ELEZIONI PROVINCIALI

 6/7 GIUGNO 2009

LE INTERVISTE

tratte da D&F n°40

A TU PER TU  CON DUE VOLTI NOTI CERNUSCHESI PER IL COLLEGIO N°26

ANTONIO CONRATER (NAVA PDL/LEGA)

GIOVANNI ZARDONI (BRIVIO/PD)

1)   Come mai hai scelto di candidarti per le provinciali di Lecco?

Daniele NAVA mi ha chiesto se ero disponibile a candidarmi nella sua Lista e io ho accettato. Per due ragioni :

·          La prima è che penso che dopo 15 anni di governo di centro-sinistra sia salutare per la Provincia di Lecco una alternanza di classe dirigente. E’ una questione di democrazia e credo che il centro-destra – che vede per la prima volta uniti PdL e Lega- abbia oggi la possibilità concreta  di arrivare al governo della Provincia.

·          La seconda è che, nella proposta che mi è stata fatta, ho intravvisto la possibilità di mettere a disposizione di una persona giovane e entusiasta come Daniele Nava (Daniele ha circa l’età di mio figlio Giorgio) tutta l’esperienza e le conoscenze che ho accumulato in tanti anni di vita professionale e politica. Se potrò farlo, ne sarò molto felice.

 

Dal 2001 sono in Giunta a Cernusco e gradualmente, man mano che amministri, ti rendi conto di quanto sia importate affrontare i problemi su un piano sovraccomunale. La Provincia, oltre alle competenze specifiche, ha proprio il ruolo di coordinare l'azione dei Comuni su problemi di valenza sovraccomunale. Ecco perché ho deciso di impegnarmi anche su questo ambito, soprattutto per aiutare l'amico Virginio Brivio ad essere riconfermato. E' il migliore amministratore della Provincia di Lecco, come si fa a privarsene? Ma questa volta, con l'unione di PDL e Lega Nord che per la prima volta si presentano uniti alle Provinciali (perlomeno formalmente), c'è bisogno uno sforzo in più. Spiace infine osservare, e sono sincero, come un uomo di esperienza come Antonio Conrater, che ha sempre appoggiato Brivio (come buona parte dei suoi elettori a Cernusco ancora oggi fanno), abbia invece deciso di appoggiare Daniele Nava: votando Conrater di fatto non si voterà Brivio. La cosa spiace, ma va rispettata.

2) Quali sono le priorità legate al nostro territorio su cui lavorerai in caso di vittoria?

Su un volantino che a breve sarà distribuito in tutte le case di Cernusco, Osnago e Lomagna ho indicato in 7 punti gli obiettivi che intendo perseguire   :

1.    VIABILITA’: Un collegamento veloce Vimercate-Merate-Lecco (liberando i nostri paesi dall’assedio del traffico e dell’inquinamento)

2.   SICUREZZA: Più Forze dell’Ordine in Brianza (per dare sempre più sicurezza ai cittadini)

3.  SERVIZI: Uffici della Provincia a Merate (per non costringere i cittadini ad andare fino a Lecco)

4.   SANITA’: Più sostegno all’Ospedale di Merate (perché cresca in autonomia e competitività)

5.  ECONOMIA: Sviluppare la Nuova Fiera di Osnago (per catalizzare lo sviluppo economico del territorio)

6.  TRASPORTI: Aumentare in quantità e frequenza il numero dei treni per Milano e migliorare i collegamenti pubblici con le stazioni

7.              PARCHI: Proteggere i nostri parchi e aprirli sempre di più ai nostri cittadini 

Come si vede al primo posto c’è l’Interramento della ex-36. Leggo oggi sul Corriere che Monza realizzerà un tunnel sulla Milano-Monza per ridurre le code continue di automobili. Noi a Cernusco l’avevamo proposto più di 10 anni fa, ma la Provincia di Lecco ha sempre fatto “orecchie da mercante”.

Il tema "Po Valley" è importantissimo, come la tutela del poco verde rimasto e delle eccellenze agroalimentari del Parco del Curone. Il meratese è la porta sud della Provincia di Lecco, quella da cui entrano più persone ed occorre renderlo più accogliente, investendo anche sul turismo. I problemi viabilistici sono importantissimi, soprattutto per la connessione con la nuova Pedemontana.

Occorre lavorare per la "sburocratizzazione" e per cercare di fare rete tra i Comuni. Va potenziata la frequenza dei treni e la mobilità alternativa. Il trasporto pubblico locale va completamente ripensato: i pullman oggi sono quasi vuoti e devono essere sostituiti da un sistema di minibus più elastico ed a chiamata, come una sorta di taxi collettivo.

3) In breve un'opinione personale sul futuro dell’ex Consorzio

e la Po Valley nel Parco del Curone

PoValley: Se ne era parlato già diversi anni fa e tutti erano stati concordi nel respingere la proposta . Ora il tema ritorna in piena campagna elettorale cosa che non giova a un sereno dibattito. Sono però convinto che una volta spenti i riflettori elettorali saremo tutti concordi nel difendere il Parco del Curone. Conosco bene l’onorevole Lupi e so quanto ami questo nostro territorio meratese e non ho dubbi che nella sua qualità di VicePresidente della Camera saprà trovare le strade giuste per proteggere il nostro Parco.

 

Ex-Consorzio: Il Progetto prevede una nuova costruzione di ben 18mila metri cubi e con altezza inusitata (circa 24 metri) in un’area delicatissima non solo per il rischio di snaturare il paesaggio circostante e l'ambiente, ma ancor più per la situazione viaria già al limite del collasso. Secondo la Provincia poi il Consorzio fa parte delle “architetture sopravvissute ad azioni di rinnovamento e riedificazione a volte non particolarmente illuminate”. Personalmente rinuncerei alla “scorciatoia procedurale“ proposta dal Comune e verificherei invece la possibilità di costruire altrove la struttura alberghiera proposta.

 

Parto da "Po Valley", che ha una valenza Provinciale. La vicenda è assurda e pericolosissima. E ve lo dice uno che si è documentato e tutt'ora si documenta, avendo aperto un blog apposito. Questa società ha acquistato, spendendo fior di quattrini, degli studi fatti nel passato da Eni, che già aveva cercato di trivellare pozzi nel parco: ma la pratica venne archiviata dal Ministero dell'Ambiente. Nel frattempo la legislazione nazionale in tema di energia, con la scusa di ripartire col nucleare, si è fatta più snella, togliendo poteri agli Enti Locali ed attribuendoli allo Stato: bisognerà vigilare, le trivelle nel Parco non solo non devono entrare, ma neanche avvicinarsi. Non c'è neanche il vantaggio economico, le royaltes per gli Enti Locali sono di circa lo 0,7% dell'estratto. E' stata notevole la reazione del territorio, e la cosa fa sicuramente piacere. Sull'ex Consorzio faccio solo un breve accenno, non essendo una tematica provinciale. Il progetto proposto ha il pregio di riqualificare un'area dismessa aumentando di fatto la disponibilità di verde ed insediando una attività di pregio, quella di un hotel. In ogni caso sarà il Consiglio Comunale a decidere. E per quanto riguarda la demolizione degli edifici esistenti sarà la Soprintendenza a dire l'ultima parola. La procedura scelta va nella direzione della "sburocratizzazione": si risparmia qualche mese per realizzare un intervento compatibile con il Piano di Governo del Territorio in approvazione. Nessuna forzatura o fretta, ma solo il rispetto della norma. Abbiamo mostrato i disegni ed i cittadini ci hanno confortato in  questa scelta

 

_CONRATER, la smentita   “Non ho mai appoggiato Virginio Brivio”.

Il candidato alle prossime elezioni provinciali per il collegio di Cernusco, Lomagna e Osnago ci ha scritto una mail che riportiamo

<<Giovanni Zardoni in un’intervista al mensile cernuschese “Dentro e Fuori” sostiene che “...Antonio Conrater ha sempre  appoggiato Virginio Brivio“.

Non è affatto vero. Alle ultime elezioni provinciali come tutti ricorderanno ho appoggiato pubblicamente e con convinzione l’amico Dario Perego. Non tutti sanno però che quella scelta mi costò la Presidenza di Ecosystem: il sindaco Albani in diverse occasioni mi ha chiaramente detto che era stata quella presa di posizione a favore di Dario Perego ad avergli  impedito di riconfermarmi alla Presidenza di Ecosystem.

Credo che Zardoni abbia mentito sapendo di mentire, perché queste cose le conosce benissimo e  “dal di dentro” >>.                                                                                                                          Antonio Conrater,30.05.2009

 

I DUE ESPONENTI PRINCIPALI NAVA E BRIVIO RISPO0NDONO

DANIELE NAVA (PDL/LEGA)

 

 

 

Nato a Lecco 34 anni fa da genitori lecchesi. Vive in città, ha un figlio, Giovanni di 10 anni.
E' imprenditore nell'Azienda di famiglia, che ha sede in Brianza, della quale ha cominciato ad occuparsi da quando aveva 22 anni.

Già capo gruppo di Alleanza Nazionale nel consiglio comunale di Lecco dal 1997 al 2001, è stato il più votato dei partiti della Casa delle Libertà nel 2001 e nel 2006 ricoprendo la carica di Vicesindaco dal 2001 al 2006, carica poi riconfermata per il secondo mandato che attualmente ricopre.

Ha partecipato in qualità di delegato alla fondazione del Popolo della Libertà al Congresso di Roma del marzo 2009.

Recentemente, il Presidente Silvio Berlusconi, su proposta dei coordinatori Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini, ha nominato Daniele Nava, Vice-Coordinatore e Vicario Provinciale di Lecco.

VIRGINIO BRIVIO  (PD)

E' nato a Lecco il 19 Agosto del 1961, ultimo di 6 figli.
Conosce bene la Provincia di Lecco perché vi ha sempre vissuto: a Robbiate fino al 1987 e poi, da quando s'è sposato, a Valmadrera, dove abita con sua moglie Augusta e i  figli Luca, Marta e Paolo.
Dopo la maturità ha scelto di fare il servizio civile, lavorando presso l’Istituto di riabilitazione per disabili mentali “Il Caminetto” di Colico.
Da questa esperienza entusiasmante è nata l’idea di scegliere “Il volontariato” come argomento della sua tesi di laurea in giurisprudenza, laurea conseguita nell’anno accademico 1988/89 presso l’Università degli Studi di Milano.
Anche quando ha iniziato a lavorare ha scelto di occuparsi professionalmente dei bisogni delle persone: per 8 anni è stato operatore socio-educativo per il Comune di Lecco e poi responsabile di servizio.
Per 11 anni ha ricoperto il ruolo di dirigente del Settore Servizi alla persona nel Comune di Valmadrera.
Un’altra attività che ha svolto con passione è quella della Formazione per operatori sociali per conto di università ed enti regionali. Il suo impegno continua nel Comitato promozionale della Caritas Ambrosiana e come Consigliere d’amministrazione della Fondazione San Carlo. Per conto dell’Unione delle Province Lombarde ha fatto parte della Consulta regionale delle associazioni familiari dal 2000 al 2004.
La voglia di stare dalla parte dei Cittadini lo ha spinto a lavorare come amministratore in Provincia fin dalla sua nascita: prima come Assessore ai Servizi sociali e formazione professionale, poi come Assessore ai Servizi sociali e allo sport; infine, da luglio 2004, come Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Lecco.

1)   Un suo bilancio su questi 5 anni di conduzione della provincia di Lecco da parte del gruppo di maggioranza capitanato dal sig.re Brivio....

1) Un suo bilancio su questi 5 anni come Presidente della Provincia di Lecco?

 

L'Amministrazione Brivio è stata, a nostro parere, grigia e poco concreta. Noi vogliamo essere determinati e con le idee chiare al fine di dare un senso alla Provincia di Lecco: sarà questo il nostro impegno, superato il periodo dell'Amministrazione Brivio.

Tutti possono capire che un ente pubblico ha senso se è utile per i cittadini, per le famiglie, per il lavoro.  È per questo che voglio costruire una Provincia che sia al servizio del nostro territorio, in modo concreto, con molti fatti e poche parole, con i risultati e non con le scartoffie della burocrazia. Una Provincia vicina, che sia in grado di rispondere ai bisogni delle persone, che ci permetta di rimanere quella realtà ricca di eccellenze e opportunità che ci rende orgogliosi della nostra terra e delle nostre tradizioni.

 

 

 

Traccio un bilancio certamente positivo per la nostra Provincia che, in questi anni, ha ricevuto dai livelli superiori di governo sempre più competenze su materie di grande responsabilità, competenze spesso non accompagnate da trasferimenti delle risorse necessarie: solo per citarne alcune, la gestione di molte strade locali e dei sistemi di trasporto e mobilità, l’edilizia scolastica superiore, le attribuzioni in materia di lavoro e formazione professionale, la pianificazione e la promozione del territorio, la tutela dell’ambiente, il turismo, l’agricoltura, i servizi alla persona. In questi anni la Provincia di Lecco (istituita nel 1992 e operativa dal 1995, estesa su un territorio di 816,17 km/q suddiviso in 90 Comuni con una popolazione di circa 330 mila abitanti) ha lavorato in un’ottica di sistema, cercando di far convergere in maggior misura i consensi sui singoli progetti, in particolare sulle richieste di infrastrutture, assumendo anche direttamente la responsabilità della pianificazione. Il primo e fondamentale tema è stato il potenziamento delle infrastrutture per la mobilità, contribuendo in maniera determinante su opere di rilievo nazionale, quali la nuova strada per la Valsassina e il completamento del raddoppio ferroviario Carnate-Lecco. Nella fase più recente della legislatura l’avvio presso Regione e CIPE delle procedure per il finanziamento della nuova Lecco-Bergamo e la partecipazione al Comitato promosso dalle Camere di Commercio di Lecco, Como e Varese per un collegamento veloce tra la SS 36 (all’altezza di Nibionno) e la tangenziale di Como. Sulla viabilità provinciale abbiamo investito oltre 40 milioni di euro per opere di ammodernamento e fluidificazione, quasi 3 milioni di contributi ai Comuni delle più importanti stazioni ferroviarie lungo la Lecco-Carnate per l’intermodalità ferro-gomma, oltre 2 milioni per la realizzazione di piste ciclabili, a scopo turistico ma anche di concreta alternativa alla mobilità automobilistica. E ancora l’attraversamento di Lecco, lo svincolo per la Valvarrone sulla Strada Statale 36 a Dervio, alcuni interventi sulla Lecco-Bergamo, il Ponte sull’Adda tra Calolziocorte e Olginate, la rete di collegamento dell’area Meratese al Sistema Viabilistico Pedemontano, il Politecnico e il Campus universitario, l’acquisizione del complesso storico-culturale di Villa Monastero a Varenna, il recupero del patrimonio storico e culturale come il Monastero di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte, il Forte di Fuentes a Colico e la Sala Don Ticozzi a Lecco, l’articolazione concreta di importanti servizi (quelli per l’impiego a supporto di cittadini e imprese, il piano di realizzazione e gestione degli istituti scolastici superiori), il sostegno all’innovazione tecnologica delle piccole e medie imprese e per lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali, il Sistema Turistico Lago di Como. Tutti questi progetti sono frutto dell’impegno diretto della Provincia in stretta collaborazione con molti altri attori locali e regionali. Sul piano programmatorio abbiamo approvato il nuovo piano rifiuti con obiettivi ambiziosi: siamo già tra le Province italiane più virtuose a livello nazionale nella raccolta differenziata dei rifiuti e con autosufficienza nello smaltimento e negli impianti di recupero. Abbiamo inoltre approvato, prima fra tutte le Province lombarde, la variante di adeguamento del  Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale alla Legge Regionale 12/2005, dopo un confronto continuativo con i soggetti del territorio. La Provincia gestisce immobili destinati all’istruzione superiore, il cui valore (dati 2007) ammonta a Euro 197.952.000, in grado di ospitare giornalmente 11.552 studenti, suddivisi su 501 classi (dati anno scolastico 2008/2009), oltre ai docenti e al personale ausiliario in misura di 900/1.000 persone-giorno.

La Provincia, in risposta alle esigenze espresse dalla collettività, garantisce la fruibilità delle strutture per una formazione scolastica differenziata e geograficamente ben distribuita. In questo mandato si è puntato sul decentramento degli istituti scolastici rispetto al capoluogo, per alleggerire l’affollamento delle strutture esistenti, per arginare il fenomeno del pendolarismo scolastico e le sue conseguenze sulla viabilità. Gli interventi di costruzione di nuovi edifici scolastici, di ampliamento, potenziamento e messa in sicurezza delle sedi distribuite sul territorio, di manutenzione straordinaria hanno comportato un impegno economico di quasi 40 milioni di Euro. Per il capoluogo, relativamente alla sede del Liceo Artistico, è stato finanziato un intervento in fase di progettazione per migliorare l’offerta formativa, mediante la realizzazione di nuovi laboratori per la didattica. Sono in corso attività di inserimento del fotovoltaico per la produzione di energia elettrica presso l’ITG Bovara di Lecco e il Liceo Agnesi di Merate, del solare termico per la produzione di acqua calda a uso igienico-sanitario negli spogliatoi annessi alle palestre presso il Liceo Artistico di Lecco, l’ITC Marco Polo di Colico, l’ITC Bachelet di Oggiono e l’ITC Viganò di Merate. In particolare l’attività della Provincia si è concentrata su:il complesso scolastico di Merate: è stata affiancata alle sedi del Liceo Agnesi e dell’ITC Viganò una nuova struttura per laboratori d’informatica, attrezzature sportive indoor e aula magna;la sede dell’Istituto Professionale Graziella Fumagalli di Casatenovo: è stata avviata la costruzione di un corpo di fabbrica, dotato di aule per la didattica normale, di laboratori e altri spazi di uso collettivo per migliorare la qualità dell’offerta formativa; la sede dell’ITC Bachelet di Oggiono: è in corso la costruzione di un’aula magna con funzioni di sala polifunzionale, con circa 450 posti; l’edificio scolastico di Calolziocorte, in località Lavello: l’ampliamento, completato nel 2008, consente l’accoglimento di 30 classi con una potenzialità di 750 alunni; la struttura scolastica di Colico: già ampliata negli anni precedenti con una maggior dotazione di aule e laboratori, è stata anche potenziata con un’officina di meccanica, che ha consentito l’accorpamento presso la sede principale di via Madoneta anche del corso per operatori meccanici, in precedenza ospitato presso una sede decentrata.

2) Quali sono i punti fondamentali su cui si basa la politica per i prossimi 5 anni

in caso di vittoria?

1.      UNA PROVINCIA SICURA Nelle Case, sulle Strade, sul Lavoro.

Più determinazione ed impegno nella lotta alla criminalità. Nessuna tolleranza per l’abusivismo. Più risorse e più uomini alla Polizia provinciale. Più coordinamento dell’attività dei Comuni e di raccordo con le forze dell’ordine. Basta morti sulle strade, faremo un progetto per la sicurezza stradale che possa salvare tante vite. Più sicurezza sul posto di lavoro, costruiremo insieme la cultura della prevenzione.

2.      UNA PROVINCIA VELOCE Più strade, più treni, più servizi.

Miglioreremo il servizio di trasporto pubblico, più integrato tra treno e bus, più moderno con progetti di metropolitana nell’area urbana di Lecco. Finiremo la Lecco-Calolziocorte, sistemeremo una volta per tutte la Lecco-Bellagio, ci impegneremo con ANAS perché non abbandoni a se stessa la SS 36 e realizzi la ciclo-pedonale Lecco-Abbadia. Tra le priorità ci saranno i collegamenti da realizzare tra la nostra provincia e i caselli della nuova Pedemontana.

3.      UNA PROVINCIA BELLA Per Noi e per i turisti

L’attenzione all’ambiente ed alla qualità dell’opera dell’uomo sono basilari perché la nostra provincia diventi ogni giorno più bella. Ci impegneremo per difendere la natura,  potenzieremo i servizi,  ambiremo all’eccellenza, svilupperemo il turismo ed offriremo il meglio.

4.      UNA PROVINCIA GENEROSA Capaci di aiutare.

La nostra gente ha grandi qualità, quella del volontariato e dell’attenzione al sociale è il fiore all’occhiello. Noi staremo dalla parte di chi aiuta e di chi ha bisogno di aiuto secondo il principio della sussidiarietà. La Provincia sarà un partner sicuro e affidabile di tutti gli operatori, senza invadere il loro campo.

5.      UNA PROVINCIA BRIANZOLA La Provincia di Lecco e Brianza.

La Brianza è al centro dell’attenzione della Provincia. Apriremo uffici decentrati a Merate in modo che i cittadini e le imprese non debbano spostarsi fino a Lecco per disbrigare le pratiche. Miglioreremo la rete stradale in Brianza e i collegamenti del servizio di trasporto pubblico. Svilupperemo il modello di turismo d’affari per l’intero territorio della Brianza.

6.      UNA PROVINCIA SEMPLICE Al servizio delle persone e delle imprese.

Faremo sì che torni un principio sano e di buon senso: la pubblica amministrazione è al servizio del cittadino e delle imprese, non il contrario. Combatteremo la burocrazia e i burocrati. Daremo risposte certe in tempi certi. Inseriremo professionisti che rendano facile il rapporto tra cittadini, imprese e Provincia.

7.      UNA PROVINCIA FORTE Ricchezza e benessere.

I valori della tradizione del nostro territorio si basano sul lavoro. Nei decenni passati la nostra gente ha saputo far sì che la nostra Provincia fosse una delle più industriose e ricche nel mondo. Oggi che anche noi siamo toccati dalla crisi, reagiremo seguendo la strada del lavoro e della intraprendenza che ci hanno fatto grandi: lavoratori ed imprenditori fianco a fianco. La Provincia che vogliamo sosterrà chi lavora, mai sostituendosi. Creeremo le condizioni per attrarre investimenti e nuove aziende.

8.      UNA PROVINCIA SOLIDA Famiglia, lavoro e valori

Sosteniamo la famiglia ed i suoi valori. In primo luogo il lavoro che permette di affrontare la vita con serenità e prospettiva. Vogliamo che il nostro territorio torni ad essere a piena occupazione. Guardiamo ai giovani ed agli anziani mettendo al centro della nostra attenzione i loro bisogni.

 

Innanzitutto occorre “aggredire” ancora il tema della mobilità, investendo molto di più sul trasporto pubblico locale ferroviario e su gomma. Sono necessarie maggiori risorse per gli investimenti e la gestione, una capacità di coordinamento e interconnessione maggiore.

Il secondo tema riguarda l’emergenza economica che sta toccando in maniera drammatica il nostro territorio: quasi 8000 posti di lavoro sono a rischio o interessati da misure di natura assistenziale o di ammortizzatori sociali, con gravi ricadute in particolare su donne, adulti, disabili e soggetti in difficoltà.

La vocazione manifatturiera del territorio non è in discussione, ma occorre aggiornare la capacità di competizione lavorando per l’innovazione (strategico il ruolo del Campus universitario del Politecnico, della sede lecchese del Cnr, del Polo di ricerca presso l’osservatorio astronomico di Merate) e sul dimensionamento delle aziende.

Stiamo qualificando i servizi di sostegno alle aziende, di concerto con le parti sociali, per dotare il sistema di risorse professionali ed economiche.

Expo 2015 dovrà rappresentare un traino per un territorio che sappia valorizzare, promuovere e “vendere” con progetti di qualità le ricchezze culturali, ambientali, turistiche.

La qualificazione dell’offerta formativa, professionale e di istruzione, continuerà con progetti mirati nell’ottica del rapporto con le aziende e della globalizzazione delle conoscenze.

 

 

 

 

 

 

 

3) Se le dico la parola viabilità cosa le viene in mente? A cosa pensa?

Penso a un Collegamento veloce Vimercate-Merate-Lecco che liberi i nostri paesi dall’assedio del traffico e dell’inquinamento. Noi ci impegneremo a realizzare queste opere  insieme alla Regione ed al Governo. 

 La provincia che ho in mente è un ente che non fa promesse che non si possono mantenere sulle strade e le infrastrutture o che peggio ancora realizza opere inutili e costose per propaganda.  Immagino un governo del territorio che sappia far sentire la sua voce sui tavoli che contano, dove si decide quali sono le priorità con cui finanziare le opere pubbliche. Siamo stati troppo a lungo dimenticati. 

In un territorio con un diffuso insediamento urbano e inserito in un contesto paesaggistico molto delicato, l’attività della Provincia sulla viabilità e sulle relative infrastrutture è particolarmente complessa.

La rete stradale di competenza provinciale si articola in circa 450 chilometri, comprensivi delle ex strade statali trasferite, che scorrono in ambienti prativi o rocciosi, dalla pianura al monte, con caratteristiche e problematiche differenti, con condizioni climatiche differenti che incidono sullo stato di conservazione delle strade, insieme all’usura dovuta ai numerosi veicoli in transito. Ciò comporta una manutenzione ordinaria e straordinaria costante da parte della Provincia, che si concretizza in opere stradali e in opere riguardanti la segnaletica, le cure arboree, la cura delle pareti rocciose, gli interventi di natura elettrotecnica, l’igiene e l’arredo.

Nell’attuazione delle politiche per la mobilità, la Provincia di Lecco ha promosso l’ottimizzazione complessiva del sistema della circolazione stradale per garantire condizioni di sicurezza della circolazione e del traffico, diminuire i tempi di percorrenza, migliorare la dotazione infrastrutturale e la qualità ambientale.

E’ doveroso riportare alcuni dei principali interventi infrastrutturali attuati in questi anni:

per la direttrice Lecco-Bergamo:

• Il nuovo ponte sull’Adda Cesare Cantù fra Calolziocorte e Olginate aperto al traffico il 13 febbraio 2009.

• L’apertura, prevista per l’autunno 2009, del primo lotto della Lecco-Bergamo, consistente nel viadotto di scavalco della ferrovia in località Rivabella di Lecco.

• La progettazione definitiva del 2° e 3° lotto della Lecco-Bergamo per un importo di circa 130 milioni di euro. I progetti sono parte integrante dell’Accordo di Programma con la Provincia di Bergamo, inseriti nella Legge Obiettivo e in attesa del relativo finanziamento

governativo.

• Il subentro all’ANAS nel novembre del 2008 per la costruzione del sottopasso alla ferrovia in località Sala di Calolziocorte.

per la zona del’Alto lago e della Valvarrone:

• Il nuovo svincolo alla Superstrada 36 in comune di Dervio aperto al traffico nell’ottobre 2006.

• La progettazione dell’arteria di collegamento fra lo svincolo di Dervio e la Provinciale a lago 72. La realizzazione di quest’opera, completamente finanziata, sarà eseguita da ANAS insieme all’intervento per la manutenzione straordinaria della galleria Monte Piazzo sulla SS 36.

per l’area della Brianza e del Meratese:

• La completa desemaforizzazione delle strade provinciali 72 (Lecco-Merate), 342 (Calco-Nibionno) e 342 Dir. (Calco-Lomagna).

• La progettazione preliminare e il completo finanziamento della variante di collegamento fra la SP 342 Dir. e la SP 54 nei comuni di Merate e Cernusco Lombardone.

• La progettazione preliminare e il completo finanziamento della desemaforizzazione dell’intersezione fra la SP 54 e la SP 342 Dir. nel comune di Cernusco Lombardone.

• La progettazione preliminare e il completo finanziamento del nuovo collegamento viario fra la SP 342 Dir. e la SP 3 in provincia di Milano fra i comuni di Osnago e Ronco Briantino.

• Lo studio in corso sul sistema di collegamento alla Pedemontana, frutto della condivisione con 8 Comuni dell’area del Meratese.

per l’area del’Oggionese:

• La progettazione preliminare e il parziale finanziamento del nuovo collegamento fra la SP 51 “La Santa” (Oggiono-Casatenovo) con la Superstrada 36 (Lecco-Milano).

• Lo studio di fattibilità per la costruzione della 3a corsia sulla SS 36 da Veduggio a Civate.

In conformità alle necessità emerse dal censimento del traffico effettuato nel 2005/2006 e in coerenza con le pianificazioni e con le priorità delle aree viabilistiche omogenee, abbiamo effettuato 60 interventi puntando essenzialmente sul miglioramento della qualità del traffico per garantire maggiore fluidità, più sicurezza, minore aggressività delle componenti veicolari, diffusione delle tecniche di moderazione del traffico. Abbiamo inoltre sostenuto sempre il miglioramento della qualità ambientale e urbana per assicurare meno rumore, aria più pulita, più verde e meno superfici impermeabilizzate, recupero degli spazi viari alla loro funzione di spazio pubblico, promozione della mobilità lenta. Sulla sicurezza stradale, elemento fondamentale della qualità della vita, la Provincia ha effettuato direttamente 28 interventi e cofinanziato 46 opere realizzate dai Comuni. Una misura efficace per l’ottimizzazione della qualità della circolazione e moderazione della velocità veicolare non solo in ambito urbano, ma anche sulla rete extraurbana, intervenendo soprattutto sull’organizzazione delle intersezioni e sulla messa in sicurezza degli attraversamenti dei centri abitati. Per ridurre il numero e la gravità degli incidenti abbiamo agito sulla geometria delle intersezioni che presentavano una concezione tecnica non adeguata ai problemi derivanti dall’aumento del traffico e della velocità dei mezzi.

4) Che idee e progetti ha in merito al territorio di Cernusco e Merate?

Cernusco e Merate sono al centro della Brianza e la Brianza  sarà al centro dell’attenzione della Provincia:

Apriremo uffici decentrati a Merate in modo che i cittadini e le imprese non debbano spostarsi fino a Lecco per disbrigare le pratiche.

Creeremo un collegamento veloce Vimercate-Merate-Lecco.

Sosterremo l’Ospedale di Merate per farlo crescere in autonomia e competitività

Svilupperemo la Fiera di Osnago per catalizzare lo sviluppo economico del territorio. Proteggeremo i parchi naturali ( Adda Curone e Lago di Sartirana ) al servizio dei cittadini del territorio

Durante questo mandato amministrativo abbiamo sviluppato un nuovo rapporto fra pianificazione provinciale e piani di governo del territorio, con specifico riferimento a quei piani strategici che non coincidono con i confini delle Amministrazioni Comunali, ma che rappresentano per un territorio elementi di coesione e di sviluppo. In quest’ottica è molto importante dare vita a progetti condivisi tra le diverse amministrazioni: ritengo che lo scenario futuro debba essere quello di pensare con questa logica, che considera l’aggregazione di territori come un’opportunità per rispondere pienamente a sfide nuove, senza togliere la competenza ai Comuni, ma chiedendo ai Comuni di esercitare questa competenza in una modalità più ampia. In questa direzione la Provincia ha avviato il Tavolo territoriale per individuare le criticità del contesto meratese e definire un quadro strategico per lo sviluppo integrato e coordinato del territorio. A gennaio la Provincia e i Sindaci dei Comuni interessati hanno firmato un Accordo di Programma che definisce obiettivi, principi, criteri e risorse per l’avvio, l’elaborazione e l’attuazione dell’Agenda Strategica di Coordinamento Locale per il sistema infrastrutturale, produttivo e ambientale del Meratese, che definirà e attuerà le politiche di assetto, di qualificazione territoriale e infrastrutturale nell’ambito del “quadrilatero” del Meratese.

L’Accordo vede impegnati 8 Comuni nella definizione di un percorso per un progetto nell’area Meratese finalizzato a integrare e coordinare le scelte di sviluppo futuro su importanti temi come la viabilità, anche in relazione alla nuova arteria stradale della Pedemontana, la cui realizzazione è prevista per il 2015 e i cui effetti richiedono un’attenta programmazione del territorio.

L’Accordo mira a coordinare i progetti di adeguamento infrastrutturale con le scelte di sviluppo delle attività produttive, individuando tre aree di sviluppo industriale a Merate, Osnago e Verderio Inferiore, che i Comuni dovranno declinare nei loro Piani di Governo del Territorio, con una particolare attenzione al mantenimento degli ambiti agricoli strategici e della rete ecologica.

Nell’Agenda verranno sviluppate ipotesi per garantire la sostenibilità ambientale, economico-finanziaria, amministrativa e istituzionale dei progetti, individuando le risorse finanziarie per la loro attuazione ed eventuali forme di perequazione territoriale.

L’Agenda favorirà anche il coordinamento tra i diversi soggetti, pubblici e privati che agiscono sul territorio attraverso la predisposizione di un quadro di riferimento per l’insieme degli interventi infrastrutturali e insediativi di rilevanza sovraccomunale. Nell’ambito dell’Accordo la Provincia assicura una compartecipazione finanziaria per la redazione degli studi di fattibilità e per la progettazione preliminare della riqualificazione/potenziamento della viabilità di connessione con il sistema viabilistico pedemontano.