FESTA DELL'ORATORIO 2012

250 BAMBINI E RAGAZZI PER... UN SALTO NELLA FEDE

Una due giorni ricca di eventi, sole e preghiera

SABATO SERA, L'ARRIVO DELLA FIACCOLA

Il gruppo di giovani e adolescenti ha portato la fiaccola dalla Madonna delle Ghiaie, nella Bergamasca, che è arrivata verso le 20.30 al San Luigi dove bambini, genitori e adulti  l'hanno attesa. Dopo l'accensione del tripode è stata recitata una decina di Ave Marie e sono stati accesi dodici ceri che sono stati portati presso la grotta della Madonna nel cortile Sant'Agnese.

Il video dell'arrivo della fiaccola in oratorio

 

LO SPETTACOLINO TEATRALE AL CINETEATRO

Le singole classi di catechismo hanno preparato una breve rappresentazione sul palco del cineteatro, tra balli, sketch e indovinelli, guidati e presentati dai loro catechesti.

Il video delle bambine di terza elementare

 

Il video delle ragazze di seconda media

 

 

 

L'inno Jump con  i giovani e adolescenti

 

DOMENICA - LA MESSA

Sotto l'accogliente tendone, don Alfredo Maggioni e padre Bernardo Mauri hanno celebrato la Santa Messa delle 10.30, durante la quale è stato consegnato a catechisti, educatori e allenatori del GS San Luigi il mandato. Durante la celebrazione il parroco ha ripreso le parole del Vangelo, scelto dalla Diocesi, con protagonista Bartimeo. La fede al centro del messaggio: «Tutte le volte che abbiamo bisogno, Gesù c'è. Nel segreto del nostro cuore impariamo ad ascoltare la Sua risposta. Il Battesimo è la porta della fede, ora bisogna invece abitare la casa della fede, la dimora di tutti noi». Infine un accenno allo slogan di questo nuovo anno, Jump: verso il salto della fede con energia per incontrare Gesù.

 

 

La nutrita presenza di bambini ogni domenica alla Messa e in oratorio la dice lunga sul momento d'oro che sta vivendo l'oratorio San Luigi. Vedere 250 bambini, ragazzi, oltre agli adolescenti e giovani, è indice di partecipazione e di condivisione di un progetto chiaro e che si vuole percorrere insieme. Durante la celebrazione hanno consegnato al parroco e al seminarista Joseph la loro iscrizione al cammino catechistico.

 

 

 

IL POMERIGGIO DI GIOCHI, INTRATTENIMENTO E PREGHIERA

Dalle 15 il gioco e la premiazione delle squadre dell'oratorio feriale: quarti i blu, terzi i gialli, secondi i verdi e primi i rossi. Premiati i primi tre classificati del concorso L'amico più lontano: terza Angelica Airoldi, primo Marco Consonni. A seguire  il lancio dei palloncini e le cartoline, gli stand, la tradizionale Ruota della fortuna e la preghiera conclusiva di ringraziamento per questi due giorni intensi, vissuti a ritmo di fede.

 

 

Il video del lancio dei palloncini

 

 

 

SPECIALE FESTA - L'INTERVISTA ESCLUSIVA A DON ALFREDO

«RITROVIAMO LA PASSIONE DI LAVORARE IN ORATORIO TUTTI INSIEME»

 

Una settimana importante per l'oratorio San Luigi, in festa con incontri con bambini, ragazzi e i loro genitori. L'intervista al parroco di Cernusco don Alfredo Maggioni (nella foto a destra) all'inizio dell'anno pastorale dal titolo Jump.

 

- Cos'è significato per te l'oratorio quand'eri bambino?

Del mio oratorio ho stampata in me un'immagine gigantesca, molte delle cose che mi hanno segnato da piccolo, le ricordo come "grandi". L'oratorio di Oreno era realmente grande, uno spazio infinito; ma anche una buona organizzazione e tante figure di uomini e giovani (ero al maschile...) che si muovevano ciascuno nel proprio ruolo; mi sembrava tutto organizzato e sicuro; mi avvolgeva, rispondeva al mio bisogno di ricreazione (devo dire di essere stato un po' vivace, da piccolo...) e mi inquadrava nei momenti in cui occorreva fermarsi a riflettere. Fuori dall'oratorio (che ho vissuto solo fino alle medie, poi sono entrato in seminario) non avrei saputo dove andare... A ben pensarci direi che non avrei voluto andare altrove; lì mi trovavo bene e lì mi volevano i miei genitori; non so, se avessi preso altri riferimenti, non so se mi avrebbero lasciato la stessa libertà. Oggi l'oratorio è uno dei tanti possibili comodi, sfruttabili, disponibili riferimenti per un ragazzo; un attracco pressoché gratuito per un genitore che deve ancorare un figlio per qualche ora; è difficile comprendere se viene scelto o usato dai ragazzi. Per questo l'oratorio di oggi ha bisogno di qualificarsi, distinguendosi da tutto il resto. La sua proposta formativa deve essere la sua forza, ma dobbiamo augurarci che l'esigenza non sia solo informativa. I suoi spazi devono essere autenticamente ricreativi, ma anche qui dobbiamo sperare che si superi la tentazione goliardica, verso la quale i genitori lasciano "derivare" i figli perché si divertano.

 

- Oratorio di Cernusco,  2006-2012, cosa è cambiato?

E' profondamente cresciuta la responsabilità degli adulti; i percorsi formativi sono meglio condivisi anche con le famiglie.

Si è "aperto" a tutti, ma continua a non essere per tutti, perché chiede una scelta libera; a volte qualcuno se ne va, si soffre la lacerazione (che spero non sia mai nella fede), ma si delinea una più chiara coerenza di intenti; non so se si possa dire che, in questi anni, abbiamo fatto il "meglio" possibile; preferisco pensare che abbiamo cercato la volontà di Dio, sfruttando le occasioni che ci ha dato, naturalmente tutto condito dalla nostra fragilità e da qualche limite personale.

Grazie a Dio ci siamo incontrati, grazie a Lui abbiamo lavorato insieme, grazie a Lui chissà fino a quando; non mi restano molti altri grazie se non quelli ad personam, e questi li devo porgere personalmente, magari di corsa, ma di cuore...

 

- In vista del nuovo anno oratorio Jump quali i temi che i ragazzi sono chiamati a vivere  con questa nuova avventura ?

Jump, lo slogan di quest'anno è pericoloso; proposto a bambini, ragazzi, adolescenti, genitori, adulti, preti con la pancia piena può provocare rotture di ossa: è il movimento del tronfio.

Jump, è slogan estremamente salutare; se  l'intenzione è quella di muoversi rispondendo a una voce, quella di Gesù, che ti dice: "alzati", potrebbe accadere che molti si uniscano, volgano il cuore alla comunità, nel gesto della fede: è il movimento del trionfo.

Naturalmente non penso ad una comunità appariscente, ma a persone che sappiano farsi vedere perché la loro presenza, unita all'azione dello Spirito, produca "una testimonianza che lascia trasparire l'attrattiva di Gesù" sono parole dell'Arcivescovo...

 

- Che cosa potrà cambiare  in oratorio con il nuovo arcivescovo Angelo Scola (nella foto)?

Non lo so proprio; abbiamo vissuto anni segnati dalla Bibbia, dalla cultura e dalla spiritualità con il cardinale Carlo Maria Martini; abbiamo gustato la bonaria paternità con il cardinale Dionigi Tettamanzi; ora forse dobbiamo ritrovare la passione e anche un pizzico di voglia di lavorare in oratorio. Tutti: laici e soprattutto preti.

 

DVanoli