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Osnago Elezioni 2014 |
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LA SQUADRA DI PAOLO BRIVIO
LA PRESENTAZIONE DELLA LISTA
Giovedì 24 aprile si è tenuta presso la
sede di via Roma A inaugurare l'evento il sindaco Paolo Strina e il suo predecessore Marco Molgora, a segno di una continuità di intenti e ideali del gruppo politico da quando è nato sino a oggi. Con l'occasione sono stati presentati i dodici candidati, di cui solo due hanno fatto parte dell'ultima legislatura; questi hanno firmato il codice etico che poi è stato consegnato dal candidato sindaco ai suoi due predecessori per sottolineare la continuità con il passato. Continuità che però avrà molti volti nuovi, com'era stato dieci anni fa con il passaggio tra Molgora e Strina, in modo da poter lasciare al nuovo candidato il tempo e l'entusiasmo di costruire una propria squadra. Caratteristiche: età media 45 anni circa e voglia di continuare a svolgere quanto finora di buono è stato realizzato in paese.La presentazione si è conclusa con un momento artistico, musica e un aperitivo per i presenti. «Ho 47 anni, sono giornalista, sono sposato, ho una figlia e da sempre residente a Osnago. Mi sono laureato in Filosofia, ma poi mi sono dedicato alla professione (e alla passione) di giornalista, svolta dapprima al Resegone di Lecco, poi in ambito sociale, per testate (tra cui Scarp de’ tenis, giornale di strada che dirigo) e uffici stampa del mondo Caritas - racconta Brivio - Ho un passato da volontario: in ambito internazionale, soprattutto a favore dei profughi delle guerre nella ex Jugoslavia; a Osnago, nel gruppo cinema del Cpo, e soprattutto come fondatore e primo presidente dell’associazione parrocchiale di volontariato Il Pellicano. A livello nazionale, sono attualmente membro del consiglio direttivo di Fio.psd (Federazione italiana organismi per le persone senza dimora). Sono stato capogruppo di Progetto Osnago in Consiglio comunale nei due ultimi mandati amministrativi. E ora mi candido a sindaco: una volta di più, per spirito di servizio. E perché credo nel cambiamento, come forza di sviluppo di un comunità, secondo criteri di giustizia e di coesione sociale». IL CANDIDATO SINDACO, PRESENTAZIONE - L'INTERVISTA DI D&F
Nato a
Lecco il 17 gennaio 1967 Residenza: Osnago Segno zodiacale: Capricorno Colore preferito: Celeste Piatto preferito: Trippa (quella in brodo) Personaggio politico più stimato: Giorgio La Pira e Romano Prodi Libro preferito (tra classici e best seller): La paga del soldato, di William Faulkner A cosa non saprebbe resistere? Sono un tipo abbastanza controllato… Vacanze preferite: la via Egnatia: via mare da Brindisi a Lefkada (isole ioniche della Grecia), poi via terra fino a Istanbul. Prima o poi proseguirò fino a Beirut
Come mai ha deciso di candidarsi? Spirito di servizio alla comunità: risposta scontata ma autentica. In tempi di (comprensibile) sfiducia nella politica, l’unica risposta credibile è l’assunzione di responsabilità. Da cattolico mi preme costruire un bene comune che sia sintesi intelligente e dinamica, la più alta possibile, di tutte le visioni e di tutti gli interessi (leciti, va da sé) presenti in una comunità. E poi mi candido perché Osnago diventi ancora di più quello che già è: un paese vivace, organizzato, coeso, aperto, verde. Al passo con la velocità dei cambiamenti socio-economici, ma senza lasciare indietro nessuno.
Chi sono i candidati con lei in lista? Diversi neofiti dell’amministrare: solo due conferme, rispetto alla giunta e al gruppo consigliare uscenti. Un gruppo abbastanza giovane: 45,7 anni di età media. Otto uomini e quattro donne: un gruppo che – ne sono sicuro – potrà presto colmare qualche difetto di esperienza, con un alto tasso di passione per il paese, di competenze specifiche in diversi settori, di disponibilità al confronto con la cittadinanza, di condivisione degli ideali fondanti di Progetto Osnago.
Il suo programma in poche righe… In uno slogan: “Di nuovo, il nuovo”. Dopo 19 anni di amministrazione del paese, non siamo una minestra riscaldata. Anzi, siamo una lista che, nel dna, corroborato dall’esempio delle giunte Molgora e Strina, ha la volontà di cambiamento. I tempi (crisi economica e sociale, nuove tecnologie, dinamiche demografiche e migratorie) sono tali da proporre sfide che si vincono solo se non si rimane immobili. Per questo, se le norme sulla finanza locale si stabilizzeranno e smetteranno di essere penalizzanti per i piccoli Comuni, vogliamo completare e gestire in modo innovativo alcune “grandi opere” (Spazio Opera, Cassinetta, biblioteca), per farne cardini della vita sociale, educativa e culturale della comunità. Vogliamo continuare ad applicare la logica del “consumo zero” nella gestione del territorio, individuando nel contempo nuovi meccanismi per sottrarre il centro storico alla decadenza (edilizia). Ci ripromettiamo di proseguire con decisione e coraggio, informando e consultando la popolazione, sulla strada di una maggiore integrazione con i comuni circostanti: solo cambiando scala (nell’assetto istituzionale e organizzativo), in futuro si potranno continuare a erogare servizi efficaci, a pianificare razionalmente il territorio, a orientare verso la ripresa lo sviluppo locale.
Cosa cambiare e cosa tenere di Osnago ? Bisogna tenere viva e innaffiare ogni giorno la forte tensione a essere comunità: plurale, ma unita. E capace di lavoro comune. Bisogna cambiare certe tendenze (demografiche, insediative, di svuotamento del centro storico, di affanno imprenditoriale e produttivo), che se non contrastate ci porterebbero verso l’immobilismo. Il quale genera tristezza.
DVanoli |