RAGAZZI DI TERZA MEDIA IN CAMMINO VERSO LA PROFESSIONE DI FEDE

Domenica 6 marzo alle 18 presso la chiesa parrocchiale di Cernusco si è tenuta la S. Messa di consegna del Credo ai ragazzi di terza media del Decanato di Merate nell’ambito del cammino in preparazione alla loro libera Professione di Fede. La celebrazione presieduta dal vicario episcopale per la zona di Lecco monsignor Maurizio Rolla è stata concelebrata dal decano e parroco di Osnago don Costantino Prina, dal vicario parrocchiale di Osnago don Tommaso Giannuzzi e dai responsabili di Pastorale giovanile del Decanato, don Luca Rognone e don Marco Albertoni.

I ragazzi sono stati introdotti alla celebrazione da don Luca che ha ricordato loro l’importanza del momento che avrebbero vissuto di lì a poco: «Oggi siete venuti qui a ricevere quel Credo che già state scoprendo insieme ai vostri catechisti e ai vostri sacerdoti. Oggi si rinnova in voi il dono dello Spirito. Siate capaci di professare la Fede con i vostri gesti nella quotidianità».

 

Durante l’Omelia mons. Rolla ha sottolineato il valore della scelta fatta dai ragazzi presenti esprimendo i seguenti concetti: «Oggi avete deciso con coraggio di riunirvi tutti qui in un’unica grande comunità, richiamo della Chiesa stessa, per compiere questo nuovo passo nel vostro cammino di Fede con i coetanei del vostro Decanato. A volte nella vita il coraggio, però, viene a mancare e spesso capita di ritirare la parola data; questo succede anche a noi preti. Voi oggi, invece, siete venuti qui e non si può dire quindi che state facendo finta di professare la vostra Fede, proprio perché avete fatto questa scelta non scontata rispetto a molti vostri coetanei; infatti ricordo anche ai sacerdoti che in questo momento voi ragazzi avreste potuto tranquillamente scegliere di essere altrove, in una balera ad esempio. Invece avete avuto coraggio e determinazione, anche magari senza troppa consapevolezza, ad essere qui oggi per fare ciò poiché professare la Verità di Dio non è né così semplicemente evidente né automatico. Ricordatevi che spesso vi capiterà di incontrare delle difficoltà: infatti le cose, le altre persone, i mass media, il mondo possono andare contro l’esperienza dell’amore disinteressato. Un esempio può essere quello dell’uccisione in Yemen di quattro Suore Missionarie della Carità, seguaci di madre Teresa di Calcutta, notizia presa in poca considerazione dai mass media e dai più benché queste persone agissero proprio per amore disinteressato verso gli altri. Un’altra validissima persona e mio caro amico che ha speso la sua vita per questo è stato il missionario del PIME padre Fausto Tentorio ucciso cinque anni fa nelle Filippine. Per arrivare oggi qui da voi sono passato da Santa Maria Hoè, paese dove lui è cresciuto, e gli ho chiesto di pregare per noi perché stavo venendo a svolgere un compito non semplice ovvero consegnare la Fede a dei ragazzi. In ogni caso oggi tutti noi siamo qui perché ci fidiamo di voi ragazzi che vi consegnate ad una vita quotidiana difficile e che non sempre può piacere. È quindi facile lasciarsi scoraggiare e dire "chi è il Signore perché io possa credere se qui intorno sono tutti contro di me? Così era meglio rimanere cieco! Lasciami stare Signore, vai via, io sto bene così!". Oggi siamo qui per cercare di fare in modo che questo non accada. Auguri ragazzi!».

Durante la celebrazione, animata dal coretto parrocchiale, è stato consegnato dal Vicario ad ogni ragazzo un cartoncino azzurro con il testo del Credo. Durante l’offertorio, oltre al pane ed al vino, sono stati portati all’altare alcuni simboli: il Credo consegnato ai ragazzi, delle catene che spesso tengono legati e un cero simbolo della luce di Dio che illumina e rischiara il cammino facendo scomparire le tenebre. 

In conclusione della celebrazione ha preso la parola il decano don Costantino: «Vi chiedo ragazzi di non avere paura di sognare come ha suggerito papa Francesco ai giovani e spero che possiate essere così una ventata di aria fresca per le vostre comunità».         

Fotoservizio VSala

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