Speciale da La Paz by D(i)ario

Questo messaggio ti è stato inviato il 12-nov-2011 15.20

Il saluto.

Una semplice cena ma a base di pizza per tutti i ragazzi dell'hogar,
preparata da uno di questi.
Saluti, foto, gli abbracci continui dei bimbi, i ringraziamenti reciproci
per l'esperienza trascorsa per qualche giorno insieme...
Le foto del penultimo giorno, dei regali che grazie alla piccola donazione di una
nostra parente ieri abbiamo gia' acquistato. Giochini per oltre 90 bambini,
70 tazze di plastica e 50 bicchieri per i pasti qui alla Casa de fraternidad.

Ieri le ragazze hanno finito di realizzare i monili con gli arcangeli ordinati dall'Italia:
110 braccialetti, 29 orecchini, 90 ciondoli e altrettanti portafortuna da appendere.
Abbiamo potuto vedere come si realizzano e richiedono molto tempo e pazienza.
Sono stati comunque contenti di poter lavorare cosi tanto.
Ultimo giorno e poi il rientro.
UN SALUTO E ANCORA GRAZIE A CHI CI HA SOSTENUTO IN QUESTO VIAGGIO,
MA NON DA NOI QUESTA VOLTA, MA DAI RAGAZZI!

Perche' la felicita' ha ancora piu' senso, se condivisa....

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10 Novembre

Ultimissimi giorni. Gli ultimi presso la Casa de fraternidad.  Un giro per le strade di La Paz, dai bambini.

Uno sguardo già al Natale per loro. Grazie ad una donazione siamo riusciti ad acquistare 50 bicchieri
di plastica e 70 tazze per pranzo, colazione e cena per il dormitorio. E avanza ancora denaro, pertanto
acquisteremo i  giochi per il Natale di strada del 19 dicembre. Basta poco, veramente, e abbiamo dato
un po’ di sollievo per la casa dei ragazzi. Il guadagno della vendita dell’iniziativa Un angelo per Natale
sarà devoluto sempre per questa festa, così come per la cena del 24 dicembre all’hogar. Sarà una festa
semplice, soprattutto rivolta ai bambini e a chi non ha nessuno: un piccolo regalo, anche una magliettina
usata ancora in buono stato, per dire, è graditissima. Ringraziamo, quindi, di cuore chi ci ha sostenuto,
seguito, scritto e chi ha aiutato concretamente questa realtà. Perché questa è la nostra missione,
con piccoli gesti d’amore. E così che la felicità ha ancora più senso, perché condivisa.

Partiremo con le valigie meno pesanti rispetto al volo d’andata, ma, ancora una volta,
con qualcosa di molto più ricco dentro.

A presto.
 

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2 Novembre (Bolivia)

Dopo una prima settimana di ambientamento, il ritorno e il contatto vero con i ragazzi di strada al dormitorio in centro città.
Una strana sensazione: festa, lacrime, gioia. Volti nuovi, “vecchi” amici che non ci sono più, ma ritrovarsi, conoscersi ha il suo perché.

Bambini di uno, due, tre anni, affettuosi senza mamma o papà che li hanno abbandonati, sporchi ma con la voglia di giocare,
di abbracciarti, di un po’ di coccole. In quei momenti non puoi non arrabbiarti per come questi piccoli sono costretti a vivere.
Proprio ieri, all’ora di cena, mentre la madre ( poco più che ventenne con 3 figli) bisticcia in modo vivace con un ragazzo,
la figlioletta di un anno, nel soggiorno della casa, in piedi alla panca, mangia la sua zuppa direttamente dal piatto senza cucchiaio,
sporcandosi tutto il maglioncino di cibo. Cosa dire? Cosa fare? Non è facile.

Bolivia, un Paese dai mille volti, colori e paesaggi. Tante storie e tanta voglia di aiutare chi è in difficoltà ma non è semplice.
Accontentiamoci sempre di quella piccola goccia che pian piano riempie l’oceano del nostro cuore.

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 29 Ottobre (La Paz)

Un racconto di foto questa volta che forse può rendere meglio l’idea. Viaggiando sui pullmini,
camminando su e giù per le strade, incontrando e vedendo volti, persone, situazioni… attraversano
la mente alcune riflessioni. Sulla povertà, il nostro modo di vivere, ma “cose” semplici, di tutti i giorni,
certo non i grandi pensieri di alta filosofia sulla povertà del mondo.
Per esempio qua fare l’elemosina ha tutto un altro valore, ha senso. Lasciando uno,
due boliviani (= 0,20 €) a donne anziane o madri con bambini sedute lungo la strada,
certo rimangono a loro. Non ci sono le medesime dinamiche nascoste che incontriamo in Italia.
Un sorriso, ma anche dei sacchettini che abbiamo preparato con caramelle e biscotti che ci sono
stati consegnati in Italia sono andati direttamente in mano loro. Un pasto, metter qualcosa sotto
i denti almeno per un giorno. Quelle piccole gocce…
Bambini in strada che lavorano aiutando o sostituendosi ai genitori (lavano i vetri delle macchine,
vendono diversi prodotti…), adolescenti che lustrano le scarpe, incappucciati per non farsi riconoscere.
E di colpo un altro pensiero… I nostri bambini e ragazzi che al pomeriggio invece si affannano
nelle più disparate attività di intrattenimento: sport, ballo, musica. Che contrasto!
Ad ognuno del resto il proprio destino, la propria vita ed è bene viverla il meglio possibile;
ma ogni tanto un pensiero, una riflessione non guastano per guardare quanto di prezioso abbiamo tra le mani.

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ciao!
 27 Ottobre (La Paz)

La Paz terra di ritorno, dai mille colori e dai diversi odori.
La Paz sempre in rivolta... scioperi e proteste bloccano la citta', il centro...
Il governo e' sempre contestato: non e' cambiato molto con Evo Morales,
la gente aveva in lui piu' fiducia,
questa fiducia con gli anni la gente dice che e' andata affievolendosi.
Abbiamo consegnato ieri il ricavato delle bomboniere solidali, vestiti, giochi,
che abbiamo raccolto ( QUASI 46 KG IN 4 bagagli)
e portato alla Comunidad Papa Juan XXIII.
Fa specie vedere le foto di don Oreste che aleggiano ancora nell'hogar...

Un risveglio, nuovi ritmi, nuovi modi di vedere il mondo..

Un saluto ai lettori di D&F
a presto
D&N