Ultimo aggiornamento: giovedì, 25 luglio 2013 alle 17.06

NUOVO PIANO URBANO DEL TRAFFICO

Il futuro di piazza della Vittoria e via S. Ambrogio e non solo...

Presentato giovedì sera in seduta pubblica il nuovo Piano Urbano del Traffico (Put) dall’ingegnere Andrea De Bernardi (nella foto) e dal sindaco Giovanna De Capitani. Presenti una quarantina di persone tra politici, membri delle Consulte e cittadini.


«Questo Put  contiene indicazioni che potranno essere utilizzate nel caso di interventi - ha puntualizzato subito De Bernardi - L’obiettivo è rafforzare le connessioni leggere tra il centro e i quartieri circostanti, utilizzando i passaggi già esistenti, i nuovi sottopassi e la viabilità minore, riqualificando gli spazi pubblici centrali, da attuarsi senza limitare l'accesso alle auto e rafforzando l'offerta di soste nelle zone di corona».

Vanno quindi valutate le aree di riqualificazione collocate ai margini del centro.

San Marco: le problematiche sono localizzate che possono risolversi attraverso l'istituzione di una zona 30 e la messa in sicurezza degli attraversamenti di via Resegone con aree salvagenti (niente dossi).

Oltrestatale: una zona 30, ci sarà la protezione di percorsi ciclopedonali in via Verdi e Ferrario. Verranno riqualificate le aree verdi e adeguate le aree di sosta; un attraversamento pedonale che verrà messo in sicurezza è all'altezza di via Papa Giovanni XXIII. Il rione, vista la vittoria nel bilancio partecipativo dell'anno scorso, avrà un  percorso partecipato.

Zona commerciale: è necessario rivedere il sistema degli accessi, non è prevista la chiusura dalla "zona Papeete", in quanto l'altra uscita nei pressi dell'Esselunga, non è in sicurezza.

Zona stazione: parcheggio per le bici e presso il centro sportivo con riqualificazione della viabilità con numerosi parcheggi legati al nuovo progetto di ampliamento del centro.

Tre i percorsi di viabilità ciclopedonali. Le novità principali che il  piano prevede che interessano prettamente il centro storico e le vie limitrofe. 
Viene ridisegnata la piazza della Vittoria, dove si prevede di spostare il monumento per poter mettere in sicurezza l’intersezione con via Roma e via Lecco con una rotonda. Al suo interno non sarà consentito parcheggiare. Sono successivamente in progetto 40 stalli di sosta sotterranei. Verranno tolti anche  gli stalli di sosta in piazza san Giovanni Battista, adiacenti al sagrato della chiesa, per allargare la carreggiata e il marciapiede che porta a via Monza.
Sarà chiusa al traffico veicolare via Sant’Ambrogio ad eccezione dei residenti e rimarrà sempre a senso unico.
Novità anche per la zona nei pressi del cimitero. L’accesso a Cesare Balbo per immettersi su via Monza sarà chiuso al traffico; con la riqualificazione dell’area dove prima si trovavo le serre, verrà ridisegnata una nuova strada che uscirà in via Monza di fronte alla scuola dell’infanzia. L’attuale semaforo presso l’intersezione  di via degli Alpini verrà sostituito con una rotonda alla francese.

Non sono  state previste opere legate al nodo viabilistico dei due tratti provinciali.

Via San Dionigi, lungo la cascina Belen: interrotta a metà e anche i ciclisti che scenderanno dovranno rallentare.

 

«L’obiettivo è rendere migliore la vivibilità del paese  - ha spiegato il primo cittadino Giovanna De Capitani - in particolare per mettere in sicurezza le strade, ponendo l’attenzione soprattutto alle esigenze di anziani, disabili e  bambini con spazi più sicuri per loro. Chiedo quindi ai cittadini una veduta più allargata su questa pianificazione presentata, andando oltre il proprio vissuto».

 

La spesa:  dai 5 agli 8 milioni in base al materiale che si utilizzerà per determinate opere. «Due tre milioni riguardano interventi da attuare per ultimi e una parte di questa cifra è già stata utilizzata per opere già attuate - ha spiegato l'ingegnere - Più di metà riguardano fonti accessorie non diretti ai conti del Comune».

Non sono mancati richieste, commenti e critiche dei presenti alla seduta. Le critiche e dubbi più forti hanno riguardato la mancata chiusura sulla Provinciale dello sbocco nella zona commerciale di fronte al Maxi Sport, ritenuto molto pericoloso in quanto ancora oggi alcune auto rischiano un’inversione in direzione Milano non consentita. A sostenere, in primis, questo punto  il consigliere di minoranza Giovanni Zardoni.

Un altro punto critico è  il marciapiede che costeggia la strada di fronte a piazza san Giovanni Battista. «E’ stretto e  non rialzato - ha spiegato il presidente della Consulta Ecologia Elena Mocchio - E’ pericoloso in quanto ci passano mamme coi passeggini, i bambini del piedibus. Va trovata una soluzione».
Pericolosa la via San Dionigi in prossimità della chiesa, dove, il consigliere di minoranza Gianni Spada ha ricordato che la zona non è accessibile a passeggini e carrozzine e che è pericoloso l’accesso dei residenti in quella via con il rischio che biciclette e anche auto  scendano dalla via.

 

Molto critici i cernuschesi interpellati sulla ipotizzata chiusura di via S. Ambrogio. Unanime il loro giudizio negativo

«Per me non è giusto: se uno vuole il silenzio vada a fare l'eremita, ci son già troppi divieti a Cernusco, non siamo in una metropoli. Se dà fastidio il traffico, chi vive sulla provinciale deve spararsi...lo trovo ingiusto!» è il commento di Emiliana.

Sara: «Penso che sarebbe legittimo limitare il passaggio ai soli residenti in Cernusco  e non nella solo via...»

« Assolutamente contraria... verrò multata in eterno...» commenta Laura.

«Assurdo... Per tutelare chi?» scrive Emi.

«Io sono d'accordo con la rimozione dei limiti d'orario in via S. Ambrogio - spiega Marco - Ok limitare dove serve l'accesso, ma imprigionare i residenti in centro o costringerli ad intasare il semaforo no. Perché i residenti non se la comprano? Così poi pulizia e manutenzione se la pagano loro?».

Negativi anche i giudizi di Sandra, Giuseppe e Virginia.

Centemero: «Privatizzare una via pubblica, lasciando gli oneri a carico di tutti i cittadini non mi sembra molto corretto».

Alessandra: «Penso che non sia così importante chiuderla al traffico, è la strada che dal centro paese va al cimitero; sappiamo tutti che l'apertura ai soli residenti non  vale niente, come succede in via Monti».
 

Sui parcheggi che verrebbero tolti a piazza della Vittoria:

«Appena uscito dall’incontro ho contato i parcheggi che verranno rimossi in centro; sono 63 e nessuno verrà rimpiazzato. Capisco il mettere un po' d'ordine, ma non tutti abitano in centro e sono a casa in pensione - spiega Gerardo - La gente che va a comprare il giornale, il pane, che va in posta o che abita nel centro storico (notoriamente senza garage) dove parcheggia? Nei parcheggi satelliti e poi prende la metropolitana linea verde per arrivare in centro?! Perché sono spariti (senza un minimo di discussione) da qualche mese le limitazioni d'orario in via S. Ambrogio che funzionavano bene? E il conflitto di interessi non esiste in quella via? Per non essere solo conflittuale, come aspetto positivo, e su questo rivedo le mie precedenti posizioni, rilevo lo spartitraffico alla cantoniera che consente di attraversare con maggiore sicurezza».

Vittorio: «Che futuro avrà piazza della Vittoria? Ci sono degli schemi indicativi? Serve prima un progetto per poi disegnare gli accessi e i parcheggi».

Alessandra: «Spostare il monumento per allargare e per fare una rotonda? Non mi esprimo, invece per  allargare la carreggiata che porta in via Monza penso che sia importante perché il marciapiede è a livello strada, piccolo e pericoloso per le curve; anche un dosso di rallentamento ci starebbe bene».

«Ottima idea per la rotonda, meno bene la riduzione dei parcheggi, ce ne sono già pochi in centro, e non ce ne sono altri nei paraggi - spiega Centemero - Eventualmente aumenterei i parcheggi di fronte alla scuola elementare».

 

Un punto su cui i cittadini presenti si sono soffermati è la mancanza di controlli della Polizia locale nei pressi degli incroci, dei semafori, e nelle zone più critiche del paese.

 

Il primo cittadino (nella foto) a conclusione della serata ha sottolineato la gravità del fatto che non è stato ancora possibile presentare un Bilancio di previsione per via delle incertezze di questi tempi e quindi non è possibile sapere se ci sono e quali sono i fondi a disposizione. Ma solo con dei progetti esecutivi si può accedere a finanziamenti dalla Regione e della Comunità. «I cittadini devono sapere che non stiamo né dormendo né tirandoci indietro -  spiega il sindaco - speriamo si apri uno spiraglio sul patto di stabilità, perché non avere un Bilancio preventivo è vergognoso e non possiamo fare nulla. Non abbiamo nulla da nascondere - ha infine commentato - certo, tutto è ancora discutibile». Il Piano, approvato in Giunta, andrà ora approvato in Consiglio comunale.

 

gLa lettera del primo cittadino

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