sulle orme di don bosco

Notevole successo, durante la settimana appena conclusasi, al Centro parrocchiale di Osnago per la festa di don Bosco nella quale sono stati coinvolti i bambini ed i ragazzi di ogni età, le famiglie ed i collaboratori parrocchiali.
Mercoledì 28 gennaio il pomeriggio dei bambini e ragazzi di quarta e quinta elementare e delle scuole medie è stato animato dal sacerdote salesiano don Gabriele Cimardi e da nove ragazzi frequentanti la scuola superiore di Sesto San Giovanni, gestita dall’Opera Sociale don Bosco. Alle 16.30 si sono svolti diversi giochi, proposti per fasce d’età, nel cortile del Cpo; successivamente è stato il momento di un breve momento di preghiera, proposto da don Gabriele, il quale ha raccontato brevemente la figura di don Bosco ed i suoi sogni. Il pomeriggio di festa si è poi concluso con una grande merenda preparata da alcune mamme.
La sera, alle 20.30, si è svolta la Santa Messa per tutti i collaboratori del Centro Parrocchiale, dedicata in particolar modo ad adolescenti e giovani.


Domenica 1 febbraio dalle 14 la festa di don Bosco è continuata sempre al Cpo.
Il pomeriggio si è aperto con un momento di preghiera per tutti i presenti, guidato dal parroco don Costantino Prina. Il parroco ha ricordato un sogno che spaventava frequentemente Giovanni Bosco durante la sua fanciullezza e la sua gioventù: si trovava vicino ad alcuni animali feroci e sentiva una voce, della quale non capiva la provenienza, che gli chiedeva di rendere queste bestie mansuete. Solo dopo parecchi anni don Bosco capì il significato di quel sogno, ovvero nella Torino dell’epoca avrebbe dovuto raccogliere intorno a sé bambini e ragazzi poveri e disagiati.

 

 

«Mi sembra che il sogno di Don Bosco si sia avverato - ha affermato don Costantino - infatti, quanti oratori sono stati costruiti e quanti ragazzi sono stati radunati! Vorrei, quindi, secondo questo esempio, che anche il nostro Centro Parrocchiale sia veramente un luogo dove nessuno si senta estraneo, dove si stia insieme, il posto della Comunità Cristiana, che sia luogo della missione, di arrivo ma anche e soprattutto di partenza per la vita. Questo è un sogno realizzabile ma che si può avverare solo collaborando e lavorando insieme».

Il parroco ha poi concluso la preghiera con un’Ave Maria invocando Maria Ausiliatrice, Madre dell’aiuto, alla quale anche don Bosco si affidava nei momenti di bisogno e quando non sapeva come risolvere qualche problema.
Il pomeriggio è continuato con un divertente gioco a tappe per bambini, ragazzi e famiglie, suddivisi in quattro squadre (rossi, gialli, verdi e blu), organizzato dagli adolescenti e dai giovani dell’oratorio.
A conclusione della festa di Don Bosco si è svolto il lancio di palloncini colorati in cielo con le rispettive cartoline che, se ritrovate e rispedite, daranno la possibilità di capire fin dove saranno stati spinti dal vento.
Il pomeriggio si è concluso con una ricca merenda offerta a tutti i partecipanti dal Cpo.

Foto servizio VSala

Condividi