VANDALISMI, PAROLA AI CERNUSCHESI

Brutta sorpresa per i cittadini di Cernusco che sabato 27 ottobre in centro paese hanno trovato una grande scritta d'amore, apparentemente tutta al femminile, sul muro della prestigiosa Villa Borgazzi. Parecchio, quindi, il malumore soprattutto dopo quanto scritto dal primo cittadino cernuschese proprio questa settimana. Non è la prima volta che simili graffiti compaiono sui muri del centro, sia nello stesso luogo sia lungo l'edificio ad angolo tra via Lecco e via Roma. Questa volta l'innamorato/a writer ha superato se stesso/a con ben due scritte: ben visibili, tale la loro grandezza, anche se l'italiano non è dei migliori e anche l'impatto grafico: sicuramente un/a principiante.

 i commenti DEI LETTORI E DELLA REDAZIONE

Sabato pomeriggio arrivando dalla stazione mi sono imbattuta direttamente su quelle scritte sulla facciata di casa Borgazzi. Non riesco a capire cosa volesse fare questo individuo che presumo essere un giovane. Voleva gridare a tutti il suo amore per la ragazza o voleva sfidare l'opinione pubblica dopo la lettera aperta del sindaco di Cernusco? Forse si tratta di un ragazzotto alla prima esperienza amorosa che, proprio per questo è andato fuori di testa. Succede con soggetti immaturi e poco strutturati. Ma nell'uno o nell'altro caso, per il suo bene e quello della collettività, mi auguro che venga identificato e paghi di tasca propria la pulitura o tinteggiatura della facciata. Credo che solo in questo modo possa capire la stupidità del suo gesto, per non ripeterlo.

Silvana Ferrario

 

«Alla destinataria immagino sia tanto piaciuto, però l'innamorato poteva usare uno striscione per far sapere all'amata tutto il suo sentimento! Ci vuole sempre rispetto nelle cose» scrive Annalisa, «Esistono gli striscioni per queste cose! Se vedevo chi lo scriveva in diretta si prendeva un bel pugno sul naso» commenta Loris, «Ciapai a pesciat in del cu» è il duro commento di Pino, condiviso da Angelo e Ilaria, «Frasi niente male... chi non vorrebbe riceverle? Però non sui muri» pensa Martina; «Prova provata che Cernusco vive e non è un paese completamente morto» scrive Anna, «Sarà una seguace del "Pitta day" organizzato periodicamente dal sindaco» commenta Linda.

«Siamo la patria degli artisti dei muri... Sempre più alla deriva» scrive Giovanni; Cristina propone: «Cerchiamo di scoprire chi è, poi le scriviamo noi delle belle frasi sul suo muro, di Fb però», «Una sola parola: pirla. vorrei provare a farglielo pulire 'con la lingua'!» è il pensiero di Silvia, «Al rogo» arrabbiato scrive Davide. Ugo commenta: «Se riuscissero a risalire al "poeta", gli farei pagare il rifacimento della facciata. Ci sono altri modi meno invasivi, ma ugualmente di effetto, per esternare i propri sentimenti!».

Marco: «Basterebbe una multa bella salata e il rifacimento della facciata... Magari anche un paio di calci nel sedere però...», «Calci da fargli fare il giro del paese» aggiunge Emiliana. Giulio: «Chi è il poeta un bambino? Propongo quattro bastonate sui denti in pubblica piazza. Ogni tanto mi chiedo cosa potrei fare se mi capitasse di beccarne uno... Che sia quello che defeca in ogni angolo del paese e lascia i fazzoletti di stoffa, quello che incendia i cipressi, quello che parcheggia male, quello che fa defecare il cane ovunque, qui a calci nel sedere c'è da consumarsi la scarpe, certo che l'imbrattatore o imbrattatrice lo/la vorrei proprio vedere in faccia». «Lo stile è "bimbominkia" art, un professionista della comunicazione tamarro style... Chiunque sia stato, se dovesse essere identificato, penso passerebbe un brutto quarto d'ora e se lo meriterebbe tutto» scrive Paolo.

 

La lettera di lunedì 22 del sindaco di Cernusco

- CITTADINI AIUTATECI A CONTROLLARE IL NOSTRO TERRITORIO Senso di rispetto e tutela del patrimonio di tutti sono insegnamenti che abbiamo il dovere di trasmettere e far rispettare ai nostri ragazzi.

«Come molti cittadini avranno avuto modo di apprezzare, sono stati recentemente ripiantumati i cipressi davanti all’ingresso del cimitero in via Sant’Ambrogio. La lunga e dolorosa vicenda di atti incendiari si è conclusa con l’individuazione del responsabile e con un accordo di collaborazione che ha visto la famiglia farsi generosamente parte attiva, congiuntamente all’Amministrazione comunale, nell’impegno economico finalizzato al ripristino delle aree bruciate.

Fin qui tutto bene, soprattutto in vista delle celebrazioni per i defunti di inizio novembre che vedranno tanti cittadini recarsi a visitare i propri cari al camposanto. La cosa disdicevole è stata invece una segnalazione ricevuta da alcuni cernuschesi che sabato pomeriggio scorso sono intervenuti per spegnere un principio di incendio acceso nel cestino dei rifiuti posto davanti al cimitero. Hanno potuto verificare che lo stesso era stato attivato da alcuni ragazzini del paese, sorpresi e debitamente sgridati.

A questo punto credo sia mio dovere intervenire e sollecitare le famiglie, la scuola, l’oratorio e le associazioni verso un’ulteriore richiesta di impegno nell’eduzione dei ragazzi alla tutela del bene comune. I nostri figli devono prendere consapevolezza che il patrimonio del territorio è di tutti, non è solo del Comune o della parrocchia. Questi atti non sono giustificabili. E la responsabilità deve ricadere su noi adulti che forse, ancora una volta, tolleriamo segnali di inciviltà senza più scandalizzarci.

Personalmente invece mi scandalizzo che vengano imbrattati i muri con scritte oscene, che vengano utilizzati i sottopassi come servizi igienici, che i parchi giochi vengano utilizzati per i bisogni dei propri cani, che si scarichino sacchetti di immondizia mista agli angoli delle strade o davanti ad abitazioni altrui, che ci si diverta nel prendere a sassate i vetri della biblioteca o per ultimo si incendino i cestini dei rifiuti  senza pensare al rischio di diffusione del fuoco e al danno che si sarebbe potuto provocare. Certamente sarà importante realizzare il progetto di videosorveglianza che stiamo attivando con i Comuni limitrofi ma immaginavo dovesse essere principalmente veicolato ad identificare malfattori o piccola criminalità. Non posso pensare invece che debba servire a tutelare il nostro patrimonio da alcuni giovani cittadini che vogliono danneggiarlo.

Ciascuno di noi deve sentirsi coinvolto e responsabile della conservazione e della cura del nostro territorio. Alcuni cittadini si sono messi a disposizione come volontari del decoro urbano o all’interno di associazioni che contribuiscono a preservare e abbellire il paese. A loro il ringraziamento di tutti oltre all’impegno nel rispettare il lavoro profuso. L’Amministrazione comunale intende attivarsi con progetto finalizzati alla tutela dell’ambiente sia nell’ambito scolastico che nell’associazionismo. A questo dobbiamo aggiungere l’attenzione, la sorveglianza, l’insegnamento e l’eduzione verso il bene comune. Chiedo a tutti una maggiore collaborazione in tal senso». Giovanna De Capitani (nella foto sopra a sinistra)

 

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