ESTATE 2014

BAMBINI E RAGAZZI DI CERNUSCO E OSNAGO IN CAMPEGGIO

Come tutti gli anni, ormai da tempo, anche questo anno la maggior parte dei nostri ragazzi sono partiti per una speciale avventura che di volta in volta li arricchisce sempre più: il campeggio. Una vera esperienza di vita in cui sperimentano la lontananza dalla famiglia e la consapevolezza delle prime responsabilità. Ovviamente non vengono abbandonati a loro stessi, ma sempre accompagnati da figure importanti, quali gli educatori e le educatrici che non li perdono mai di vista e li aiutano nei momenti di bisogno. Il campeggio rimane sempre nei ricordi come un momento di vero divertimento e condivisione ma a questi due aspetti se ne aggiunge uno altrettanto importante: quello spirituale. In effetti, in base alle età dei campeggiatori, si ricerca quella profondità spirituale e riflessiva che al giorno d’oggi viene sempre meno. Anche questo è il ruolo educativo di questa esperienza: rendere coscienti di chi siamo, di cosa ci accade intorno e di essere capaci di affrontare le difficoltà della vita al meglio.

Quest’anno i campeggi che hanno coinvolto in prima persona i bambini e i ragazzi di Cernusco  sono stati tre: il primo, guidato dal parroco cernuschese don Alfredo e da un folto numero di educatori, ha portato per otto giorni i bambini dalla prima alla quinta elementare a Claviere (TO); il secondo, in concomitanza con quello delle elementari, don Tommaso, coadiutore dell’oratorio di Osnago, e un numero più esiguo di educatori hanno accompagnato i ragazzi e ragazze sia di Cernusco che di Osnago di età compresa tra la prima e la terza media a Sauze d’Oulx (TO).

 

Infine l’ultimo campeggio, sempre sotto la guida di don Tommaso, riguarda il gruppo adolescenti delle due parrocchie che ha preso alloggio nello stesso hotel in cui la settimana prima avevano soggiornato i bambini delle elementari.

«Quest’anno il tempo ci è stato avverso – racconta Chiara, educatrice del campeggio delle elementari - tuttavia tra la pioggia e il vento ci siamo divertiti con tanti giochi organizzati in albergo e, nei giorni più belli, abbiamo impegnato il tempo facendo foto artistiche e strane caccie al tesoro per il paese; non sono nemmeno mancate le consuete partite di calcio, palla due fuochi e le corse sul prato vicino all’albergo”. Ovviamente quale campeggio sarebbe senza passeggiate? Il tempo non ci ha fermato – continua con entusiasmo- ben attrezzati con giacche a vento e k-way i bimbi hanno superato il confine con la Francia e sono riusciti a vedere il lago dai sette colori. Entusiasmante è stata la camminata sotto il ponte tibetano (il più lungo del mondo!) passando per ponticelli e scalette, seguendo il corso del fiume, siamo giunti a una cascata!».

Cogliendo la splendida giornata di sole di venerdì, il gruppo è salito sul monte Chaberton  dove ha avuto la possibilità di giocare su bellissimi prati verdi e colorati da fiori di stagione.

Anche le Messe e la giornata di ritiro hanno saputo accrescere i nostri bambini dal punto di vista spirituale oltre che da quello umano, coltivato nello stare in comunità per otto giorni. Una bellissima esperienza, dunque, per rafforzare lo spirito di gruppo e di conoscenza con Dio, interamente documentata giorno  per giorno attraverso fotografie sul portale web www.oratoriosanluigi.org.

 

 

Nel medesimo periodo, dal 5 al 13 luglio, a poco meno di venti chilometri di distanza, i ragazzi e le ragazze delle medie di Cernusco e Osnago hanno vissuto la loro esperienza di campeggio, anche loro alle prese con un tempo variabile.

libretto che raccontava la storia di un sedicenne che, per seguire le orme del padre, intraprende un viaggio per l’Italia: un viaggio che alla fine risulta  Il loro cammino è stato accompagnato da un essere la ricerca di se stessi e la consapevolezza di ciò che è davvero importante nella nostra vita. Sulla base di questa storia i ragazzi hanno trovato il modo di riflettere e affidarsi alla preghiera, con una speciale devozione a Maria, sempre con l’intento di andare a scavare nel profondo e comprendere in qualche modo se stessi. Anche le gite non sono mancate: sempre più audaci, per i numerosi metri di dislivello, il gruppo si è recato a visitare il lago Nero (2200 m circa), il lago Laune (2043 m) e il faro degli alpini sulla cima del Genevris (2538 m). Cogliendo l’occasione di altre giornate di sole, i ragazzi si sono sfidati in tornei esterni di calcio e di beach volley o di fare qualche passeggiata in paese mentre nei momenti di brutto tempo non sono mancati tornei interni di carte, dama e altri giochi da tavolo.

 

 

Infine è giunto il momento del terzo turno, il campeggio degli adolescenti, che hanno soggiornato sempre a Claviere dal 13 al 20 luglio. 17 adolescenti e 4 educatori (Chiara, Lorenzo, Roberto e Veronica), guidati dall’infaticabile don Tommaso e dal seminarista Joseph, hanno vissuto una settimana all’insegna del divertimento, ma anche della preghiera e della riflessione.

Attraverso un percorso strutturato, partendo da brani del libro Bianca come il latte, rossa come il sangue e dalla frase – chiave "Lì dove è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore", e tramite l’utilizzo di canzoni popolari, frasi celebri, stralci di Vangelo e lavori di gruppo, i ragazzi hanno avuto modo di riflettere sulla tematica del custodire e sulle sue diverse implicazioni nella vita di tutti i giorni (custodire: come e chi; i sogni; l’amicizia e l’amore; il rapporto con Dio; la paura e il dolore). Oltre ai momenti più spirituali (comprese le messe, le lodi, i vesperi e la suggestiva serata di contemplazione svoltasi una sera dopo cena immersi nel buio e nella natura) non sono mancati i momenti di aggregazione e di divertimento quali le gite (a La Coche, al rifugio Gimont, al lago dei 7 colori, al colle Chaberton, a Montgenevre e a Briancon), l’emozionante passaggio sul ponte tibetano e la successiva ferrata, i tornei di calcio e le serate a tema divisi in 3 squadre (musicale, di cultura generale, film, di giochi da tavolo, Italia’s got talent). Sia gli adolescenti sia i loro accompagnatori si ritengono soddisfatti della settimana trascorsa insieme anche perché hanno portato a casa, oltre a divertenti ricordi, i sorrisi e gli abbracci degli altri e hanno ampliato il loro bagaglio, non solo spirituale, ma anche e soprattutto educativo e umano. Per questo sperano di poter condividere, conoscendo inoltre persone sempre nuove, un’esperienza del genere anche il prossimo anno, magari ampliando la formazione con un gruppo più numeroso di partecipanti.

Anche quest’anno, insomma, il tempo dei campeggi si è concluso in modo molto soddisfacente: bambini e ragazzi sono tornati felici alle loro vite di tutti i giorni, per l’esperienza vissuta durante queste settimane. Un ringraziamento particolare va ai due sacerdoti che, nonostante i loro impegni, hanno permesso la realizzazione di queste vacanze speciali, a tutti gli educatori che col loro impegno si sono messi in gioco con i bambini e i ragazzi e a tutti gli adulti che hanno dato una mano. Quello che ora ci rimane da dire è «Ci vediamo l’anno prossimo per un altro campeggio ricco di emozioni!».

LLOngoni e VSala

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