de Sfroos, Andrea Rock (cantante della band Andead e speaker di Virgin Radio), Alteria (ex NoSpeech e volto di Rock TV), i Destrage (Federico Paulovich batterista del gruppo è originario di Lomagna), gli Extrema (band metal italiana attiva dagli anni'80), Teo Roncalli (Teo e LVG), Jake la Furia (Club Dogo), Saturnino Celani (bassista di Jovanotti),  i Raw Power (band Punk HC di Poviglio [RE] che ha avuto la fortuna di incontrare Lemmy proprio a Los Angeles nel 1986), Mario Riso (batterista e fondatore del progetto REZOPHONIC) ecc...

Comunque oltre al saluto di questi amici e fan di Lemmy non è tardata neanche la notizia rilasciata ufficialmente dal batterista dei Motorhead Mikkey Dee che è la seguente: senza di lui il gruppo non esiste“la band si è sciolta” , insomma oggi ci saluta un mito vivente della musica che ha segnato un epoca in tutto il mondo.  Grazie Lemmy per le emozioni  che ci hai dato e grazie anche a te, Mikkey Dee che con l'annuncio di questo scioglimento del gruppo hai fatto un gesto di grande dignità, dimostrando di essere non solo un musicista con le palle, ma prima di ogni altra cosa una persona vera.

...Quello che hai detto non so in quanti l'avrebbero fatto, ma tu l'hai fatto e per questo ti ringrazio nuovamente,  e ti aspetteremo a braccia aperte con il tuo amico Phil Campbell non per formare i Motorhead parte 2 ma per un nuovo progetto musicale che possa tenere alto il nome del Rock'N'Roll che Lemmy ha onorato fino all'ultimo, ma ora è il tempo del riposo e della riflessione, e per chiudere l'articolo e salutare Lemmy la cui musica con i Motorhead e non solo sarà immortale, vorrei lasciarvi con una canzone non dei Motorhead degli Hawkwind o di altri suoi progetti, ma con un pezzo che vi lascerà a bocca aperta, arrivederci all'anno prossimo.

Buon 2016!

Scelta per voi: Gabriella Occhino & Oneiroi Quartet - Canzone di Natale (o quasi) www.youtube.com/watch?v=qfjUSoU4MfU

 

Il blog musicale di Stefano del Cag di Lomagna

 

Giorgia, martedì 24 gennaio 2012, incanta il forum di Assago con successi e le nuove hit di Dietro le apparenze

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