TRA REGIONE E COMUNE

UNO SGUARDO SUI TEMI CALDI PER CERNUSCO, FURTI IN PAESE, TRENI, VIABILITA'

 

 Un’occasione. Poteva essere apparentemente letto come un incontro pre-elettorale quello di martedì scorso, 23 marzo, in Sala Civica, con Giulio Boscagli assessore uscente della Regione Lombardia e candidato alle elezioni di questi giorni. Il taglio che si è voluto dare è stato un altro. Con i suoi pro e i suoi contro. Le tematiche del territorio, i problemi che interessano Cernusco al centro del dibattito, esulando la stretta competenza dell’as-sessore, vicini alle realtà della famiglia e dei bisogni e problemi sociali. Pertanto l’obiettivo dell’incontro voluto da Democrazia Cernuschese  era di approfondire con Boscagli le competenze della regione in merito alle questioni inerenti il traffico, la viabilità, i trasporti e la sicurezza per il nostro paese. La presenza dell’assessore provinciale, nonché ex sindaco, Antonio Conrater, del sindaco in carica Sergio Bagnato e del capogruppo consiliare di minoranza Renata Valagussa ha dato modo di allargare la visuale ed approfondire le modalità d’intervento.

«Abbiamo messo in luce per la serata i  temi prioritari  per i cernuschesi – ha dichiarato Renata Valagussa - un’occasione importante per noi e i cittadini per capire anche i bisogni e cosa si può fare. Inoltre chiedo cosa può fare la Regione per affrontare di petto queste problematiche».

Bagnato ha sottolineato che sono problemi condivisi e l’Amministrazione comunale sta facendo il possibile per risolverli. «Non ho la bacchetta magica  - ha precisato Boscagli - e parlo di quello che so, in modo concreto, dicendo le cose come stanno, e degli impegni che vorremmo intraprendere con la nuova legislatura. La politica, nonostante quanto irrompa sulla stampa in questi mesi, serve a questo: a proporre e dare soluzioni».

?SICUREZZA Valagussa ha fatto il punto sui continui furti che avvengono nelle auto parcheggiate nei pressi del cimitero e alle abitazioni del villaggio san Marco e su come si muovono i ladri. Senza scrupoli, verso sera e a viso scoperto in questi mesi hanno messo segno diversi furti in appartamenti e garage. I cittadini non sono affatto tranquilli. Bagnato ha ribadito che i mezzi messi a disposizione sono modesti e i membri della polizia locale sono solo tre e non possono presidiare su tutto il territorio ad ogni ora. « La sicurezza è un tema che dipende dallo Stato centrale- ha precisato Boscagli – la Regione può collaborare con dei finanziamenti, cosicché gli enti locali possono intervenire aumentando le ronde, mettendo delle telecamere e fare accordi tra di loro per una rete di collaborazione. Abbiamo stilato una riforma della Polizia locale, ma non c’è stato tempo di discuterla in Consiglio, pertanto verrà ripresa nella prossima legislatura».

? VIABILITA’ «La 342 dir e la provinciale Monticello-Paderno – ha esposto Valagussa - dividono il paese e portano molto traffico. Due vie del paese si affacciano su queste, ma sono fuori asse rispetto all’incrocio. Realizzare le rotonde o i semafori intelligenti sono soluzioni palliative Si deve realizzare, come affermiamo dal 1996, il prolungamento della Tangenziale Est fino a Calco». Bagnato ha fatto capire la sua amarezza sulla questione, perché la Provincia non sta dando le dovute sicurezze che il caso merita. Boscagli ha allargato l’argo-mentazione: «Le infrastrutture in Lombardia non stanno bene, diciamolo siamo messi un po’ male. Il vero punto da cui partire è che si trovi una convergenza sulla soluzione di questo problema. Lavorare insieme e superare le ideologie; senza risorse poi serve un pedaggio. Se realmente vogliamo migliorare la viabilità bisogna fare un passo indietro e fare dei sacrifici».

Inoltre ha espresso dei forti dubbi sulle rotonde alla francesina, ovunque costruite, senza tenere conto del raggio della stessa. Rallentano così il traffico, come degli stop. «Se si vuole quest’opera fino a Calco – ha ripreso Boscagli - servono i soldi e un’unione d’intenti dei singoli Comuni. La Provincia ha in programma l’opera, quindi bisogna ora puntare sull’intesa territoriale forte».

Così è stato per la Pedemontana che da Bergamo arriverà a Lecco, per cui è stato fatto un lavoro di fino con le richieste e i bisogni dei singoli Comuni che la strada attraverserà. Lo stesso per il traforo nel Monte Barro per Lecco. E’ emerso quindi che l’idea nel programma c’è, ma manca il progetto dei comuni interessati. Un accenno è stato fatto anche sul blocco del traffico, al fine di migliorare la situazione dell’inquinamento.

 

? TRASPORTI Renata Valagussa ha parlato del problema  del raddoppio ferroviario, un disagio che non ha portato miglioramenti sia negli orari dei treni che nelle strutture, come le biglietterie con orari limitati e stazioni incustodite. Boscagli ha precisato la differenza dei compiti: Rfi si occupa delle stazioni e dei binari, Trenitalia degli orari e dei treni stessi. Si è così creata da poco una società, che staccandosi dalle Ferrovie dello Stato, possa migliorare ed affrontare al meglio il problema trasporti su rotaia. Questa società è stata creata con le ferrovie Nord e Trenitalia, al fine anche di allargare la rete su rotaia. «I cambiamenti che sono stati fatti non hanno effetto immediato – ricorda Boscagli - L’acquisto di nuovi treni richiede tempo e  pertanto non si può vedere da subito il miglioramento. Ciò non toglie che abbiamo cambiato il gestore delle pulizie dei treni e alcuni hanno già delle fodere nuove. Purtroppo i vandali ci sono sempre». Molto critico l’assessore su Rfi: «Tutte le volte che mette mano ad una stazione fa danni. Un esempio la stazione Centrale, ripensata come se fosse un aeroporto, quando invece i pendolari hanno bisogno di percorsi immediati e rapidi. Anche a Lecco ci sono dei disagi con la nuova stazione. Vedremo ora cosa si farà con la realizzazione del sovrappasso. I treni sono comunque aumentati. Forse  snellire la Stazione Centrale aiuterebbe ad avere più treni. Freccia Rossa non doveva partire dalla Centrale, ma come avviene per gli altri treni ad alta velocità, portata nelle periferie della città». I cernuschesi e le autorità hanno ribadito il disagio di questo raddoppio. Come i pendolari con meno treni o il degrado che sta attraversando la stazione o  i problemi che si sono creati con i parcheggi. Il vicesindaco Giovanni Zardoni ha infatti posto l’accento sul problema: «Non ci sono scambi tra Calozio e Carnate e ciò, in caso di guasto, immobilizza uno dei due binari. Il motivo è che se c’è uno scambio serve un presidio. Inoltre spero che il treno S8 suburbano con orari di metropolitana  di cui si parlava diventi realtà; mancano i treni in orari di punta». Si è chiesto anche treni diretti che fermino a  Cernusco e diretti che colleghino Lecco alle principali città italiane al fine di aumentare anche Il turismo.

 

Forse poteva emergere di più da questo incontro, che non ha avuto un acceso dibattito. I problemi ci sono, le soluzioni forse. Ai politici e ai tecnici il compito di rimboccarsi le maniche e lavorare a queste idee. Ai cittadini, in particolare i cernuschesi, il compito di partecipare ed essere propositivi.- le elezioni comunali sono alle porte!

DVanoli