CERNUSCHESI A ROMA

DAL  PAPA

«VENITE A ME FAMIGLIE DI TUTTO IL MONDO»

E' stato un week end diverso dal solito quello del 26 e 27 ottobre, per una quarantina di cernuschesi; un fine settimana all'insegna della preghiera e dell'ascolto. Papa Francesco ancora una volta ha saputo riempire con la sua semplicità l'animo di tante persone con pensieri e parole profonde, ma concrete che sono diventate motivo di riflessione per ciascuno dei presenti.

Alle famiglie che sono convenute da tutto il mondo a piazza San Pietro in Roma, il Pontefice ha ricordato le tre parole chiavi che non devono mai mancare in un nucleo familiare: permesso, grazie e scusa.

Chiedere permesso per non essere invadenti; dire grazie per l'amore che tutti i giorni si riceve e scusa per le parole  forti che spesso si dicono in famiglia.

«Non finite la giornata senza fare la pace -  ha poi aggiunto -  non finite la giornata senza chiedere scusa. La vita è spesso faticosa, lavorare è fatica; cercare lavoro è fatica, ma quello che pesa di più nella vita è la mancanza d'amore».

Così come il peso di non ricevere un sorriso e di non essere accolti o di certi silenzi tra genitori e figli, tra marito e moglie e così la fatica finisce con l'essere più pesante.

Per tutti Papa Bergoglio ha avuto  parole di incoraggiamento e di speranza e ha concluso il suo discorso ricordando l'importanza della preghiera e con le parole di Gesù: «Venite a me, famiglie di tutto il mondo e io vi darò ristoro, affinché la vostra gioia sia piena».

Questo l'invito che hanno fatto loro le famiglie cernuschesi presenti che sono partite all'alba di sabato per poi tornare domenica sera, stanchi per la fatica del week end, ma certo carichi grazie alle parole del Santo Padre.

 

Con l'occasione i cernuschesi, accompagnati dal parroco don Alfredo Maggioni, hanno fatto visita a padre Carlo Biella che vive proprio vicino a piazza san Pietro, dove si occupa di formare i giovani missionari seminaristi.

Fotoservizio MBiella e VCogliati

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