FAIMARATHON 2012

ALLA SCOPERTA DELLE BELLEZZE DEL PARCO E DEI NOSTRI PAESINI

Domenica 21 ottobre si è tenuta, in contemporanea con altre città d'Italia, la prima edizione della Faimarathon, organizzata dal Fai (Fondo Ambiente Italiano ndr) Giovani di Lecco che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone che hanno potuto godere della vista di alcune bellezze dei quattro paesi limitrofi, tra parco e ville patrizie e giardini.

Soddisfatti gli organizzatori anche se non è mancata qualche difficoltà. «E' la prima esperienza di questo tipo per noi - ha precisato l'organizzatrice  Marcella Mattavelli  - Rimane valido il nostro obiettivo: la convinzione  che soltanto attraverso la conoscenza possiamo apprezzare fino in fondo ciò che abbiamo! Tengo quindi a ringraziare le Amministrazioni comunali, tutto lo staff del Fai in particolare Silvia Cina, le Gev, i proprietari delle prestigiose dimore della zona e la Polizia locale».

A ringraziare a loro volta il Fai per l'iniziativa il sindaco di Osnago Paolo Strina e il consigliere incaricato allo Sport di Cernusco Renata Valagussa Luczak.

Complice la bella giornata, il percorso proposto è stato articolato in dieci tappe presso le quali ai partecipanti è stata illustrata l’area circostante e il suo interesse storico-architettonico e paesaggistico. L’itinerario è partito a scaglioni dalla stazione ferroviaria di Osnago, il cui edificio è stato recentemente recuperato dal degrado, raggiungendo la campagna di Moscoro lungo la pista ciclopedonale, proseguendo per il castello di Cernusco e per il centro paese, per continuare fino a Osnago con la visita ai parchi di Villa Arese Lucini, Villa Galimberti, Villa De Capitani e Ambrosini Spinella e tornando alla stazione dei treni, il fulcro di altre iniziative collegate alla FaiMarathon. La Lo.Co ha inoltre allestito una mostra e realizzato un video dedicati all'opera di recupero dell’edificio stesso e le Gev sono rimaste a disposizione del pubblico per dare informazioni sul patrimonio naturalistico del Parco del Curone e di Montevecchia e sulle sue attività.

Da 36 anni il Fai, è riuscito nell’impresa, non certo facile, di salvare e di valorizzare monumenti storici come ville, castelli, palazzi, ma anche preziosi ambienti naturali, giardini, parchi, boschi, litorali che sono stati in tal modo messi al riparo da speculazioni, devastazioni ed usi impropri.

 E’ una battaglia che il Fai, forte anche del consenso che gli deriva dall’opinione pubblica e dalle Istituzioni, oltre che dall’aiuto finanziario di Enti pubblici e privati, senza i quali non sarebbe possibile il restauro e la manutenzione di organismi architettonici e naturali assai delicati, conduce con una dedizione e un entusiasmo che devono essere premiati da tutti gli italiani che hanno a  cuore le sorti delle testimonianze che ci sono state lasciate da coloro che ci hanno preceduto e che noi abbiamo il dovere di trasmettere alle generazioni che verranno.

 E proprio nella difesa di questi fondamentali polmoni verdi, qui a Osnago e Cernusco come in altri paesi della un tempo verde Brianza, sta l’impegno del Fai che da sempre sollecita coloro cui spetta di amministrare le comunità a prendere coscienza del valore irripetibile di questi parchi e giardini, veri baluardi a protezione del territorio così spesso aggredito e banalizzato da un proliferare casuale, massiccio e senza poesia, di edificazioni che stravolgono perfino la morfologia dei nostri borghi e delle nostre città.

Accrescere la sensibilità della popolazione su questi temi è stata fin dalla sua fondazione la missione del Fai che ha saputo in questi anni richiamare attorno a sé anche molti giovani in ogni parte d’Italia, educandoli al bello e al dovere di spendersi per difendere un patrimonio che a tutti appartiene.

Questa iniziativa ne è la prova tangibile: giovani che hanno fatto propria la battaglia del Fai, una battaglia di civiltà e una presa di coscienza che fa loro onore e che ci sprona a continuare su questa strada, nell’interesse di tutti.

Fotoservizio DVanoli

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