IL FUTURO DI VIA DEGLI ALPINI

IN PRIMAVERA VIA IL 50% DEI TIGLI, IPOTESI SENSO UNICO

Intervento di rifacimento marciapiede su via degli Alpini e ipotesi di riqualificazione futura del quartiere residenziale

Lo stato ad oggi della via

 

La via degli Alpini, lunga 500 metri che dal cimitero porta in via Monza, verrà sottoposta a lavori di rifacimento. Nello specifico il lato sinistro del marciapiede, provenendo dal camposanto, che da diversi mesi versa in pessime condizioni a causa della radici dei tigli che hanno sollevato l'asfalto. A presentare il progetto il tecnico comunale, il geometra Danilo Villa, e l'architetto Alessandro Mauri, relatore del progetto per conto dell'azienda Tecnoprobe.

«Grazie agli oneri di Urbanizzazione dell'azienda cernuschese Tecnoprobe abbiamo scelto insieme alla Consulta Urbanistica di intervenire in questa zona del paese, data l'urgenza»  ha spiegato  il primo cittadino Giovanna De Capitani.

«Le radici dei tigli, presenti lungo la via e distanti tra loro 7 metri,  hanno creato gravi danni all'asfalto e ai massetti in calcestruzzo - ha spiegato il geometra Villa - Essendo il passo tra loro ridotto, si è pensato di potare le piante e di andare a intervenire in modo netto sui tronchi, rimuovendone uno su due, in modo da lasciare un passo di 14 metri, che è la misura della distanza dei tigli via Resegone».

Tolta la pavimentazione si valuteranno le condizioni delle radici e si valuterà con maggior precisione l'intervento. Il progetto previsto prevede oltre al taglio dei tigli, la riqualificazione del marciapiede con autobloccanti rossi poggiati su sabbia e,  accanto, una fascia verde di larghezza un metro. Verranno anche realizzate delle aiuole e collocate in alcuni punti delle panchine, cestini ed eventualmente dei dissuasori di velocità per le biciclette. La carreggiata, il cui asse attualmente è di 7 metri, verrà ridotta di 20 cm.

«La pratica ambientale è già stata presentata e l'iter burocratico verrà completato per questo mese  - ha aggiunto l'architetto Mauri -  Per aprile  i lavori potranno già iniziare e prima dell'estate i lavori saranno finiti senza articolari disagi per chi percorrerà la via in quel periodo».

La realizzazione dell'opera sarà a carico della Tecnoprobe, che si è fatta carico anche di valori aggiunti rispetto al rapporto tra le spese e oneri di urbanizzazione pari a 210 mila euro che l'azienda deve versare nella casse del Comune per via dell'ampliamento in corso in via Cavalieri di Vittorio Veneto.

Per quanto concerne il lato opposto della via è previsto il medesimo lavoro in un secondo momento, in base alla disponibilità economica delle casse comunali, con una valorizzazione dei punti luce.

 

Per quanto concerne il futuro del reparto il sindaco ha ipotizzato la realizzazione di un senso unico della via dal semaforo fino all'incrocio con via XXV Aprile, all'altezza del Panificio Tamandi. L'obiettivo è  quello di dare anche maggiore sicurezza al quartiere impedendo la fuga di eventuali ladri lungo la statale. Si tratta di un'idea su cui i residenti, circa un terzo del paese, sono invitati a pensare. Per quanto concerne la sicurezza il borgomastro ha anche ricordato ai cittadini presenti che saranno collocate delle telecamere lungo la Statale, collegate alla caserma dei Carabinieri, e dall'Amministrazione, all'incrocio in zona cimitero al fine di monitorare la macchine e disincentivare furti e scippi.

Inoltre quest'anno, ha aggiunto il tecnico comunale, verrà valorizzato il bosco urbano al cui interno sono state innestate 600 piante, al fine, tra una decina di anni, di avere una zona di prestigio, ben sviluppata, con essenze pregiate.

FOTO E SERVIZIO D'ARCHIVIO DELL'ESTATE SCORSA

D&FTalk - Cosa ne pensano alcuni cittadini...

Angelo: «Sono d'accordo con la riduzione dei tigli della via degli alpini....sono veramente stati piantati senza tener conto della crescita rigogliosa. Non ho parole per quella specie di "boschetto" all'incrocio semaforico nei pressi del cimitero. Ribadisco inoltre che andrebbe rivista l'illuminazione della via in questione. Infatti le chiome dei tigli in estate coprono i lampioni e la via rimane praticamente al buio».

Rosa:« Io li adoro questi tigli. Il video del mio matrimonio e' bellissimo con l'effetto di questi alberi. Ma sono troppo pericolosi ormai. Le radici hanno completamente rovinato il marciapiede, parecchi bambini e non solo hanno rischiato di farsi male.  Se non può esserci nessun'altra soluzione allora va bene il 50%».

Ilaria: «Nessun dubbio sull'estrema urgenza dell'intervento sui marciapiedi... Siamo fuori tempo massimo: non so più da quanti mesi ci sono le transenne che sono assolutamente inutili allo scopo di evitare gli inciampi dal momento che sono state diligentemente accostate ai tigli.
Tuttavia vorrei fare alcune osservazioni senza polemica.
Ci si accorge solo ora del fatto che i tigli abbiano un apparato radicale e una chioma "robuste"? Quando, a partire da più di trent'anni fa fino a dieci anni or sono (forse anche meno), sono stati piantati a più riprese tutti i tigli che caratterizzano il villaggio san Marco in ufficio tecnico non lo sapevano? Non serviva grande lungimiranza, bastava guardare i ben più anziani e già rigogliosi tigli di via Resegone per accorgersene e stabilire che venissero piantati a maggiore distanza...
Adesso bisogna tagliare piante in salute; lungi da me fare l'ambientalista, ricordo tuttavia il cancan smosso per le piante di via Monza qualche anno fa... Chissà se ci sarà la stessa mobilitazione per i tigli di via degli Alpini, peraltro sani.
Si parla di intervento solo sul lato destro della strada; se per lato destro si intende quello verso est (lato Esselunga per intenderci), questa affermazione fa presupporre che l'intervento di sistemazione dei marciapiedi non risolverà un altro problema strettamente correlato: il fatto che l'illuminazione di via degli Alpini (posizionata sul lato opposto della strada) è totalmente inefficace poiché posta al di sopra delle chiome dei tigli con evidenti problemi di visione e visibilità per chi percorre la via nelle ore di buio.
Inoltre, se adesso emerge la necessità di distanziare le piante del lato destro di via degli Alpini per cui si pensa di tagliarne la metà (saranno una trentina di piante), mi sorge spontanea la domanda: che ne sarà degli altri tigli che caratterizzano il villaggio san Marco? Temo che la stessa sorte toccherà pian piano a tutte le piante.
E di quelle del cosiddetto bosco urbano all’inizio di via degli Alpini (un'area verde senza arte né parte, apprezzata solo dai cani per le loro deiezioni quotidiane) che sono davvero vicinissime tra loro?
Chissà se ci sono risposte....o se, quantomeno, qualcuno si è fatto le stesse domande.
Quel che mi viene da pensare è che, se gli interventi non sono pianificati in una visione di insieme con uno sguardo più ampio e sul medio periodo, si continuerà a "fa e desfà....che l'è semper laurà" (e spent i dané, mi vien da dire!)».

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