ASSESSORE CEREDA - RISPOSTA INTERROGAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE CERNUSCO LOMBARDONE BENE COMUNE – VOTO FAVOREVOLE ATTO DI INDIRIZZO ASSEMBLEA SILEA 7 LUGLIO 2016

 

Non è mancata la risposta nel Consiglio comunale del 13 ottobre dell'assessore all'Ecologia e ambiente Roberta Cereda (nella foto) all'interrogazione del consigliere Salvatore Krassowski.

 

«Rispondo innanzitutto alla prima domanda in merito alla mancata partecipazione di almeno un rappresentate del Comune alla riunione dell'Assemblea di Coordinamento del 30 giugno 2016.

Per motivi improrogabili di ordine personale, che sono sopraggiunti purtroppo all’ultimo momento (non permettendoci di riorganizzarci in modo da garantire la partecipazione di un rappresentante dell’amministrazione), non abbiamo potuto partecipare alla riunione del 30 giugno 2016 dell’Assemblea di Coordinamento. In quella sede sono state esaminate e tenute nella dovuta considerazione tutte le proposte pervenute dai diversi comuni, comprese quelle del comune di Cernusco Lombardone. Dal confronto tra i sindaci è scaturito un testo emendato che è stato poi sottoposto ad approvazione, dopo ampia discussione, da parte dell’Assemblea dei Soci del 7 luglio, alla quale abbiamo partecipato io e il Sindaco Giovanna De Capitani, dove abbiamo votato a favore del testo emendato risultato dal confronto tra i sindaci.

Per quanto riguarda la seconda domanda, (i motivi del voto favorevole all'assemblea del 7 luglio 2016 che a colpo d'occhio ha tradito la volontà del Consiglio comunale) in primo luogo respingiamo l’affermazione del consigliere Krassowky, che sia stata "tradita" la volontà del Consiglio Comunale.

Nel seguito della nostra risposta verranno illustrate nel dettaglio le ragioni di una scelta che è stata fatta nel rispetto delle indicazioni del Consiglio Comunale. Una scelta che si colloca anche nella volontà di operare con correttezza, unitamente a quei Comuni che, pur avendo espresso la loro contrarietà al progetto di teleriscaldamento e la necessità di condure un studio epidemiologico appropriato, vogliono operare su un piano di confronto con Silea, di cui ricordiamo siamo soci allo 0,11%, su un percorso che abbia come unico obiettivo la salute dei Cittadini.

Entrando compiutamente nel merito

Gli emendamenti proposti dall’Assemblea di Coordinamento hanno rimarcato il coinvolgimento delle amministrazioni comunali lecchesi nelle decisioni che riguardano il "ciclo integrato" dei rifiuti (raccolta e smaltimento) sul territorio, a partire dai provvedimenti inerenti la differenziazione e la sperimentazione sulla tariffazione puntuale fino al teleriscaldamento.

In particolare per quanto riguarda il teleriscaldamento, nel documento emendato i Comuni sono invitati a sottoporre ai rispettivi consigli comunali la scelta complessiva sul progetto, come richiesto dal Consiglio Comunale di Cernusco Lombardone, che "si riservava di esprimere ulteriori pareri sul Teleriscaldamento a fronte dell’analisi della progettazione definitiva".

L a progettazione definitiva riguarderà :

- il progetto del nuovo turbogruppo di cogenerazione, le ipotesi della centrale termica per il teleriscaldamento e i relativi costi d'investimento

- le possibili alternative di utilizzo dell’energia termica prodotta nel sistema di termovalorizzazione

Inoltre in sede di assemblea di coordinamento è stato introdotto (leggo testualmente) "uno studio di fattibilità tecnica ed economica sulle alternative di alimentazione della rete di teleriscaldamento anche nell’ipotesi di un’eventuale riconversione dell’impianto che coinciderà, verosimilmente, con la data di scadenza dell’attuale AIA o che sarà prevista nel piano di razionalizzazione degli impianti di Regione Lombardia", introducendo dunque la nuova prospettiva che il teleriscaldamento, se ci sarà, possa essere alimentato da fonti energetiche diverse dai rifiuti e ipotizzando la riconversione dell’inceneritore alla scadenza dell’AIA.

Nessuna incoerenza dunque con quanto deliberato dal nostro Consiglio Comunale che, vi ricordo,

- ha espresso contrarietà al teleriscaldamento alimentato a rifiuti (e qui sottolineo alimentato a rifiuti e quindi non al progetto di teleriscaldamento alimentato da altre fonti energetiche)

- si è dichiarato favorevole ad intraprendere un percorso che porti, ancorché, con gradualità, alla completa riconversione dell’impianto

- si è riservato di esprimere ulteriori pareri sul Teleriscaldamento a fronte dell’analisi della progettazione definitiva.

Apprezzando la volontà dell’Assemblea di Coordinamento, poi ratificata dall’ Assemblea dei Soci, di condividere il percorso con le amministrazioni comunali ed offrire alle singole amministrazioni comunali l’opportunità di esprimersi ulteriormente su questo tema, il nostro impegno sarà dunque quello di valutare all’interno di questo Consiglio Comunale il progetto non appena reso disponibile.

Per quanto riguarda l’analisi epidemiologica, ricordo che il Consiglio Comunale si è espresso a favore di uno studio con metodologia appropriata e da condursi in tempi sufficientemente brevi, senza proporre esplicitamente nessuna metodologia, (ed ha citato solo come esempio il metodo caso-controllo, anche conosciuto come Crosignani, attualmente proposto per il cementificio di Calusco d’Adda, non avendo la competenza scientifica per decidere nello specifico quale metodo debba essere utilizzato).

L’atto di indirizzo prevede la conduzione di uno studio epidemiologico da parte dall’Università di Torino in collaborazione con l’ATS Brianza, con l’impegno da parte del Comitato Ristretto e

dell’Assemblea a seguire costantemente l'evoluzione dello studio e valutare se siano necessari adeguamenti ed approfondimenti.

La discussione tra i sindaci in sede di Assemblea di Coordinamento, ha evidenziato la necessità che i sindaci, non avendo competenza specifica in materia, diano mandato per indagare sulla salute dei cittadini ad ATS, in quanto soggetto pubblico referente dei comuni interessati con struttura idonea e competente, fornita di un centro di epidemiologia deputato a condurre questo tipo di studi e questo a garanzia dell’individuazione di una metodologia appropriata.

Lo studio commissionato da Silea all'Università di Torino in collaborazione con l’ATS Brianza, è partito lo scorso 9 maggio, quando si è tenuto il primo incontro ufficiale tra ai rappresentanti di ATS Brianza, i componenti dei Comitato tecnico – scientifico di Silea, oltre che i tecnici e gli epidemiologi interpellati, in presenza dei sindaci dei 7 comuni coinvolti: Valmadrera, Annone Brianza, Civate, Galbiate, Lecco, Malgrate e Suello.

Il protocollo prevede uno studio di coorte di popolazione retrospettivo, basato sulla storia dei soggetti residenti nei comuni interessati nel periodo 1995-2015, sulla base della disponibilità di dati informatizzati delle anagrafi storiche messi a disposizione dai Comuni stessi.

I dati riguardanti lo stato di salute generale della popolazione residente verranno analizzati in relazione alle aree di ricaduta dei fumi dell’impianto Silea, individuate attraverso appositi modelli di dispersione, allo scopo di evidenziare se vi siano relazioni tra lo stato di salute dei cittadini e l’esposizione alle emissioni dell’impianto di Valmadrera. La valutazione verrà fatta, oltre che sui dati di mortalità e di ricoveri ospedalieri, anche su alcune patologie che possono essere correlate a questo genere di esposizione, tra cui alcuni tipi di tumori (linfomi Non-Hodgkin e leucemie, tumore del polmone e dello stomaco e altri), patologie croniche (malattie cardiovascolari e respiratorie) e complicazioni di varia natura legate alla gravidanza, come ad esempio aborti, nascite premature e feti con malformazioni.

Lo studio vedrà la collaborazione tra il Centro epidemiologia dell’ATS Brianza, che oltre alla sua competenza scientifica metterà a disposizione i dati sanitari per poterlo realizzare, e il Dipartimento di scienze cliniche e biologiche dell’Università di Torino, che fornirà il supporto tecnico per lo svolgimento.

La validità scientifica del protocollo e l’integrità scientifica del progetto, è garantita da un Comitato Scientifico, nel quale sono presenti i rappresentanti di ATS Brianza, il sindaco di Valmadrera, in qualità di delegata del Comitato ristretto dei Sindaci, il Comitato tecnico scientifico di Silea e due esperti di epidemiologia ambientale provenienti da Arpa Piemonte e Università di Brescia.

Da una comunicazione ai cittadini del Sindaco di Valmadrera si legge "A livello metodologico è stato scelta questa strada perché tra gli studi epidemiologici si tratta del disegno di studio più ricco di informazioni, ed è sicuramente quello ad oggi più affidabile e maggiormente utilizzato per valutare gli effetti sulla salute derivanti dalla gestione dei rifiuti".

La prima fase dello studio epidemiologico dovrebbe concludersi attorno alla metà di ottobre quando saranno raccolti tutti i dati anagrafici delle popolazioni oggetto di analisi. Dopodiché si partirà con la raccolta dei dati clinici, per poi procedere alla redazione dello studio sulla base delle informazioni raccolte, i cui esiti dovrebbero arrivare tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.

Non vi è quindi nessuna disattesa rispetto alle indicazioni del Consiglio in merito ad uno studio di cui l’ATS si fa garante della validità scientifica che sarà comunque disponibile tra poco più di un anno.

Ribadendo la nostra volontà di operare con correttezza su un percorso che abbia come unico obiettivo la salute dei Cittadini, riteniamo che sia fondamentale il confronto con gli altri Comuni soci e con i movimenti dei cittadini per poter in ogni caso decidere senza pregiudizi ma con comunità di intenti e di obiettivi.

Allineandoci ai movimenti dei cittadini il nostro impegno rimane quello di un "rilancio di una strategia moderna della gestione rifiuti nella nostra provincia", Questo è l’obiettivo condiviso, insieme alla non attuazione del progetto di teleriscaldamento alimentato a rifiuti proprio per puntare alla riduzione della produzione degli stessi, al riciclo e alla tariffazione puntuale».

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