IN VISITA ALLA SCUOLA
DI SAN GIACOMO DELLE SEGNATE

Una rappresentanza dei quattro Comuni e del Consorzio scolastico si è recata
nel paesino gemellato del Mantovano colpito dal terremoto

Dieci scatoloni di materiale scolastico e una busta con l'offerta raccolta tra gli scolari delle scuole primarie e medie dei Comuni di Cernusco, Osnago, Lomagna e Montevecchia. E' quanto consegnato giovedì scorso, 6 dicembre, alla scuola del paese di San Giacomo, colpito dalle scosse del terremoto lo scorso maggio. Sono ormai passati sei mesi, ma il segno c'è ancora. Quello più tangibile è che scuola elementare e media sono state raggruppate nello stesso tetto a seguito dell'inagibilità della scuola primaria. La scuola materna è un container al di fuori del campo di calcio.

All'incontro erano presenti le maestre e i bambini, la dirigente scolastico Nadia Cavallini e l'assessore Giuliano Bassi. A rappresentare il nostro territorio l'assessore all'Istruzione di Osnago Daniele Lorenzet, il vicesindaco e  assessore all'Istruzione Emma Mantovani, la maestra della scuola elementare di Lomagna Edelweiss Colombo, Gilberto Colombo del Gevo, Elena Galbiati una mamma di Osnago.

«Mettiamoci insieme per quello che potremo fare per risolvere i problemi causati dal terremoto. Non siete soli» sono le parole dell'assessore Lorenzet ai bambini di San Giacomo. «Un saluto dal paese di Lomagna -  ha dichiarato Emma Mantovani -  Questo è uno scambio a doppia entrata, un dare e ricevere reciproci in uno scambio significativo».

Sono  stati consegnati all'assessore i gagliardetti dei Comuni di Osnago e Lomagna e una busta enorme contenente le lettere raccolte dai bambini di IV elementare di Lomagna.

«Non ci conoscevamo e non sapevamo nulla dei vostri paesi prima di questo gemellaggio - ha spiegato la preside - Una forte preoccupazione vissuta è diventata ora una lezione di generosità. da non dimenticare. da situazioni critiche è nata una grande collaborazione, un'occasione per allargare le nostre relazioni». Al suo discorso ha fatto eco un forte grazie dei bambini alla rappresentativa presente.

«Al di là dell’aspetto caritativo-concreto dell’iniziativa e del  materiale didattico consegnato… ritengo sia bello farsi portavoce dei bambini per i bambini; loro sono genuini e immediati coi loro pensieri semplici e seri al tempo stesso e ti insegnano sempre a sorridere in ogni occasione, a vedere la vita con “occhi  del cuore” - è la riflessione della maestra Edelweiss - Amo il mio lavoro perché amo loro e far felice i piccoli… anche con poco, anche con una minima visita ti ripaga di ogni fatica, di ogni lamento, ti carica d’energia d’amore sempre!

Per quanto concerne i miei alunni di quarta questo scambio è un motivo di riflessione, di ragionare sul valore della vita e dei beni materiali, della solidarietà e di stringere amicizia con bimbi lontani, ma così vicini a noi Io piango e mi meraviglio ancora, dopo 20 anni, per ciò che i bimbi mi insegnano ogni singolo giorno!»

«Proprio qualche giorno fa una mia alunna mi ha detto: Edy, io sono più fortunata di tutti!" E io , distratta: "Perchè?" E lei: "Perché il mio compleanno è settimana prossima, così ricevo tante mance e il mio salvadanaio di Telethon sarà più pieno!"».

 

Il video in palestra

Al termine dell'incontro è stato fatto un giro in ogni classe della scuola e consegnato il materiale scolastico raccolto in ogni plesso scolastico. Dopo il pranzo insieme con il sindaco di San Giacomo Paolo Bocchi e il vicesindaco Marzia Bertolasi  è stato fatto un giro per il territorio per prendere visione un'altra volta dello stato delle case e gli edifici. Il progetto di gemellaggio continua con la costruzione di cinque appartamenti per le famiglie ancora senza casa che coinvolgerà i cinque Comuni per una raccolta di fondi per  la somma complessiva di 50 mila euro.

Il primo cittadino è in attesa dei permessi (previsti per novembre vista l'urgenza) della Regione per poter dare al via al progetto di costruzione della scuola materna e elementare accanto all'attuale edificio; per ora, data anche la difficile condizione in Regione, è tutto fermo.

Foto servizio DVanoli

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San Giacomo delle Segnate

IN VISITA ALLA SCUOLA
DI SAN GIACOMO DELLE SEGNATE

Una rappresentanza dei quattro Comuni e del Consorzio scolastico si è recata
nel paesino gemellato del Mantovano colpito dal terremoto

Dieci scatoloni di materiale scolastico e una busta con l'offerta raccolta tra gli scolari delle scuole primarie e medie dei Comuni di Cernusco, Osnago, Lomagna e Montevecchia. E' quanto consegnato giovedì scorso, 6 dicembre, alla scuola del paese di San Giacomo, colpito dalle scosse del terremoto lo scorso maggio. Sono ormai passati sei mesi, ma il segno c'è ancora. Quello più tangibile è che scuola elementare e media sono state raggruppate nello stesso tetto a seguito dell'inagibilità della scuola primaria. La scuola materna è un container al di fuori del campo di calcio.

All'incontro erano presenti le maestre e i bambini, la dirigente scolastico Nadia Cavallini e l'assessore Giuliano Bassi. A rappresentare il nostro territorio l'assessore all'Istruzione di Osnago Daniele Lorenzet, il vicesindaco e  assessore all'Istruzione Emma Mantovani, la maestra della scuola elementare di Lomagna Edelweiss Colombo, Gilberto Colombo del Gevo, Elena Galbiati una mamma di Osnago.

«Mettiamoci insieme per quello che potremo fare per risolvere i problemi causati dal terremoto. Non siete soli» sono le parole dell'assessore Lorenzet ai bambini di San Giacomo. «Un saluto dal paese di Lomagna -  ha dichiarato Emma Mantovani -  Questo è uno scambio a doppia entrata, un dare e ricevere reciproci in uno scambio significativo».

Sono  stati consegnati all'assessore i gagliardetti dei Comuni di Osnago e Lomagna e una busta enorme contenente le lettere raccolte dai bambini di IV elementare di Lomagna.

«Non ci conoscevamo e non sapevamo nulla dei vostri paesi prima di questo gemellaggio - ha spiegato la preside - Una forte preoccupazione vissuta è diventata ora una lezione di generosità. da non dimenticare. da situazioni critiche è nata una grande collaborazione, un'occasione per allargare le nostre relazioni». Al suo discorso ha fatto eco un forte grazie dei bambini alla rappresentativa presente.

«Al di là dell’aspetto caritativo-concreto dell’iniziativa e del  materiale didattico consegnato… ritengo sia bello farsi portavoce dei bambini per i bambini; loro sono genuini e immediati coi loro pensieri semplici e seri al tempo stesso e ti insegnano sempre a sorridere in ogni occasione, a vedere la vita con “occhi  del cuore” - è la riflessione della maestra Edelweiss - Amo il mio lavoro perché amo loro e far felice i piccoli… anche con poco, anche con una minima visita ti ripaga di ogni fatica, di ogni lamento, ti carica d’energia d’amore sempre!

Per quanto concerne i miei alunni di quarta questo scambio è un motivo di riflessione, di ragionare sul valore della vita e dei beni materiali, della solidarietà e di stringere amicizia con bimbi lontani, ma così vicini a noi Io piango e mi meraviglio ancora, dopo 20 anni, per ciò che i bimbi mi insegnano ogni singolo giorno!»

«Proprio qualche giorno fa una mia alunna mi ha detto: Edy, io sono più fortunata di tutti!" E io , distratta: "Perchè?" E lei: "Perché il mio compleanno è settimana prossima, così ricevo tante mance e il mio salvadanaio di Telethon sarà più pieno!"».

 

Il video in palestra

Al termine dell'incontro è stato fatto un giro in ogni classe della scuola e consegnato il materiale scolastico raccolto in ogni plesso scolastico. Dopo il pranzo insieme con il sindaco di San Giacomo Paolo Bocchi e il vicesindaco Marzia Bertolasi  è stato fatto un giro per il territorio per prendere visione un'altra volta dello stato delle case e gli edifici. Il progetto di gemellaggio continua con la costruzione di cinque appartamenti per le famiglie ancora senza casa che coinvolgerà i cinque Comuni per una raccolta di fondi per  la somma complessiva di 50 mila euro.

Il primo cittadino è in attesa dei permessi (previsti per novembre vista l'urgenza) della Regione per poter dare al via al progetto di costruzione della scuola materna e elementare accanto all'attuale edificio; per ora, data anche la difficile condizione in Regione, è tutto fermo.

Foto servizio DVanoli

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